Dopo gli spiacevoli fatti accaduti nella partita tra Fc Somma e Virtus Marchirolo e le polemiche dopo le squalifiche – che hanno colpito due giocatori del Marchirolo e nessun sommese – abbiamo chiesto al presidente del Csi Varese, Redento Colletto un parere sulla questione e riguardo alla situazione che si sta creando.
Il presidente non usa mezze misure e invita a ricordarsi i valori che dovrebbero animare chi fa parte del Csi: «Sono fatti che lasciano perplessi. Il movimento del Centro Sportivo Italiano promuove l’attività sportiva svolta in un certo modo, senza animi esasperati e senza astio tra formazioni che si contendono un premio sportivo. Purtroppo qualcuno vive la gara in modo differente e questo va in opposizione ai nostri obiettivi. Faccio un richiamo anche ai dirigenti, perchè bisognerebbe imparare a distendere gli animi, prima e durante un incontro e non quando è ormai troppo tardi. Al corso allenatori spieghiamo chiaramente quale deve essere il comportamento da tenere in campo e anche per questo vogliamo ampliare i nostri corsi per dirigenti».
Il presidente spiega poi quali sono le modalità riguardo a squalifiche e reclami: «Il giudice sportivo unico legge il referto scritto dall’arbitro, che è il giudice di campo in quanto direttore di gara; a seconda di quanto viene scritto, prende i provvedimenti del caso. La società ha poi la possibilità di fare ricorso e di spiegare il proprio punto di vista alla commissione giudicante. Ci sono poi diversi gradi a cui fare ricorso, regionale e nazionale, ma questo le società dovrebbero saperlo perchè è scritto nel manuale consegnato ad inizio anno, ma è anche consultabile sul sito del Csi».
Mi sa è giunta l’ora per Colletto di farsi da parte.Ne stanno combinando troppe.
Cosi si perdono tutte le persone che credono ancora allo spirito del csi
Non capisco il senso del tuo commento: si dovrebbe fare da parte una persona che sostiene l’importanza dello spirito del CSI perchè così non si perdono persone che credono ancora nello spirito del CSI?
I valori del calcio che insegno ai miei ragazzi sono sopratutto: rispetto delle regole , i valori dell oratorio, il gruppo, ma sopratutto dico sempre: e meglio perdere una partita giocando con grinta educazione. Che vincere non rispettando il luogo l avversario e con parolacce. Sono sicuro che sarà un episodio isolato che non si ripete più.
Complimenti Enzo, ottima risposta. Per rendere noto a tutti che i valori del nostro sport, il calcio, non sono solo la passione per il gioco e la vittoria, vi riporto in calce il commento post partita di una società del comitato di Brescia, al termine di una gara di finale dei campionati regionali. (Ho tolto il nome della società ospite, perchè non voglio lodare la squadra o la società in particolare, ma preferisco sottolineare come l’atteggiamento e l’insegnamento di dirigenti, allenatori ed educatori sia fondamentale nel costruire una buona squadra)
“Noi siamo comunque bravi , ma ieri il [****] ha battuto TUTTI, un dopo partita che per noi presenti ieri al campo ricorderemo sempre, pur avendo perso, per loro la festa è continuata, canti, merenda, fotoricordo, un esempio da prendere e alla fine quando se ne sono andati non hanno lasciato una carta in terra, mancava appena che raccogliessero anche le nostre………..
Un grande applauso ai dirigenti, giocatori e sostenitori.
Mai dire mai, ma credo che una cosa così non la rivedrò mai più, a meno che……non ci rincontreremo strada facendo”.
Colletto sa sempre usare le parole più giuste in questi frangenti! sono in sintonia con il pres. anche riguardo al ruolo dei dirigenti che dovrebbero aiutare a rendere il clima disteso durante le partite e non urlare come sciammannati