Il campionato di tennistavolo targato CSI Varese fa parlare di se ancor prima dell’inizio delle gare. La novità dell’anno, infatti, è la fusione fra il campionato provinciale normodotati e paralimpico. I ragazzi disabili gareggeranno dunque in apposite categorie su stampo federale, fianco a fianco con i normodotati.
«Con l’integrazione avremo un campionato più completo e che ci pone all’avanguardia a livello di promozione sportiva – ha spiegato il presidente provinciale Redento Coletto -senza contare i benefici tecnici, umani e morali che l’integrazione porterà ad entrambi i gruppi di atleti».
Il progetto è stato reso possibile dall’attento lavoro della commissione provinciale paralimpica e della commissione tennistavolo.
«Nel progetto originale – ha poi continuato il Presidente – il campionato paralimpico indipendente doveva servire a creare le condizioni ideali per questo ulteriore passaggio. Devo ammettere che mai ci saremmo immaginati tempistiche così brevi. In soli due anni abbiamo raggiunto un livello tecnico e partecipativo incredibile».
Pur rimanendo il titolo di campione provinciale paralimpico, i ragazzi disabili porteranno dunque coi loro sforzi punti alle società di appartenenza, contribuendo al raggiungimento del titolo assoluto.
A dare il via alle competizioni la prima delle due giornate di gara a squadre, dove già si comincerà con una ventina di squadre (ognuna composta da tre ragazzi) di cui ben due appartenenti alla categoria paralimpica.
Se la scorsa stagione sarà ricordata soprattutto per i numeri (oltre duecento alteti partecipanti ai vari tornei provinciali), questa stagione promette di non essere da meno.
Ben dieci le società partecipanti al campionato, un numero che conferma la progressione degli anni passati con due nuovi ingressi.
«Dopo il vero e proprio record dell’anno scorso ci aspettavamo un calo quest’anno – ha dichiarato il responsabile della commissione tennistavolo Federico Cortiana – ma i numeri di questo inizio stagione ci stanno smentendo, rendendoci molto orgogliosi del nostro lavoro e di quello delle società, che permettono al nostro comitato di organizzare uno dei più grandi provinciali di promozione sportiva italiana».
Un risultato ancor più sorprendente se si calcola che la commissione e l’attività di tennistavolo siano state fondate solo quattro anni fa.
Ora non resta che far parlare le racchette sui campi di gara.