Padre Miguel d’Escoto Brockmann: messaggio urgente sulla Siria

Ricevo dall’amico sacerdote cristiano cattolico Miguel d’Escoto Brockmann il seguente messaggio sulla Siria, con preghiera di divulgazione urgente….cerco di tradurlo all’italiano al meglio delle mie possibilità.

Alla Sua Eccellenza
Dr. Bashar Al-Assad
Presidente della Repubblica Araba di Siria

Damasco

Managua 18 Luglio 2012

Caro amico e fratello in Dio Nostro Signore,

Dal profondo della mia anima condanno nella maniera più energica i recenti  assassinii del suo Ministro della Difesa Daoud Rajha, il cristiano di maggior rango del suo Governo, e del Sub-capo dell’Esercito Assef Shawkat.

Non esitiamo a condannare in maniera categorica ed enfatica il terrorista, assassino e genocida impero statunitense per questa più recente delle sue frequenti atrocità. Questo è il tipo di cose per le quali sono stati attivi per molti mesi. Solo Dio sa fin dove le sue malefiche attività ci porteranno.

Nello stesso modo dichiariamo i governanti di questo impero terrorista, individui che hanno perso ogni legittimità di rappresentare il nobile popolo degli Stati Uniti d’America. Non c’è nessun paese al mondo dove sia più imperativo (urgente e necessario) un cambio di regime, se vogliamo raggiungere una pace giusta e durevole prima che sparisca la specie umana.

Facciamo appello al popolo degli Stati Uniti ad esercitare le sue prerogative democratiche per dimostrare al mondo che negli Stati Uniti d’America la Democrazia ha ancora un senso e che farà tutto quello che consideri giusto e necessario per concretizzare questo cambio di regime, nello spirito di William Lloyd Garrison, Martin Luther King, Jr. E Dorothy Day.

Voglio esprimere le mie più profonde condoglianze alla sua Eccellenza, alle famiglie delle vittime di queste ultime atrocità delle quali gli Stati Uniti sono, senza dubbio, il principale autore intellettuale, al nostro caro fratello, Bashar Ja’afari, al suo Ambasciatore all’ONU, e a tutto il nobile popolo della Repubblica Araba di Siria.

Non vorrei concludere questa nota senza manifestare orgoglio e gratitudine per la Direzione etica delle nazioni dell’ALBA in tutti questi problemi e, molto specialmente, anche per la Direzione dei nostri fratelli spirituali della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cina.

Non ci sono dubbi sul fatto che l’impero diabolico è realmente forte, pero’ Dio è più forte e più presto che tardi la sua Misericordia e Giustizia si faranno sentire.

Con solidarietà incrollabile

Miguel d’Escoto Brockmann

Presidente della Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ONU

(2008-2009)

9 pensieri su “Padre Miguel d’Escoto Brockmann: messaggio urgente sulla Siria

  1. A me sembra, mi si perdoni l’ignoranza, una pura follia.
    Il veto di intervento internazionale di Cina e Russia sta immobilizzando un intervento dell’ONU in Siria, e questo signore che sta parlando di Impero Diabolico riferito agli Stati Uniti sinceramente mi turba.
    Si parlasse di Iran e Bush, potrei anche accettare la pesante, grezza e pericolosa metafora, ma non nel contesto odierno della Siria.
    La frase: ‘…pero’ Dio è più forte e più presto che tardi la sua Misericordia e Giustizia si faranno sentire.’ sinceramente mi fa venire i brividi e mi ricorda altri personaggi funesti, tipo Al Qaeda, tanto per fare un esempio.
    Se mi sono perso qualcosa per strada, per favore qualcuno cerchi di chiarire.

  2. Dipende, caro Alessandro…probabilmente anche Russia, Cina, paesi dell’Alba e altri hanno le loro buone ragioni….(o sono tutte cattive e le buone stanno solo dall’altra parte?)
    Come dice la canzone “da che punto guardi il mondo tutto dipende”…ciao
    http://youtu.be/Ys2GZzNi370

  3. Sai che sono il primo a pensare che il mondo non si divida in bianco e nero, buoni e cattivi.
    Anche Mubarak, Saddam Hussein, Gheddafi, hanno svolto una funzione ‘interlocutrice’ importante fra il mondo MedioOrientale e l’occidente, ma questa funzione storicamente è andata privandosi di senso, risolvendosi nel più brutale mantenimento di un’oligarchia legata alla dinastia.
    Quando un regime dittatoriale (che fino ad ora è stato funzionale a tutto l’occidente con particolare placet di Russia e Cina – paesi notoriamente democratici) non esita a fare strage di inermi cittadini in nome del mantenimento del potere per me c’è poco da disquisire.
    L’ultima notizia è che la Russia ha temporaneamente bloccato la vendita di elicotteri da guerra alla Siria nel tentativo di dare un contentino all’ONU.
    Certo, anche le famose ‘forze di pace’ sono un fantastico eufemismo, però risulta difficile continuare ad assistere a questo bagno di sangue senza muovere un dito.

  4. e vorrei aggiungere, ritornando al mio primo commento, che quando il Bene della Volontà di Dio viene messo in mezzo, c’è sempre qualcosa di poco buono da nascondere – vedi la ‘crociata’ di Bush Junior, sempre in nome della battaglia alle ‘forze del male’….

  5. Ciao Alessandro, stavo rivedendo una mia vecchia scultura ( https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/?p=8770 ) e ho trovato una bella frase che trascrivo…forse va bene anche per il caso della Siria
    ……..“l’incapacità dell’uomo occidentale di riconoscere come proprio simile, come uomo, l’uomo non-occidentale. Data da allora uno dei mali persistenti del nostro tempo, quello di scambiare la parte per il tutto, di credere che una parte del pianeta e dell’umanità, quella occidentale appunto, coincida con il pianeta e l’umanità tout court.

    Ancora oggi non riconosciamo l’altro da noi come uguale a noi; scorgiamo (con apprensione) una diversità che, in quanto non occidentale, riteniamo ancora inferiore e quindi da integrare, ossia “innalzare” fino a noi; oppure, da dominare (l’altro vale tuttora per l’oro che può darmi, quello giallo delle banche centrali o quello nero dei pozzi); nella migliore delle ipotesi, da tollerare, ossia “sopportare”. Sotto qualsiasi forma, “ciò che si nasconde è l’incapacità di concepire l’uomo come altro da ciò che noi occidentali siamo divenuti”.

    Appena Colombo, e gli altri venuti dopo di lui, hanno incontrato l’altro, non lo hanno riconosciuto come uomo (paradossalmente, proprio nell’età di una riscoperta humanitas), ma come bestia o schiavo ed hanno imposto, con la forza e le stragi, una cultura, una lingua e una religione che erano proprie di un’Europa e di un occidente che si pensava (e si pensa) come totalità, come un tutto legittimato ad uniformare a sé il mondo intero. Con quale sostenibilità, ormai, per le sorti del pianeta e dell’economia mondiale è sotto gli occhi di tutti”. (http://ghismunda.blog.tiscali.it/category/cultura/)

  6. Lasciando stare per un momento la pertinenza di certe forme-fonti d’informazione sul caso Siria (da qualsiasi parte esse si situino), vorrei farti notare che mi pare un tantino assurdo che tu mi voglia far la lezione su concetti (eurocentrismo) che io ho messo in seria discussione proprio riguardo a tue affermazioni sulla centralità della cultura italiana (l’80% dei tesori mondiali-universali si trova in Italia – tu scrivevi).
    Perdona la mia replica un pò risentita, ma -dato l’incipit – mi pare evidente che sia rivolta a me e non ai lettori in generale.

  7. Alessandro! non pensavo assolutamente di darti una lezione, ci mancherebbe altro….scusa se così lo hai recepito. Stavo riflettendo piuttosto sulla tragedia che sta vivendo oggi la Siria insieme a gran parte della umanità. Avevo cercato di rispondere direttamente ai tuoi commenti, ma poi ho cancellato tutto….tante sono le implicazioni e la complessità del problema che è difficile scrivere senza rischiare di essere accusati di complottismo o antiamericanismo o roba del genere…e per questo ho tentato una delle “forme-fonti” alternative di informazione e poi una riflessione generale, ovviamente pensando anche alla tragedia Siriana dove l'”occidente” è implicato fin sopra i capelli. Mah…a questo punto mi chiedo…. sarà ancora lecito, in Italia, avere semplicemente dei dubbi sulle buone intenzioni di quelli che dicono di operare, in “occidente”, per “difendere” i cittadini pacifici ed inermi dal brutto e cattivo Assad, o non si puo’ più?

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