C1: Scusate il ritardo, ma c’è stato il cambio dell’ora

Mentre la maggior parte dei giocatori della C1 cominciava a prepararsi per le imminenti partite, io mi accingevo a rispondere ad una domanda che mai avrei pensato di pormi: è possibile fare l’aperitivo prima di pranzo con la grappa?


Ma procediamo con ordine. Visto che siamo graziati da queste giornate dal clima quasi primaverile, nonostante ci si stia avvicinando a novembre, con i miei amici abbiamo deciso di fare una gita fuori porta nel Monferrato. L’organizzatore, Andrea, un ingegnere con la filiniana passione per la progettazione di eventi ludici e mangerecci, alla quale si dedica con metodicità, e che prende in carico la scelta delle tappe del tour enogastronomico, prenotando le visite e il pranzo, capaci di appagare la bramosia culinaria di una compagnia come la nostra, pretende in cambio assoluta puntualità dai partecipanti, cosa per me assai difficile da garantire visto che sono un ritardatario patologico.
Quindi sveglia ad un orario che mi ha fatto ricordare quando ci si alzava per la gita scolastica, ma vissuta con molto meno entusiasmo di quando ero piccino, e partenza per Rosignano Monferrato. Tappa iniziale la Cantina Sociale: sono le 10.30 e stiamo già brindando con un paio di bicchieri di Barbera o di Nebbiolo, degustando salame cacciatorino e muletta monferrina, ma fin qui nulla di strano. Verso le undici si riparte per la tappa successiva, il nocciolo della questione, la visita guidata in distilleria.

Ora, io potrei cominciare a pavoneggiarmi, descrivendovi le differenze produttive che distinguono la grappa dall’acquavite, spiegandovi i tempi di invecchiamento in botte, e raccontandovi tante altre ciance, lasciandovi pensare che siamo stati mossi da un interesse culturale, ma la verità è un’altra, ovvero che siamo una banda di beoni, fortunatamente accompagnati da donne pazienti che guidano. Ebbene, a rischio di fare una pessima impressione, vi dirò che assaggiare una grappa di Moscato appena distillata a ottanta gradi all’ora dell’aperitivo, non è stato affatto male. Dopo qualche altro assaggio ci siamo avviati verso l’ultima tappa della gita, ovvero l’abbuffata stile matrimonio al ristorante.
E intanto che mi apprestavo a cominciare a mangiare i primi piatti, sui campi dell’alto varesotto le squadre iniziavano a scendere in campo. Consapevoli del risultato di Bogno, dove il Besozzo-Bogno-Brebbia venerdì sera aveva battuto il Torre di Velate per 4 a 2, rilanciandosi all’inseguimento del primo posto in classifica, dopo un paio di giornate di stop, sabato pomeriggio sono scese in campo la prima e la seconda della classe.
Quella di Malgesso, sulla carta, poteva sembrare una partita semplice per la capolista, che incontrava l’Hellas Cunardo/B, ultima in classifica, ma, complice anche il ritorno del bomber Corvaglia, ad imporsi sono stati i cunardesi per 4 a 3. Della sconfitta dell’Or. Malgesso ne approfitta la Casport che , grazie alla vittoria per 3 a 1 in quel di Gemonio, torna in vetta alla classifica insieme ai malgessesi. Ad inseguire, insieme al Besozzo-Bogno-Brebbia, c’è l’Or. Laveno Mombello, che, sempre sabato pomeriggio, ha vinto, non senza qualche difficoltà con il PV Virtus Dumenza.

Le ultime squadre a dover giocare scendono in campo domenica pomeriggio dopo il ritorno all’ora solare. Partita ricca di gol quella tra CSI Brinzio il Borgo e PV United, che si conclude con uno spettacolare 5 a 5.

E mentre questo fine settimana di grappa e di calcio volgeva al termine, i nostri cellulari si riempivano di scatti al tramonto.
Grazie a tutti per le foto, adesso posso finalmente guardare un tramonto, scegliendolo tra i 2376 che ho sul mio smartphone (sarebbero 2375, ma sarò onesto, lo scatto al tramonto l’ho fatto anch’io).
Ma sinceramente, tra tutti, quello più bello è stato quello che ho visto alzando gli occhi al cielo.

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