Natale 2013

4-sergio-michiliniGesù è nato povero tra i poveri e il suo messaggio di salvezza, anche se rivolto a tutti, riservava una attenzione particolare e preferenziale per i poveri.
Dovrebbe quindi risultare indecente ricordare la sua nascita promuovendo il business, il consumo, lo spreco, il lusso, lo sfarzo e la ostentazione di ricchezza.
Non vi pare?

Teoricamente nel giorno di Natale si festeggia l’anniversario della nascita di Gesù, anche se la tradizionale datazione della nascita nell’anno 1 a.C. è con ogni probabilità un errore compiuto nel VI secolo dal monaco Dionigi il Piccolo (che la fissò nell’anno 753 dalla fondazione di Roma).

Oggi la maggior parte dei biblisti colloca la nascita dopo il censimento di Augusto (8 a.C.) e prima della morte di Erode (4 a.C.), con una maggiore preferenza per il 7-6 a.C.

La festa liturgica del Natale è piuttosto tarda (III-IV secolo) e perciò la sua collocazione al 25 dicembre sarebbe dovuta, secondo la maggioranza degli storici, a considerazioni pratiche. L’innesto delle nuove credenze cristiane nel corpus del calendario e delle tradizioni popolari romane avrebbe fissato la commemorazione della natività di Cristo nelle antiche feste invernali dedicate a Saturno, i Saturnali, forse perché erano feste che segnavano la fine di un tempo, ed anche perché caratteristica dei Saturnalia era la temporanea abolizione delle differenze sociali e l’inversione dei ruoli tra schiavi e padroni.

Giovanni Lindo Ferretti – Ambrogio Sparagna: LITANIA (2004) – Venite alla Capanna

http://www.youtube.com/watch?v=g9HlM4iBs5I

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2009, NATIVITA’, particolare del bozzetto per la Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Udine.

Tra i libri del Nuovo Testamento, gli unici a descrivere la nascita di Gesù sono il Vangelo secondo Matteo e Vangelo secondo Luca. Gli altri due vangeli (Marco e Giovanni) non fanno menzione dell’infanzia di Gesù, iniziando a descrivere il suo ministero pubblico nell’età adulta.

I Vangeli di Matteo e Luca concordano che Giuseppe e Maria, i genitori di Gesù, erano fidanzati ma non sposati quando Maria restò incinta e che il bambino fu concepito per intervento divino.

Il Vangelo secondo Matteo inizia con la genealogia di Gesù, quindi accenna brevemente al concepimento verginale di Maria per opera dello Spirito Santo. A questo segue un annuncio di un angelo allo sposo Giuseppe, il quale aveva pensato a un concepimento adulterino, e lo rassicura sull’origine soprannaturale del bambino.
Maria partorisce il bambino, cui viene dato il nome Gesù.
Successivamente arrivano a Gerusalemme dei magi dall’oriente, i quali avevano letto nel sorgere di un “astro” l’annuncio della nascita del re dei Giudei.
Guidati dall’astro, i magi arrivano “nella casa” e offrono a Gesù bambino “oro, incenso e mirra”.Avvertiti quindi in sogno di non tornare da Erode, che aveva intenti omicidi verso il possibile usurpatore, i magi tornano nel loro paese.
Un angelo intanto informa in sogno Giuseppe di fuggire in Egitto per sottrarsi all’ira di Erode. Questi infatti, non conoscendo l’identità del re neonato, fa uccidere tutti i bambini di Betlemme sotto i due anni (strage degli innocenti).

Il Vangelo secondo Luca inizia narrando l’annunciazione, fatta dall’angelo Gabriele a Maria, del concepimento per opera dello Spirito Santo di un figlio, il cui nome sarà Gesù.
Il Vangelo secondo Luca riporta poi la notizia di un “primo censimento”, voluto da Cesare Augusto in tutto l’impero romano, secondo il quale ciascuno doveva tornare con la propria famiglia nella città dei propri avi (censimento di Quirinio). Giuseppe, discendente del re Davide che era nato a Betlemme, lascia Nazaret con Maria incinta e si reca nella città dei suoi avi. A Betlemme Maria dà alla luce Gesù, lo avvolge in fasce e lo depone in una mangiatoia degli animali. Successivamente avviene l’adorazione dei pastori: avvertiti da un angelo, alcuni pastori si recano a rendere omaggio al bambino appena nato.
All’ottavo giorno dopo la nascita avviene la circoncisione di Gesù.

Happy Xmas (War Is Over) John Lennon

http://www.youtube.com/watch?v=s8jw-ifqwkM&feature=related

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2009, NATIVITA’, particolare del bozzetto per la Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Udine.

Vangeli apocrifi

Il Protovangelo di Giacomo (metà II secolo) armonizza la narrazione di Matteo (Magi e persecuzione di Erode) e Luca (censimento). Quanto al luogo, la nascita avviene a Betlemme in una grotta , non in una stalla come suggerito da Luca. Tale particolare non deve essere necessariamente visto come in antitesi con l’altra diffusa tradizione popolare della nascita in una stalla basata su Luca: l’orografia della Palestina è caratterizzata da numerose piccole grotte che venivano spesso usate come dispense o piccole stalle, sovente ampliate e incorporate in costruzioni in muratura. Il Protovangelo di Giacomo aggiunge poi tre elementi leggendari. Nel primo episodio, Giuseppe racconta in prima persona che al momento della nascita il tempo si fermò. Il secondo episodio coinvolge due levatrici che, chiamate da Giuseppe, arrivarono alla grotta immediatamente dopo la nascita e testimoniarono la verginità di Maria. Il terzo elemento, che a differenza degli altri due ha avuto una certa fortuna nella devozione e nella tradizione artistica successiva, riguarda la grotta che fu avvolta da “una nube luminosa”.

Nel tardo Vangelo dello pseudo-Matteo (VIII-IX secolo) la tradizione della grotta del Protovangelo viene armonizzata con quella della stalla dei vangeli canonici: a Betlemme Maria partorisce il bambino in una grotta , quindi il terzo giorno si trasferiscono in una stalla dove sono presenti l’asino e il bue. Questi due “personaggi”, diventati elemento ricorrente delle rappresentazioni artistiche della natività e del presepio, derivano probabilmente da Isaia1,3.

Fabrizio de André – Leggenda di Natale (Brassens, Christmas)

http://www.youtube.com/watch?v=ihZQjzEewdk

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2009, NATIVITA’, particolare del bozzetto per la Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Udine.

Per la presenza di elementi soprannaturali e di alcune possibili imprecisioni, e per la diversità dei racconti dei due evangelisti, peraltro scritti a decenni di distanza dagli eventi narrati i testi di Matteo e Luca hanno dato luogo a molte discussioni fra studiosi e biblisti.

Molti studiosi contemporanei, sia di formazione laica sia cristiana, considerano i racconti evangelici della Natività non fondati storicamente. Secondo questa interpretazione, i principali eventi delle narrazioni sarebbero elaborazioni tardive, a carattere simbolico o leggendario, redatte sulla base delle profezie messianiche contenute nell’Antico Testamento, che vengono espressamente o implicitamente citate in particolare in Matteo. Seguendo queste premesse il luogo di nascita a Betlemme, patria del messia atteso, dovrebbe quindi essere rifiutato, e sono state proposte altre località, in primis Nazaret dove Gesù risiedeva da adulto.

La non storicità dei racconti evangelici deriva, secondo questa interpretazione, da incoerenze sia esterne sia interne ai racconti. Ad esempio, in Luca la nascita di Gesù è collocata sia durante il regno di Erode (morto probabilmente nel 4 a.C.), sia in occasione del censimento di Quirinio (Giuseppe Flavio ne attesta uno nel 6 d.C.), eventi difficili da conciliare, e in Matteo si racconta della strage degli innocenti, episodio non confermato da nessuna altra fonte e probabilmente mai avvenuto. I due racconti sono inoltre in disaccordo riguardo alle motivazioni per cui Gesù nacque a Betlemme (in base a quanto scritto in Matteo, Giuseppe e Maria sembrano risiedere nella cittadina sin dall’inizio, per l’autore di Luca vi giungono solo per rispettare i dettami del censimento), per gli annunci dell’angelo (in Matteo appare a Giuseppe, in Luca a Maria), per le modalità di trasferimento a Nazaret (per Matteo vi si trasferiscono dopo la fuga in Egitto perché a Betlemme regna il figlio di Erode, secondo Luca vi ritornano dopo la nascita di Gesù).

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2009, NATIVITA’, particolare del bozzetto per la Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Udine.

Secondo l’interpretazione tradizionale, gli elementi contenuti nelle narrazioni evangeliche sono storicamente fondati. Le differenti versioni della natività tramandate in Luca e Matteo rispecchiano infatti due diverse esigenze catechistiche dei redattori. Le prime comunità cristiane cui era rivolto il testo di Matteo erano infatti composte da ebrei: i diversi passi dell’Antico Testamento che sono esplicitamente collegati alla sua nascita nel Vangelo secondo Matteo sono stati ispirati dallo Spirito Santo secoli prima in vista proprio della sua nascita e non possono essere utilizzati per dedurne la non storicità del racconto evangelico.

I destinatari del Vangelo secondo Luca erano invece i Gentili, ragione per cui nel suo vangelo, ed in particolare nel racconto della natività, vi sono alcuni riferimenti all'”attualità” dell’epoca (il censimento decretato da Augusto) ben comprensibili da parte di una comunità alla quale, al contrario, sarebbero risultate totalmente oscure le citazioni dell’Antico Testamento che caratterizzano il testo di Matteo.

Anche gli elementi storicamente più discussi, come “il suo astro” e la nascita durante il censimento di Quirinio, potrebbero essere fondati, secondo l’interpretazione tradizionale. Circa l’ “astro” (tradizionalmente e impropriamente chiamato stella cometa) visto dai magi e interpretato come annuncio della nascita del “re dei Giudei”, un’interpretazione che risale a Keplero lo identifica come una triplice congiunzione di Giove e Saturno nella costellazione dei pesci avvenuta nel 7 a.C.

Anche la nascita durante il “primo” censimento di Quirinio non sarebbe in contrasto con la storicità della nascita “al tempo di Erode”, in quanto non si tratterebbe del “secondo” censimento organizzato da Quirinio mentre era governatore della Siria nel 6 d.C., quando Erode il Grande era morto da 10 anni (4 a.C.). I tradizionali tentativi di armonizzazione hanno ipotizzato un precedente mandato di governatore durante il regno di Erode, al quale seguì un secondo mandato con un secondo censimento nel 6 d.C. Una diversa armonizzazione possibile vede Quirinio non come il governatore vero e proprio della Siria ma come il funzionario che gestì il suo primo censimento durante il governatorato di Gaio Senzio Saturnino, al tempo di re Erode, in occasione del censimento universale (“su tutta la .terra”) indetto da Augusto nell’8 a.C.

La tradizione cristiana ha conservato la memoria del luogo della nascita in un punto preciso sito all’interno della Basilica della Natività di Betlemme, costruita nel IV secolo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Natale

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2009, NATIVITA’, olio su tela, cm.60×80, studio policromia per affresco sulla volta della Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Udine.

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Sergio Michilini,2009, NATIVITA', bozzetto per affresco sulla volta della Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Udine.

Sergio Michilini,2009, NATIVITA’, bozzetto per affresco sulla volta della Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Udine.

Sergio Michilini,2009, NATIVITA', olio su tela, cm.60x80, studio policromia per affresco sulla volta della Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Udine.

Sergio Michilini,2009, NATIVITA’, olio su tela, cm.60×80, studio policromia per affresco sulla volta della Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Udine.

 

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