Cinquant’anni suonati e non sentirli, anzi, cercare di dimostrare di valere quanto e più dei giovani calciatori sul rettangolo verde.
Tiziano Volpi non è un nome qualsiasi nel mondo del calcio provinciale: classe 1969, un passato in categorie di tutto rispetto, dall’Eccellenza in giù, con un’infinità di squadre, dalla Castellettese, al Venegono, dalla Gallaratese alla Malnatese, dal Mornago alla Ternatese: cresciuto a Bizzarone sotto la guida di mister Mario Belluzzo, uno che il pallone lo conosce e bene (sono nati lo stesso giorno, il 26 aprile), Volpi non ha ancora smesso di stupire e di correre, soprattutto.
In questo inizio di stagione 2019/2020 ha infatti regalato prestazioni di livello nel massimo campionato del Csi provinciale, nel calcio a sette, a cui ha deciso di dedicarsi per il primo anno al 100% con la maglia del Dream Team. Risultato, sei gol nelle prime 4 partite, prestazioni monstre e tanta voglia di continuare così, con alcuni obiettivi da raggiungere e un piccolo grande sogno da realizzare: «Per prima cosa voglia dire un po’ di grazie. A mister Belluzzo innanzitutto, il mio mentore nel mondo del calcio. Poi a mia moglie Barbara e a mio figlio Riccardo, che mi permettono di giocare ancora e di stare bene. E ai miei compagni di squadra, a mister Roberto Smania, al preparatore atletico del Dream Team Maurizio Brogliato che ci tira a lucido fisicamente. Quest’anno ho promesso a Roberto di dedicarmi al Csi, vogliamo toglierci delle belle soddisfazioni: mi sono preparato bene con l’Azzurra Locate dal 20 agosto, ho fatto le prime 3 partite di campionato e poi dal 9 settembre mi sono dedicato al Dream Team. Vi racconto un aneddoto: nei primi allenamenti a Locate non ho detto chi ero nè quanti anni avevo, quando l’hanno scoperto, soprattutto i più giovani, non ci credevano. Con la Mozzatese mi hanno fatto i complimenti anche gli avversari per come ho giocato e come sono stato in campo, una bella soddisfazione soprattutto perchè si incontrano ragazzi parecchio più giovani. Il segreto? Allenarsi bene. Io sono un centrocampista a tutto campo, mi piace inserirmi, ho sempre messo corsa e impegno: sto facendo bene, anche grazie ai miei compagni e alla preparazione fisica che facciamo, che ci permette di andare a mille come a Gorla, quando con l’uomo in meno siamo riusciti a tenere botta e andare a vincere. Siamo un bel gruppo, una società strutturata in maniera eccezionale, tra noi c’è un bel legame, sono contento e non mi pesa allenarmi: lavoro in Svizzera, esco alle 5 e torno la sera tardi, ma la voglia di calcio c’è ancora. Smettere? Non mi passa nemmeno per la testa, non mi sono dato limiti, finchè riesco e sto bene, vado avanti. Col Dream Team possiamo fare molto bene, io ho già giocato con loro le finali regionali due anni fa da “aggregato”, con Roberto c’è un’amicizia solida e anche con Pol e gli altri ragazzi. Quest’anno è un campionato tosto, noi siamo preparati. Anche mio figlio di 13 anni gioca, a Morazzone: il nostro sogno e riuscire a giocare almeno un torneo insieme, ce lo diciamo spesso e sono convinto che ce la faremo».
Grande tiziano fai benissimo, e giocare col proprio figlio un torneo è qualcosa di unico, io è già da qualche anno che riesco, il calcio non ha età, ma passione