Uno degli attaccanti più prolifici del Csi lascia e torna a giocare a 11. Stefano Morello, classe 1982, capitano e anima della Real Tresiana, ha deciso di ritentare l’avventura nel calcio a 11: ha firmato con il Viggiù, squadra che milita in Prima Categoria, incompatibile con il tesseramento nel Csi.
Una scelta difficile, meditata, ma decisa: «Era un anno che ci pensavo, ma solo ora so di avere l’appoggio della mia compagna e faccio questo passo – spiega -. Vado in una squadra che è a metà classifica, ma che deve fare di tutto per non retrocedere anche per via di alcuni addii delle ultime settimane. Io ce la metterò tutta, è già un ottimo risultato quello di riuscire a giocare in una categoria buona come la Prima, mi auguro di fare il meglio possibile. Le motivazioni ci sono, altrimenti non farei 20 km solo per andare ad allenarmi. Torno dove sono stato benissimo dieci anni fa, con un allenatore che stimo e che sa tirare fuori il meglio da me».Tante esperienze nel calcio a 11 tra Rasa (con Pampana allenatore «che spero di vedere domenica al campo»), Laveno, Maccagno, Lavena Tresiana, Olimpia 2002 solo per citarne alcune, prima dell’avventura nel calcio a 7 nella Real Tresiana, società di cui papà Vincenzo è presidente.
Quattro anni e mezzo, una promozione dalla serie A all’Eccellenza e due quarti posti nella massima categoria provinciale, conditi da tantissimi gol e una fama ormai diffusa in tutta la provincia: «Sono stati anni belli, con tanti gol (una sessantina nei primi due mezzi campionati in serie A, 75 in Eccellenza in due campionati e mezzo) e tanti amici – spiega Morello -. Quest’anno sento che qualcosa si è rotto, mancano le motivazioni, mie e della mia squadra, per cui meglio cambiare aria: io lo sport lo vivo come impegno, con serietà e sacrificio. Ai miei compagni e a mister Muraca auguro il meglio: non esiste che la Real Tresiana retroceda, non lo merita. Mi mancheranno gli amici più cari, Spano e Nania su tutti. Rimpianti? Nessuno, forse solo quello di aver visto poco in campo Mattia Orelli, un giocatore sfortunato che poteva dare molto di più».
Il giudizio di Morello sul Csi è molto cambiato negli anni, in positivo: «Da fuori, da giovane, guardavo i campionati con un pizzico di supponenza – commenta l’ormai ex numero 10 della Real Tresiana -. Oggi il livello si è alzato moltissimo, ci sono squadre forti e giocatori che valgono buone categorie in Figc. Non è più il posto dove andavano a giocare solo vecchietti o ex giocatori fuori forma. Una pecca del movimento? Le distanze, davvero troppo impegnative almeno in Eccellenza, più lunghe rispetto alla Figc. Possibile un ritorno? Vediamo, mai dire mai, anche se a 35 anni dovrei chiedere il permesso alla mia compagna e alla piccola Eva…oltre che al mio fisico!».
In bocca al lupo, Moro!
TG
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