Salviamo l’aria, l’acqua, la terra e l’uomo

Lasciata la Daunia, dove con l’amico pittore SALVATORE LOVAGLIO si stava lavorando ad alcuni affreschi ed eventi di pittura En Plein Air tra i mesi di giugno e luglio 2019, ho potuto fare una visita lampo a Varese. Un paio di giorni dopo lunghissimi anni di esilio volontario. In questa opportunitá ho colto l’occasione per visitare lo stato di salute delle mie antiche opere di Arte  Pubblica.

Inizio con la piú interessante, e quella forse meglio conservata: l’opera intitolata  “SALVIAMO L’ARIA, L’ACQUA, LA TERRA E L’UOMO”. E’ un altorilievo di 4 metri di altezza per quasi due di larghezza, di ceramica, mosaico e terracotta colorata con silicati di potassio che si trova sul fondo dell’Aula Consiliare del Comune di Oggiona S.Stefano, in provincia di Varese, regione Lombardia, Nord Italia a pochi chilometri dalla Svizzera e territorio storicamente chiamato Insubria (essendo ormai un giramondo incallito devo dare le coordinate piú o meno precise ai miei pochi ma autentici  ammiratori sparsi nei 4 angoli del pianeta)

Sergio Michilini, “SALVIAMO L’ARIA, L’ACQUA, LA TERRA E L’UOMO”. 1989. altorilievo di 4 metri di altezza per quasi due di larghezza, di ceramica, mosaico e terracotta colorata con silicati di potassio.

Da 30 anni questo pannello domina la sala del Consiglio Comunale, come promemoria o esortazione rispetto all’urgenza dei temi menzionati.

Nel1989, durante la presentazione dell’opera il Sindaco di allora Sig. Sergio Risetti affermava tra l’altro….:”Lo spirito e la voglia di pace e di serenità dell’essere umano. Pace con la natura, con la terra che lo sostiene, con l’acqua che lo disseta, con l’aria che gli dà vita”.

Non so se in questi 30 anni sul territorio si siano presi provvedimenti al rispetto, o misure per affrontare i vari problemi, o addirittura si sia partecipato a qualche presa di posizione a livello nazionale, europeo o mondiale,

Ma vista la situazione generale, delle varie amministrazioni comunali, di quelle provinciali, regionali e statali dei vari paesi del mondo,  spesso mi vengono alla mente gli eroici  musicisti dell’Orchestra del Titanic, che  suonarono fino all’ultimo momento per contenere il pánico e creare una certa sensazione di sicurezza.

Morirono tutti ed entrarono nella leggenda.

 

Dal 1989 ad oggi sul  “SALVIAMO L’ARIA, L’ACQUA, LA TERRA E L’UOMO” la situazione é precipitata, é una tragedia, una catástrofe universale….come dice Eduardo GaleanoGaleano, Il mondo si é capovolto gambe all’aria  

Stiamo alla fine con l’ARIA; stiamo alla fine con l’ACQUA, stiamo alla fine con la TERRA e stiamo pure alla fine con l’UOMO, trattato peggio dei pacchi, delle mercanzie e dei soldi.

Chi puó si aggrappa a i quattro soldi che ha risparmiato, alla ereditá, alla macchina, all’appartamento o all’ombrellone al mare.

Chi non ha niente di tutto questo si aggrappa al Diritto di sopravvivere, all’Ordine, alla Forza, contro gli emigranti e gli zingari, al “ce l’abbiamo sempre duro”.

E quasi tutti se la fanno addosso dalla paura…..terrore e paura e terrore ovunque

Qualcuno non ha paura perché pensa che con i soldi si compra il Titanic

Qualcun altro pensa che la scienza tapperá i buchi del Titanic

Tutti i rapporti scientifici sulla situazione del mondo coincidono, il  Titanic affonda.

Anno in piú o anno in meno, il risultato é il medesimo.

Ormai probabilmente é anche troppo tardi per cambiare il sistema CAPITALISTA, detto anche Consumismo o Neoliberismo o Transmodernitá o Mercato Libero o Mano Invisibile o quel cavolo che si voglia chiamare……. affondiamo tutti.

(peró chi vuole é anche libero di continuare a ballare con l’Orchestra del Titanic…ha pagato il biglietto e ha tutto il diritto di godere)

Non ci saranno bianchi, neri, gialli, rossi, nord, sud, destri o sinistri, ladri con cravatta e ladri senza cravatta, managers e busnismans, piscine o elicotteri, muri o porti chiusi: siamo tutti connessi…le nuove scienze confermano la connessione a livello subatomico di tutti gli individui.

Il filosofo, sociologo, psicanalista e critico culturale sloveno  SLAVOJ ŽIŽEK dice:  “IL NOSTRO PROBLEMA PRINCIPALE, ANCHE ADESSO , È CHE CI RISULTA PIÙ SEMPLICE IMMAGINARE LA FINE DEL MONDO CHE LA FINE DEL CAPITALISMO” 

E il filosofo, scienziato e teorico della comunicazione  Noam Chomsky conclude: “LA MASSA NON SA COSA STA SUCCEDENDO NEL MONDO; E NON SA NEANCHE DI NON SAPERLO

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *