È reduce da una vittoria di assoluto valore contro il San Lorenzo capolista: ecco a voi l’intervista al protagonista della settimana in A1: è il turno di Alessio Furiga, classe 1991, centrocampista e leader del Csi Bregano.
Ciao Ale, prima di tutto complimenti per la vittoria casalinga contro il San Lorenzo, siete i primi a batterli quest’anno: raccontaci il segreto di questa vittoria e del buon inizio di stagione!
Grazie. È una vittoria nata da una partita giocata con testa e concentrazione per 50 minuti, perché con il San Lorenzo è fatale qualsiasi disattenzione. Abbiamo preparato in settimana la gara cercando di stare il più compatti possibili.
Figlio del mister e uomo squadra, come la si vive un’esperienza cosi in “famiglia”?
Uomo squadra è un parolone, (sorride). Uno dei nostri leader è il capitano. Il nostro giocatore più vecchio, ma al tempo stesso più forte, Paolo Rigo. Anche se posso essere visto come “raccomandato”, non è assolutamente facile essere figlio del mister, perché in caso di rimproveri, sono sempre il più bersagliato…
Bregano quarto a 3 soli punti dalla prima, puntate in alto quest’anno? L’obiettivo ad inizio stagione era lo stesso?
L’obiettivo resta sempre quello di giocare insieme e divertirci, perché noi non siamo solo compagni di squadra, ma siamo amici. Bregano è una famiglia per noi. Sicuramente fa piacere essere lì in classifica, ma noi non la guardiamo, consapevoli che questo campionato è super equilibrato e difficile. In 2 settimane puoi trovarti dalla zona promozione a quella salvezza.
Quali sono le squadre più “toste” che hai affrontato fin ora? E quale giocatore avversario ti ha impressionato di più?
Le squadre più toste incontrate fino ad ora sono senza dubbio San Lorenzo, Carfix e Carnago. Tra i giocatori più forti, senza dubbio il mio amico Lastra, che oltre ad essere forte è anche umile ed obiettivo. Inoltre mi ha impressionato Jacopo Prevosti del Carfix, con noi è entrato a partita in corsa, giocando sulla fascia in attacco.
Svelaci una curiosità su quel numero 7 che hai sulle spalle, qual è il motivo?
Ho da sempre il 7 perché il mio idolo essendo milanista, è il re dell’est Shevchenko. Da quando oltre 10 anni fa sono tornato a Bregano, ho esultato 136 volte con questa maglia…
Silvio Gamberoni