Ma noi siamo Calciatori della domenica, una passione che pochi hanno.
Nessuno ci paga, è solo la passione che ogni fine settimana ci porta sui campi, con ogni tempo (talvolta lasciando a casa anche la famiglia).
Spesso ci capita di prendere delle “botte”, alle volte sono normali falli di gioco, e alle volte qualcuno esagera con l’agonismo. La maggior parte delle squadre scende in campo con la voglia di divertirsi, ma capita anche di incontrare qualcuno che sul terreno di gioco sfoga le proprie frustrazioni, lo sappiamo. Solitamente tutto si esaurisce in quei cinquanta minuti di calci al pallone, di calci agli stinchi, di corsa, sudore, scivolate, spallate, falli fischiati e falli non visti, fango e divise bagnate.
Qualche volta, purtroppo, c’è chi va oltre, e sbaglia. Ma quel che più spesso accade al triplice fischio sono strette di mano, saluti, complimenti: ai compagni, agli avversari, e all’arbitro.
Una doccia calda, per tutti. E poi una birra, per quelli che hanno voglia di fermarsi a berla, per quelli che hanno voglia di fare quattro chiacchere (sulla partita, ma anche su altro), per quelli che sono lì per divertirsi: giocatori e arbitri della domenica, uomini con la stessa, identica passione. Questo è il calcio.
Gianni Mignani