Finalmente, era ora! Una giornata graziate dall’acqua e dal brutto tempo, una partita di calcio provvidenzialmente rinviata e tanta voglia di tornare ad arrampicare sono riuscite a mettersi d’accordo, a trovarsi tutti ancora insieme come vecchi amici ad un bar, e a concederci un’ottima giornata per ritornare a “passeggiare in verticale”.
Grazie al nostro amico Costa, che è venuto a scuola a prendere me e il mio compare d’avventure Marco, non abbiamo perso tempo e ci siamo fiondati a Santa Caterina del Sasso per qualche ora di sana arrampicata. Arrivati al parcheggio ci togliamo senza alcun pudore i vestiti da bravi alunni e indossiamo quelli sicuramente più “trasgressivi” dei climber e ci incamminiamo per la stradina nel bosco che in 10- 15 minuti ci porta alla falesia. Ci imbraghiamo, mangiamo, decidiamo chi debba inaugurare la prima salita, e si parte! Per fortuna mi ricordo ancora come si fa, è da un sacco di tempo che non arrampico. “Giriamo” e a turno uno sale, uno fa sicura e l’altro si riposa scattando quattro foto, la giornata passa così, tra qualche spavento per un volo di qualche metro e la soddisfazione di essere arrivato in catena. Per quanto mi piaccia giocare a calcio, guardare il sole che inizia a tuffarsi nel lago, con la soddisfazione di aver finito il tiro, è forse anche meglio, ed in effetti questa sensazione mi mancava. Siamo tra gli ultimi ad andarcene, ma forse siamo i più soddisfatti, perchè, io in special modo, era da tanto tempo che non uscivamo in falesia; ma ora che il campionato è quasi finito già pregustiamo i, speriamo molti, sabato pomeriggio passati ad accarezzare la roccia. Io e Marco ci stiamo addirittura organizzando per prendere direttamente fuori da scuola il pullman che ci porterebbe alla falesia, senza dover sempre “scomodare”, si fa per dire, il nostro amico Costa. Quindi, si è ricominciato, ma adesso… si continua!