Stallo made in italy

Ciao a tutti quanti 🙂

è da un pò di tempo che non scrivo più nessun articolo sul blog, considerato, durante il mio soggiorno allo Loiyangalani, un pò il mio “diario di famiglia”. L’unico mezzo possibile che poteva farmi avvicinarmi alle persone a me care. Ora che sono in Italia, non mi è facile scrivere nello stesso modo, sia a livello qualitativo sia quantitativo, di come scrivevo al tempo, perche ? bè facile, l’unica cosa che spinge uno scrittore a scrivere è: l’ispirazione, la musa ispiratrice, ossia quella persona, quella realtà a tuttotondo che ispira emozioni ed idee.

Nella religione greca, esse rappresentavano l’ideale supremo dell’Arte, intesa come verità del “Tutto” ovvero l’«eterna magnificenza del divino».

In questo modo Walter Friedrich Otto ne traccia le caratteristiche:

« Le Muse hanno un posto altissimo, anzi unico, nella gerarchia divina. Son dette figlie di Zeus, nate da Mnemosine, la Dea della memoria; ma ciò non è tutto, ché ad esse, e ad esse soltanto, è riservato portare, come il padre stesso degli Dei, l’appellativo di olimpiche, appellativo col quale si solevano onorare sì gli Dei in genere, ma -almeno originariamente- nessun Dio in particolare, fatta appunto eccezione per Zeus e le Muse »

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Il Parnaso, affresco datato 1510-1511, situato nella Stanza della Segnatura, una delle quattro Stanze Vaticane. Raffaello Sanzio (1483–1520)

Ecco che da questa prima definizione, tratta da wikipedia, ci rendiamo conto che non è che possiamo scherzare più di tanto con questi esseri, ecco allora che dobbiamo stare sul chi va là, insomma guardinghi, via 🙂 mica che poi ci tocca scrivere e scrivere e scrivere in preda a queste poetiche fanciulle.

Molta gente mi chiede o mi raccomanda di scrivere un libro sull’esperienza vissuta, in effetti non è cosa da poco ciò che ho affrontato in prima persona, c’è stata una tale concentrazione di eventi, fatti, gesta, tipologia di umanoidi incontrati che da scrivere ce n’è. L’ostacolo primario non sono uno scrittore. Comunque l’idea c’è, il materiale anche, la mia idea è quella di farcirlo con foto, banale a dirsi abbastanza irreperibili e perchè no allegare un cd audio-visivo, per farvi vedere balli, canti, visi che qui, in questa nostra società nemmeno potete immaginare, chissà a quando la pubblicazione. Certamente digitare Turkana sul motore di ricerca google, vi darà una minima percezione di quella popolazione mista a Samburu, Rendille, El Molo.

Dunque non scrivo da tanto perchè, cosa volete qui in italia (appositamente minuscola) non puoi avere ispirazione. Come l’ho trovata al mio rientro, bè sorrido, domanda più facile non potevate porla: vecchia, rincoglionita (licenza poetica ad hoc), individualista. Che tristezza ! Ciliegina sulla torta, come fosse l’undicesima piaga* italiana, mancanza di lavoro per i giovani, che vergogna ! Situazione del tutto stagnante, una palude vera e propria. Per di più, prendiamo un giovane volenteroso che conscio della situazione, apre la sua partita iva, bè mazzata sulle ginocchia, 56% di tasse, INPS, IRPEF, IVA, e qui mi verrebbe da gridare all’unisono solo una parola forte e chiara, BIIIIIPPPPP.

Questa è l’Italia in cui vivo, oggettivamente deludente.

* LE DIECI PIAGHE D’EGITTO

1. Tramutazione dell’acqua in sangue (Es7,14-25)
2. Invasione di rane (Es7,26-8,11)
3. Invasione di zanzare (Es7,26-8,11)
4. Invasione di mosconi (tipo tafani) (Es8,12-15)
5. Moria del bestiame (Es9,1-7)
6. Ulcere su animali e umani (Es9,1-7)
7. Grandine (Es9,13-35)
8. Invasione di cavallette (Es10,1-20)
9. Tenebre (Es10,21-29)
10. Morte dei primogeniti maschi (Es12,29-30)

Vi voglio, lasciare comunque sia, con questa definizione:

L’ottimismo è un atteggiamento che si realizza nel pensare e nel vivere; se in questo riguarda l’esistenza e il modo di comportarsi ed agire con il prossimo e la società, nel pensiero porta a sviluppi complessi che concernono anche la filosofia. Esso è perciò un modo di pensare, un modo di sentire e un modo di vivere, dove la visione che se ne ha è la positività, o quantomeno il suo prevalere sulla negatività. Gli ottimisti tendono a guardare “il lato positivo delle cose” e ad assumere la buona fede nelle persone.

File:Glass-of-water.jpg

Mezzo pieno o mezzo vuoto?

Tutto pieno, metà d’acqua, metà d’aria 😉

Gabriele