Una stagione superlativa, che deve ancora vivere il suo momento clou.
L’Orma Masnago Juniores si è laureata campione regionale dopo il bis del titolo provinciale e aspetta ora le fasi nazionali del campionato di categoria del Csi, in programma a Cesenatico del 29 giugno al 3 luglio.
Una cavalcata eccezionale per i ragazzi di mister Massimo Paradiso, già giocatore e poi allenatore della squadra biancoverde: la rosa è composta da 18 giocatori nati tra il 2001 e il 2002, affiancati da tre membri dello staff, Mario Puddu e Alberto Sandi oltre al mister. Già in passato, una quindicina di anni fa, la Juniores dell’Orma Masnago si laureò campione provinciale: quella squadra ha fatto le fortune della società biancoverde arrivando all’Eccellenza Open e alle fasi regionali (attualmente la squadra milita nella serie A Open). Questa nidiata di campioncini non può che far ben sperare i dirigenti di Masnago…
«La nostra forza è il gruppo – racconta l’allenatore dei masnaghesi -. I ragazzi sono con me da 4/5 anni, alcuni erano già nelle giovanili dell’Orma, altri si sono aggregati con gli anni. Sono tutti o quasi di Masnago, chi non è del quartiere abita qui intorno, a Casciago o in altri rioni varesini qui vicino. È una squadra di calcio, ma soprattutto è un gruppo di amici, con dei valori forti. I due goleador sono stati Leo Cottini e Giorgio Redaelli, il trascinatore è il capitano, Christian Sandi. Il più matto? Andrea Giliberto, che ha scommesso coi compagni che in caso di vittoria ai regionali si sarebbe rasato i capelli e l’ha fatto. Indispensabile è stato l’apporto dei genitori, che ci hanno seguito e supportato per tutta la stagione, oltre naturalmente a chi si occupa della parte burocratica, il presidente Massimo Redaelli e il segretario Stefano Zorzan. È il secondo anno che vinciamo il titolo provinciale, la scorsa stagione giocando sotto età: ai regionali ci eravamo fermati al 4° posto, mentre quest’anno non c’è ne è stato per nessuno. Ora andiamo ai Nazionali: è un premio per questi ragazzi splendidi: incrociamo le dita e ce la giochiamo».