Capitan Tsubasa, come gli appassionati di manga sicuramente sapranno, è uno dei più importanti spokon della storia del fumetto orientale, che ha aiutato a sdoganare questo genere anche al di fuori dei confini nipponici.
Giunto in Italia come cartone animato a metà degli anni ottanta con il nome di “Holly e Benji, due fuoriclasse”, questo anime ha avuto alcuni meriti (ma anche non poche colpe). Se da una parte ha fatto in modo che parecchi bambini si appassionassero al gioco del calcio, dall’altra ha stroncato sul nascere la carriera di molti giovani talenti, sia a causa di gravi infortuni occorsi nel tentativo di imitare le gesta dei protagonisti dell’anime – in particolar modo quelle dei gemelli James e Jason Derrick (Kazuo e Masao Tachibana), dilettandosi ad utilizzare i pali e la traversa come trampolini, o cercando di replicare la ben più letale “catapulta infernale” – sia in seguito a traumi infantili che nascevano in noi, incapaci di rompere una rete da calcio con un tiro (della tigre) in porta, come faceva Mark Lenders (Hyūga Kojirō).
Tanti poi sono i temi di attualità affrontati nei 239 episodi della serie: la competizione e l’amicizia, gli amori giovanili (come quello di Patty (Nakazawa Sanae) per Holly), il problema dei calciatori professionisti che hanno sperperato una fortuna in donne, macchine e alcol (Roberto Sedinho (Roberto Hongo) e Jeff Turner (Kozo Kira)), le incompetenze del sistema sanitario, che permette ad un giocatore cardiopatico come Julian Ross (Misugi Jun) di giocare a livello agonistico, fino ad arrivare ai temi del terrapiattismo (teoria che, con la rappresentazione grafica degli “interminati spazi di là da quella” dei campi da calcio, viene apertamente osteggiata e per alcuni studiosi indiscutibilmente confutata).
Tra le varie squadre avversarie (mai nemiche) della New Team di Holly, c’è la Flynet di Philip Callaghan (Matsuyama Hikaru), squadra di Hokkaido, i cui giocatori si allenano stoicamente (e masochisticamente) sotto la neve, che pare cadere perennemente sul loro villaggio.
La Flynet, per la passione, lo spirito di squadra, l’attaccamento al proprio paese, un po’ mi ricorda il CSI Brinzio “il Borgo”, gruppo composto da 15 brinziesi, da 15 amici, che ogni anno devono combattere contro le interperie e contro la sfortuna per potersi allenare, ma che quest’anno potrebbero realizzare finalmente il loro sogno!
Sì, perché dopo la vittoria per 2 a 0 nella sfida al vertice con il CP Gavirate, la promozione in serie B, per i ragazzi di Mister Folador, sembra più vicina. Il big match di giornata tra le due capoliste, davanti a più di 100 persone, vede una partenza prudente di entrambe le compagini, che si studiano, pur mettendo in campo grande agonismo sin dai primi minuti. La prima squadra a sfiorare il gol è il Brinzio con Vanini, a cui gli ospiti rispondono con Musa, che fa tremare i brinziesi e la traversa dopo un pericoloso contropiede. Chiodo e Vanini costruiscono un muro giallo-rosso intorno al bomber Agrello, mentre dall’altra parte “il tanque” Mottarelli è ben controllato da Musa. Si va a riposo sullo 0-0. Nella ripresa Mister Folador cambia: escono Vaccaro e Mottarelli per bomber Folador e Ferrario. Il pubblico spinge ma la partita è bloccata. Guadrini prima manda sul fondo per i giallorossi, poi, quando a botta sicura sembra fatta, trova un difensore rosanero tra lui e il gol. I brinziesi tremano di nuovo sulla seconda traversa per il Gavirate, questa volta colpita da capitan Papa. A cinque minuti dalla fine, quando lo 0-0 sembra delinearsi, entra anche Mister Folador a cercare di dare la scossa giusta alla partita. E così sarà: bomber Folador apparecchia per Ferrario un boccone che il giovane brinziese manda in rete con un preciso rasoterra. Sugli spalti e in campo esplode la gioia dei padroni di casa. Gli ospiti si spingono in avanti, senza però riuscire ad impensierire la retroguardia giallorossa. Guadrini (che come dichiarerà Vaccaro al termine: “ha corso più in questa partita che in tutta la sua carriera”) sfrutta uno svarione degli ospiti e offre a bomber Folador un pallone da spingere in rete, per il 2-0, per la festa dei tifosi, e per quello che sarà il risultato finale. Adesso il CSI Brinzio il Borgo ha tre punti di vantaggio proprio sui gaviratesi, e saranno importantissime le prossime due partite con Hellas Cunardo/B e 3B Bogno, visto che nell’ultima giornata (quella del recupero della seconda di ritorno) dovrà scontare il turno di riposo (aspettando e facendo tutti gli scongiuri possibili).
A tenere il passo delle due squadre in testa alla classifica è solo il CSI Laveno Mombello, che con la vittoria per 2 a 0 sul campo dell’Or. Pino Tronzano, si porta ad un solo punto dal CP Gavirate e condanna matematicamente i ragazzi di Mister Don alla retrocessione in serie D.
Si allontana dalla vetta il Torre di Velate, che perde sul campo dello Spes Or. Gemonio per 1 a 0. I ragazzi di Mister Tonin sono ora a nove punti dalla capolista e a sei punti dalla seconda: sopravvive ancora qualche speranza, visto che l’aritmetica non li esclude dalla corsa alla promozione, ma con tre squadre davanti l’impresa diventa parecchio ardua.
Netta vittoria casalinga per l’Or. Malgesso, che si impone per 4 a 0 sul CSI Rancio, mentre il PV United ha la meglio sull’Hellas Cunardo/B per 4 a 2 (partita poi conclusasi con un bel Terzo Tempo tra le due squadre, favorito dalla splendida giornata di sole).
Riposa il 3B Bogno.