Chiudiamo il giro di interviste ai protagonisti del campionato di Eccellenza con le ultime due squadre che mancano all’appello, le due Real, la Real Tresiana 2.0 e il Real Magritte. Mario Colabufo subentrato questa stagione col ruolo di presidente della società di Lavena Ponte Tresa e Remigio Facchin, veterano della panchina, da anni alla guida della squadra che ha nel campo del Fun Village di Busto Arsizio la sua “tana”.
Real Tresiana e Real Magritte, due squadre accumunate da un avvio difficile. Cosa non sta funzionando?
RT: Non lo sappiamo neanche noi a dire la verità: ho fatto molti cambiamenti ma non penso siano troppi, reputo ancora fossero necessari. Forse bisogna solo avere pazienza per aggiustare il tiro e correggere ancora qualcosa: spero di poterlo fare ancora in Eccellenza.
RM: Vecchiaia, infortuni, impegni di lavoro…
Eppure ogni stagione siete tra le più temute del campionato come imprevedibilità, come vedete questa cosa?
RT: Non mi viene da generalizzare perché se considero partita per partita abbiamo lottato in tutte, in alcune eravamo anche in vantaggio, altre è stato decisamente bugiardo il risultato, altre ancora abbiamo subito gol decisamente evitabili e ce ne siamo mangiati il doppio…probabilmente è un anno che deve andare così, ci sono quelle annate che per alcuni va tutto dritto e per altri va tutto storto: quest’anno noi siamo nel secondo gruppo, purtroppo…
RM: Questo è quello che vedi tu, io ho pensato sempre solo a salvarmi. Quest’anno facendo i conti con quanto riportato sopra diventa un’impresa.
La Tresiana vince la A1 nella stagione ’13/’14, mentre il Magritte arriva terzo nel ’15/’16 ma viene ripescato dopo la fusione tra FC Somma e Gallo Caffè. Che stagioni sono state?
RT: Non c’ero perchè sono arrivato al primo anno di Eccellenza alla Real Tresiana, però quello che ho trovato era un bel gruppo, fatto di poche persone ma affiatato…e il gruppo fa tanto.
RM: Volevamo provare una categoria mai fatta e abbiamo disputato buone stagioni quando tutti avevano anni in meno
Ed invece la prima stagione nella massima categoria?
RT: Lo stesso gruppo ha dato filo da torcere alle prime di classe nei primi anni in Eccellenza, abbiamo perso punti dove non dovevamo. Ci mancava quel quid in più per poter vincere il campionato, ma non abbiamo mai lontanamente rischiato la retrocessione, come invece sta accadendo recentemente…
RM: Con la squadra al completo è andata benino, abbiamo sempre problemi di lavoro e tieni conto che noi non ci alleniamo, facciamo una partita settimanale…
I vostri migliori piazzamenti sono stati 2 quarti posti per la Tresiana e 2 sesti posti per il Magritte. Avete mai avuto la sensazione di poter fare molto di più?
RT: Sì, decisamente, come ti dicevo ci mancava il salto di qualità soprattutto mentale per riuscire a non perdere per strada punti importanti che ci avrebbero posizionato in cima alla classifica
RM: No
Quali squadre in questi anni vi sono rimaste più impresse?
RT: Negli ultimi anni il rullo compressore del Cunardo bicampione provinciale, nei due anni scorsi era una macchina da gol, ahimè
RM: Il primo anno dell’Hellas Cunardo, ma anche i Bidone per il terzo tempo, massimo rispetto
E quali giocatori secondo voi hanno segnato di più questi campionati di massima categoria?
RT: Rifacendomi alla risposta precedente, Diego Nasti ha permesso in primis al Cunardo di portare a casa due campionati di fila…ma anche il nostro Nania (capocannoniere due anni fa davanti a Nasti di misura) – finché è stato a 7 a tempo pieno – e Jack Campello sono stati due registi/bomber molto importanti per le proprie squadre e temuti da tutti
RM: Nasti assolutamente due anni fa, ma anche Dama del Sacromonte e D’Addio del Biumo, ma poi il tempo passa e se non ti alleni perdi tantissimo…
Vincenzo Niesi