Estate, impazza il calciomercato dei “grandi”. Ma Cristiano Ronaldo, Bonucci, Higuain, Naingollan non sono (quasi) nulla per chi come noi vive di calcio “minore”.
E il passaggio di Giacomo Campello dall’Hellas Cunardo al Tre Valli ha l’effetto di un “bomba” alla Maurizio Mosca. L’ala di Marzio, classe 1990, lascia i bi-campioni provinciali del Csi Varese e tenta il salto in Prima Categoria con l’ambiziosa squadra Figc di Cugliate Fabiasco dove troverà Andrea Tafuri, già in maglia neroverde nell’avventura ai regionali 2017 e Andrea Sorrentino, nell’ultima stagione al Dream Team campione regionale e terza nazionale.
Le regole in vigore vietano di schierare nel Csi giocatori tesserati per formazioni Figc che militano in categorie dalla Prima in su, e così Campello deve salutare i suoi compagni dell’Hellas Cunardo, almeno per la prossima stagione.
In 3 stagioni e mezza all’Hellas Cunardo ha segnato la bellezza di 97 gol, vincendo 4 campionati (B, A e due volte l’Eccellenza). Rapido e veloce, imprendibile nel dribbling, letale sotto porta e dotato di un tiro formidabile, ha formato un duo eccezionale con Gentile nell’anno della promozione dalla serie A all’Eccellenza con 62 gol in due e vittoria della classifica cannonieri. Conosciuto con mille soprannomi (Jack, Campe, Fosforo), ha già giocato nel calcio a 11, negli ultimi anni con Cuassese e Lavena Tresiana in Seconda Categoria.
Lo saluta il presidentissimo dell’Hellas Cunardo, Vincenzo Niesi, con un misto di commozione ed orgoglio:
«Poco da dire sul calciatore che per me rimane il più forte giocatore negli ultimi tre anni nel CSI. Quest’anno insieme a Nasti, Morello e Puma formavano un poker micidiale, il nostro poker d’assi. Per me è più di un amico, è un fratello: gli rivolgo un saluto e un grande in bocca al lupo. Sempre presente agli allenamenti ed alle partite, non si è mai tirato indietro ed ha sempre rispecchiato quella che è la filosofia dell’Hellas. Siamo sicuri che questo è soltanto un arrivederci. Lo salutiamo con quello che è diventato il suo motto ed un tormentone a Cunardo: “We love Jack Campello!”».