DAVID ALFARO SIQUEIROS: Presidente Kirchner salva murale.

1-calderon-e-kirchnerLa pittura murale “Esercizio Plastico”, che David Alfaro Siqueiros dipinse nel 1933 in una villa nei pressi di Buenos Aires, Argentina, e che da allora ha vissuto tutta una serie di rocambolesche vicissitudini con il rischio di sparire definitivamente, in questi mesi sta rinascendo in un capannone appositamente costruito accanto alla Casa Rosada (casa presidenziale), nel centro della capitale, nel quadro di un accordo tra la Presidente dell’Argentina Kirchner e il Presidente del Messico Calderon. 29

Ci sta lavorando una equipe di 40 esperti dei due paesi latinoamericani, diretti dal restauratore messicano Manuel Serrano (lo stesso che nel 1990 estrasse l’opera dalla cantina in cui si trovava, con una sofisticatissima tecnica di “stacco”).

Per informazioni su questo evento si possono consultare molti siti in Google cercando “ESERCIZIO PLASTICO, SIQUEIROS”, tra i quali:
http://www.metaforum.it/forum/showthread.php?t=7569
27-el-restaurador-mexicano-jorge-herrera-diciembre-20081http://www.livevideo.com/video/AdrianJurado/4DDD7C61EE6B4DD3B9BFEE1AE0E28F5A/society-against-the-mural-of-s.aspx
http://www.ejercicioplastico-siqueiros.com/HomeSpanish.htm

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Però, per capire davvero la grande importanza storica di questo evento, noi pensiamo che sia importante chiarire i caratteri fondamentali di questo capolavoro di Siqueiros, che non esitiamo a definire come l’opera che apre definitivamente le porte alla Pittura e al muralismo moderno e contemporaneo….se non fosse per la “babilonia” in cui si è infilato il “Sistema Internazionale dell’Arte Contemporanea”, che ha reso ormai impossibile qualsiasi ragionamento logico sul mestiere del Pittore e sulle enormi possibilità di sviluppo del linguaggio della Pittura.

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Siqueiros arriva in Argentina nel 1933, invitato dalla scrittrice Victoria Ocampo per dettare 3 conferenze nella Società Amici dell’Arte, e presentare una esposizione di dipinti, litografie e riproduzioni fotografiche dei suoi murali.
Tali iniziative furono poi sospese dal Governo reazionario del Generale Justo, in seguito alle agitazioni sociali e politiche che sorsero sin dalla prima conferenza.
Fu allora che Natalio Botana, proprietario del giornale CRITICA, diede l’incarico a Siqueiros di decorare il BAR nella cantina della sua villa di Don Torcuato nella provincia di Buenos Aires. Si trattava di un locale 8semicilindrico, che permise a Siqueiros di portare a compimento le sue ricerche sullo SPETTATORE IN MOVIMENTO, sulle SUPERFICI ATTIVE per la pittura murale e sulla COMPOSIZIONE DINAMICA…..iniziate poco tempo prima in Los Angeles, California.

In realtà Siqueiros si lanciò in una audace e spericolata avventura di Integrazione Plastica totale che coinvolse tutto: metodo, tecniche, materiali, tematiche ecc. ecc.
Dal “SIQUEIROS, VIDA Y OBRA” di Raquel Tibol, Ed. Metropolitana, Mexico 1973, traduciamo:
9….”Il metodo adottato in Don Torcuato fu simile a quello di Los Angeles:

-lavoro di gruppo (integrato dal grande pittore argentino LINO ENEA SPILIMBERGO, da ANTONIO BERNI di Rosario, da JUAN C.CASTAGNINO di Mar del Plata, da ENRIQUE LAZARO di Montevideo e dal cineasta LEON KLIMOVSKY);

-approccio CRITICO/DEDUTTIVO dei problemi e loro possibili soluzioni;

– tecnica all’affresco tradizionale, però su intonaco di cemento nero (invece della calce spenta) usando il proiettore 10elettrico per il riporto della composizione e la pistola d’aria compressa (aerografo) per la applicazione del colore.

Altre innovazioni rivoluzionarie furono:

– il ritocco a secco con i Silicati KEIM (per la prima volta usati in America per la pittura artistica);

– il pavimento pittorico realizzato con piastrelloni di cemento precolato;

– la illuminazione artificiale inclusa nel progetto generale della policromia;

11– la utilizzazione, come modello, di un nudo femminile chiuso in una cassa di cristallo azionata meccanicamente, così da ottenere una varietà di fotografie di figure aeree in sostituzione dei disegni e bozzetti tradizionali in posizioni accademiche.

La pittura fu concepita come un complemento organico della architettura, e perciò le correlazioni armoniche della composizione vennero tracciate non solo sulle superfici, ma su tutto lo spazio dell’ambiente architettonico, tenendo come centro ottico uno spettatore in movimento.
Se il cinema rifaceva la vita proiettandola in movimento su di uno schermo fisso, che cosa doveva fare la pittura murale per ottenere il movimento , se la immagine rappresentata era fissa e pure lo era la parete che la conteneva? 12Siqueiros non pretendeva di rifare la vita nel muro, ma di rompere la staticità architettonica, dando alle immagini una instabilità virtuale, creatrice di vincolazioni più profonde e più vivaci tra lo spettatore e la pittura.

Senza appoggiarsi in nessun postulato, basandosi nei suggerimenti logici e concreti della realyà, Siqueiros cominciò tracciando su quelle superfici otticamente ATTIVE, come lo erano quella volta cilindrica, serie di circonferenze concentriche. Su quello scheletro iniziò a sovrapporre immagini proiettate da una grande quantità di punti di vista possibili…..cancellando le cose ovvie e lasciando le essenziali, vennero apparendo distorsioni e scorci di grande novità, originalissimi, animati da un movimento continuo.
13La ultima tappa del lavoro fu il confronto della pittura murale con la sua riproduzione cinematografica per correggere i suoi attributi fotogenici.

Nel documento “QUE ES EJERCICIO PLASTICO Y COMO FUE REALIZADO”, editato in Buenos aires nel 1933, si spiegava che….”cercando forme di massima divulgazione, abbiamo incontrato anche un cammino iniziale di arte plastica filmica o PLASTICA CINEMATOGRAFICA, cioè di arte plastica costruita e scientificamente organizzata per essere filmata, con una finalità di plastica dinamica superiore, senza nulla togliere comunque al valore autonomo dell’opera in quanto fatto pittorico obiettivo e inizialmente statico……si tratta 14di mettere in moto un meccanismo, un ingranaggio di confraternizzazione tra la grafica filmica e la plastica costruttiva pittorico-monumentale”. Furono anticipazioni  alle problematiche per il “cinetismo”, che si concretizzarono in maniera generalizzata tre decenni più tardi……nel citato documento si avvertiva anche:”manca di costruire il movimento stesso della plastica; manca costruire la visione viva del movimento per il movimento stesso, e questa cosa sarà unicamente opera della nostra epoca”.

Furono tante le possibilità che sorsero durante i tre mesi del lavoro a ESRCIZIO PLASTICO che non esagero affermando che durante il resto del suo lavoro artistico e della sua vita Siqueiros continuò sempre esplorando i suoi 15germogli”-…….

(N.D.R. dovrebbero riflettere i nostri eurocentrici estimatori delle piccole “pseudo-rivoluzioni” sulla superficie delle tele del Futurismo nostrano!).

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