Sarkozy: sull’arte e la cultura.

Stralci del discorso del Presidente Sarkozy, Nimes(Francia) 13-1-2009
…….”VOGLIO SCHIERARMI CONTRO QUELLI CHE SOSTENGONO CHE DOBBIAMO INVESTIRE NELL’ARTE E NELLA CULTURA PERCHE’ SONO ATTIVITA’ ECONOMICHE.  SI INVESTE IN ARTE E CULTURA PERCHE’ SONO ESSENZIALI ALLA NOSTRA CIVILTA’”…….
….” Il 2009 deve essere l’anno della ricostruzione e mi auguro che le arti e la cultura vi abbiano la parte che loro spetta.  E’ questa la ragione per cui ho scelto di indirizzare i miei auguri in modo particolare a coloro che si adoperano per lo sviluppo delle nostre arti, concorrendo all’espansione della nostra civiltà”…..
2-matisse…..”La Francia ha portato avanti il progetto della Unione Europea. Oggi si vede bene quanto sia necessario che i popoli del Mediterraneo, ebrei, arabi, europei, si incontrino, dialoghino…….Penso che l’Europa abbia fatto un grande errore a voltare le spalle al Mediterraneo. Così facendo non ha semplicemente voltato le spalle al proprio passato, ha voltato le spalle al proprio avvenire. Tanto sono sostenitore dell’allargamento dell’Europa a Est, tanto credo che l’Europa corra il rischio di non essere fedele alla propria identità voltando le spalle al Mediterraneo. Durante questi ultimi venti anni non si è parlato che dell’Est. Bisognava riconciliare la famiglia, era importante. Ma le nostre radici, le nostre origini trovano corpo nel Mediterraneo”….
….” Ben peggiore di una crisi finanziaria, di una crisi economica o sociale è la crisi morale e culturale che attraversiamo. Al di là dell’ingordigia degli uni e della cecità degli altri, c’è una perdita collettiva di buon senso, di senso della misura e una grande confusione negli spiriti, confusione tra mezzi e fini. In futuro chi guarderà a noi sarà stupito scoprendo lo smarrimento collettivo che ci ha condotto alla situazione in cui ci troviamo, in cui la sola cosa che conta è l’aumento del prodotto interno lordo, a rischio di sacrificarvi l’insieme delle risorse del pianeta”….
4-braque…”Gli artisti sono coloro che sognano la società, la decriptano, la interpretano, predicono l’avvenire, prevengono i rischi: senza artisti la società morirebbe.”….
….”Innanzitutto, voglio schierarmi contro quelli che sostengono che dobbiamo investire nella cultura perché è una attività economica che rappresenta un fatturato di diecine di miliardi di euro. E’ vero, ma non è per questo che bisogna investire nella cultura. Si investe nella cultura perché è essenziale, è la nostra civiltà che è in gioco”….
5-eifel….”La diversità è positiva, ma permettetemi di dirvi che la diversità non esiste se non c’è identità. La diversità esiste solo perché ci sono delle identità accettate, non aggressive. Un’identità umiliata è un’identità radicalizzata. Un’identità accettata, rispettata, considerata, è un’identità che irradia”…..
….” Mi sembra che si farebbe un errore riducendo la cultura a ciò che potrebbe apportare alla nostra economia perchè la società francese ha bisogno di identità (…) La cultura non è ciò che resta quando si è dimenticato tutto, è piuttosto ciò che porta a perdere tutto quando ci si dimentica di prendersene cura. “…..
….”E’ l’obiettivo umanistico che deve guidare ogni azione, e non la semplice obbedienza alle regole….”A che cosa serve essere il Paese della cultura universale se non siamo all’altezza di ciò che hanno fatto i nostri predecessori?”….
Tratto da “Il Giornale dell’Arte”, N.284, Febbraio 2009.


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