Si è svolta nella serata di giovedì 18 settembre l’annuale convention di inizio stagione del Csi Varese nella bella sede del teatro Agorà di Carnago. Una serata speciale per rivivere i migliori momenti della stagione passata e per analizzare i cambiamenti di quella alle porte.
Il presidente del Csi Varese Redento Colletto si è detto molto contento dell’annata trascorsa: «É stato un anno importante per noi, non solo perchè si trattava del settantesimo anniversario della nascita del Csi. La visita al Papa e la giornata di festa a Roma sono state indimenticabili e come comitato nazionale abbiamo superato la ragguardevole quota del milione di tesserati. Come sede varesina abbiamo raggiunto quota 18 mila e siamo il quindicesimo comitato a livello nazionale, il che vuol dire che abbiamo un peso importante anche a livello nazionale e questo non sempre ce lo ricordiamo. In ultimo il quadro la “Madonna dei Calciatori”, un fiore all’occhiello di questa provincia. Se l’iter proseguirà come deve potremmo avere nel giro si qualche anno un Santuario dei Calciatori, il primo e solo in Italia».
Dopo un breve saluto delle autorità locali e un filmato sulla storia del Csi dalla nascita dei primi movimenti cattolici nel 1907 al fondazione del Centro Sportivo Italiano nel 1944, il presidente Colletto ha riassunto quali saranno gli obiettivi per il prossimo anno sportivo: «Il nostro intento deve essere sempre quello di migliorarci. Qualche cambiamento importante c’è stato nel calcio Open, con la riduzione dei gironi da 14 a 12 e l’introduzione importante della Coppa Dei Gironi – Trofeo VareseNews, che ha avuto subito un successo importante. Per quanto riguarda la formazione ci saranno i corsi per allenatori, arbitri e giudici, oltre ad incontri con i dirigenti per gli aspetti amministrativi e fiscali e la novità sarà il corso per l’uso del defibrillatore, che entro il 2016 sarà obbligatorio per tutte le società. Un altro punto importante sarà la comunicazione, che speriamo diventi sempre più veloce e immediata».
Prima delle premiazioni di calcio, pallavolo e tennis tavolo, il presidente ha salutato tutti con una frase di San Francesco d’Assisi: “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.
bene ………..bene