«Dopo la mancata approvazione al Senato dell’emendamento presentato dalla Conferenza delle Regioni e Province autonome, lo scorso 24 marzo, che prevedeva una razionalizzazione delle associazioni sottoposte all’obbligo del defibrillatore con la responsabilità dell’acquisto in capo al gestore o al proprietario dell’impianto,
non è stata concessa nessuna ulteriore proroga del decreto Balduzzi e, dal prossimo 19 luglio, l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita diventa obbligatorio». A dirlo è stato l’assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi.
CHI E’ INTERESSATO DALL’OBBLIGO – L’obbligo riguarda le Associazioni sportive dilettantistiche (Asd) o le Ssd (Società Sportive Dilettantistiche) che dovranno quindi essere fornite di defibrillatore durante lo svolgimento dell’attività sportiva, sia in allenamento che nelle competizioni ufficiali.
Rimangono esenti dall’obbligo le società dilettantistiche che svolgono attività sportive con ridotto impegno cardiocircolatorio, quali bocce (escluse bocce in volo), biliardo, golf, pesca sportiva di superficie, caccia sportiva, sport di tiro, giochi da tavolo e sport assimilabili.
L’onere della dotazione del defibrillatore semiautomatico e della sua manutenzione è a carico della società. Le realtà che operano in uno stesso impianto sportivo, ivi compresi quelli scolastici, possono consorziarsi con i gestori o proprietari d’impianto sia delle palestre scolastiche che dei centri sportivi comunali.
Le società singole o associate possono demandare l’onere della dotazione e della manutenzione del defibrillatore semiautomatico al gestore dell’impianto attraverso un accordo che definisca anche le responsabilità in ordine all’uso e alla gestione.
IL BANDO REGIONALE – L’assessore Rossi ricorda quindi che il bando di Regione Lombardia per la concessione di contributi regionali per l’attività ordinaria delle Associazioni e Società sportive dilettantistiche lombarde, Comitati/Delegazioni regionali delle FSN e Discipline sportive associate prevedeva anche, nelle spese ammissibili per la partecipazione (Allegato 1 – punto H), l’acquisto di defibrillatori e le spese per l’assistenza sanitaria (servizi di ambulanza, materiale di pronto soccorso, personale sanitario e parasanitario), comprese le spese di frequenza a specifici corsi per l’acquisizione di attestazione rilasciata dai centri di formazione BLSD (Basic Life Support – early Defibrillation – Supporto di base delle funzioni vitali – Defibrillazione precoce) riconosciuti da AREU – Azienda Regionale Emergenza Urgenza.
«Sul nostro territorio – dichiara l’assessore Rossi – ci sono alcune realtà che a livello locale hanno trovato modalità di semplificazione e di collaborazione con i comuni, le scuole e le Asd che utilizzano gli impianti, e che possono essere presi come modelli da replicare. Alcuni comuni sul territorio lombardo hanno deciso, in collaborazione con le proprie associazioni sportive, di acquistare il defibrillatore e occuparsi della manutenzione dotandone tutte le palestre comunali e scolastiche e lasciando in capo alle varie associazione che utilizzano l’impianto, l’obbligo di avere la presenza dell’operatore abilitato e, attraverso un semplice registro presente nella struttura annotare la verifica, a inizio e fine usufrutto della stessa, che lo strumento sia funzionale e integro».
«Con un semplice accordo di collaborazione – conclude l’assessore – si è risolto il problema di reciproche responsabilità. Una soluzione interessante che può essere presa come modello per aiutare le Asd senza doverle obbligare ad acquistare ciascuno un defibrillatore».