C1, la terra dei cachi e quelli che comandano

Italia: la terra dei cachi! Novembre, il mese del caco. Il caco: albero (e frutto) con questo nome così particolare.
Eppure scientificamente il caco si chiama Diospyros kaki, ovvero “cibo degli dei”, definito dai cinesi l’albero delle sette virtù, mentre a Napoli il frutto viene altresì chiamato legnasanta, perché aprendolo si scorgerebbe l’immagine del Cristo in croce.

Oggi mi sono concesso questo breve momento scientifico-cultural-botanico perché il periodo della raccolta dei cachi (novembre per l’appunto) mi rammenta che è imminente un altro importantissimo evento: la cena redazionale annuale de La Gazzetta del CSI.

Ora, come tutti immagineranno, durante questa cena si discute di cose importantissime, oserei dire top secret. D’altronde è noto che la Gazzetta del CSI è la vera eminenza grigia che trama nell’ombra, alle spalle del CSI Varese, quella che, in segreto, decide tutto: regolamento, promozioni e retrocessioni, designazioni arbitrali, appalti truccati, trapianti truccati, motorini truccati, ecc…

In confronto alla cena redazionale della Gazzetta l’assemblea degli azionisti della Juventus è il raduno delle Giovani Esploratrici. E pensare che c’è chi ancora crede che sia solamente una pizza in compagnia, dove si parla di cachi,
di come va la vita, e di calcio (giocato).

A proposito di calcio giocato, vediamo com’è andato questo fine settimana in C1. Due le partite giocate venerdì sera. Brutta sconfitta in casa per un Or. Pino-Tronzano falcidiato dagli infortuni, che cade sotto i colpi di un ASD Spes Or. Gemonio: 7 a 4 per gli ospiti il risultato finale.

Venerdì sera indigesto per il Torre di Velate, già caduto due settimane fa proprio sul campo dei wildpigs del Pino-Tronzano, che perde per 3 a 2 in quel di Rancio. Partita dominata dai padroni di casa, che chiudono la prima frazione in vantaggio di due gol, e che trovano il terzo gol già in avvio di ripresa. CSI Rancio che controlla la partita per 40 minuti, e, solo dopo diverse sostituzioni, subisce i due gol (Barbier e Corrao) di un comunque generoso Velate.

Sabato pomeriggio che sorride a Or. Malgesso e Atletico Boschese. I malgessesi calano il poker a Voltorre (4 a 1), ed è poker anche di vittorie, che sanciscono il secondo posto alle spalle del Germignaga Calcio CSI, in attesa del recupero della terza giornata con il 3B Bogno. I ragazzi di Mister Covella, invece, vincono 3 a 2 sul campo dell’ASD Mombello 1927
e guadagnano così la quarta posizione in classifica.

Domenica mattina, sotto una fredda pioggia di novembre, la capolista Germignaga Calcio CSI ha la meglio sulla Pro Hellas GC/B (3 a 0). Germignaghesi che vanno in vantaggio al fischio d’inizio, con palla calciata direttamente da centrocampo. Primo tempo molto combattuto, con occasioni da entrambe le parti, ma con i padroni di casa che riescono a mantenere il vantaggio. Nella ripresa i ragazzi di Mister Carletti giocano con maggior grinta e raddoppiano nei minuti iniziali, per poi chiudere definitivamente la partita al ventesimo con il terzo gol.

Nel pomeriggio, a chiudere la quinta giornata, è il match clou tra 3B Bogno e PV United, in corsa per il terzo posto a ridosso delle due in vetta. Il campo appesantito dalle copiose precipitazioni inizialmente crea non poche difficoltà agli ospiti, che subiscono due gol nei minuti iniziali, e che accorciano le distanze su rigore solo a finire del primo tempo. Un gol alla Maradona di Raineri, che con un pallonetto da metà campo beffa il sempre ottimo Anselmi, riapre la partita, che resta sostanzialmente in equilibrio, con occasioni da entrambe le parti. Equilibrio che dura fino a pochi minuti dal termine, quando il Bogno trova il terzo gol, su rigore sacrosanto. I tentativi di riaprire la partita da parte degli ospiti crea un inevitabile sbilanciamento della squadra, che subisce così il quarto e il quinto gol, un’altra rete incredibile su tiro forte e preciso dalla distanza.

Si chiude così anche la quinta giornata. Squadre a prepararsi per la sesta giornata di campionato, tra un allenamento, una pizza in compagnia, una pizza da solo, un totale di due pizze e l’Italia è questa qua.
Uè uè uè uè uè.
Perché la terra dei cachi è la terra dei cachi.

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