Serata indie al minigolf di Varese con Lumache Rosse e la sua “Rondine”

Un anno dopo il suo primo EP “Via Cavour” Samuele Di Rienzo, cantautore di Cantello, classe ’98, torna a suonare per la terza volta al Caesar di Varese. L’appuntamento è venerdì 8 novembre alle 22.00 circa, entrata libera. Prima di salire sul palco a presentare il suo ultimo singolo Rondine (lui l’ha definito “un suono acuto dopo il silenzio”), che da poco ha raggiunto i 10k su Spotify, si berrà una tisana con il limone, un piccolo rito che tradisce un’animo sensibile, romantico e trepidante . In una parola, indie. Lo si intuisce subito dal nome d’arte, Lumache Rosse. “Racchiude una storia d’amicizia. Prima eravamo un gruppo, poi un duo, poi è diventato un progetto solista. Ci chiamavamo così. Sono della filosofia del “pasolismo”: ciò che sono oggi è un puzzle, un mosaico in cui ogni tessera è unica e indispensabile. Mi piace ripercorrere cosa mi ha portato a quello che sono, il mio retroterra.” Un sognatore con i piedi per terra. “Credo che tutto quello che facciamo abbia un impulso dato dall’ispirazione. In ambito artistico ti porta ad esprimerti, “una donna che ti accompagna per mano, mentre tu tieni gli occhi chiusi” disse qualcuno.” Rondine è un brano spensierato e malinconico allo stesso tempo, che risente dell’influenza di gruppi come Lo Stato Sociale e l’Officina della Camomilla.  “Amo la mia jubba impermeabile”, canta. “È un armatura che mi protegge dalla grandine. Fuori siamo bagnati ma dentro siamo asciutti. Una sorta di thermos, che è un po’ lo specchio di una persona”. La canzone perfetta per questi giorni grigi, per volare via. Come una rondine.

 

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Elisabetta Cattalani

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