“Australia: sei mesi che mi hanno cambiato la vita”

L'esperienza di uno studente del Cairoli

Mario Gervasini

“Ti senti padrone della tua vita, strano provarlo a sedici anni” Così Mario Gervasini, studente del liceo Cairoli, riassume i suoi sei mesi ad Adelaide, South Australia.

Com’è stato l’impatto?
L’inizio è stato difficile, non lo nascondo. Catapultati in una metropoli dall’altra parte del mondo un po’ d’ansia è lecita, ma ambientarsi è una questione di abitudine. Col tempo ho stretto legami bellissimi che mi porterò dietro in qualche modo, ammetto di essere stato fortunato.

Cosa ne pensi del sistema scolastico?
È completamente diverso da quello italiano. L’obiettivo è sviluppare le competenze legate alle discipline, capire i concetti e applicarli nella vita quotidiana, tutto molto motivante. Poi c’è grande onestà, rispetto per i professori e si dà importanza soprattutto a come lo studente si approccia alla materia. Per quanto riguarda la lingua, dopo circa un mese ho iniziato a pensare e sognare in inglese: una svolta.

Cosa ti porterai nel cuore dell’Australia?
I luoghi, oltre alle persone che ho conosciuto. L’Australia è un paese meraviglioso, atipico. C’è molta spiritualità legata alla natura e anche grande cura per l’ambiente. Una stranezza che mi ricorderò è il Vegemite, lievito maturato, disgustoso. Per gli Australiani è come la Nutella, ma credo che piaccia solo a loro.

Arianna Ceccon

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