Ai lavoratori clandestini

115Dedichiamo questo Primo di Maggio ai lavoratori italiani nel mondo (in particolare ai milioni di clandestini loro malgrado) e ai lavoratori del mondo in Italia (ai moltissimi clandestini loro malgrado). Lo dedichiamo ai lavoratori clandestini, illegali e irregolari (loro malgrado) che hanno vissuto e ancora oggi sono costretti a vivere in modo disumano, ingiusto e penoso a causa delle ingiuste leggi sulla EMIGRAZIONE, delle burocrazie statali, delle cattive amministrazioni pubbliche, dei funzionari corrotti e dell’ignoranza.

25E’ sempre esistito il fenomeno della EMIGRAZIONE, (metà degli italiani sono sparsi in tutti i paesi del mondo e spesso hanno dovuto vivere o vivono tuttora condizioni di clandestinità o irregolarità).

Però oggi esiste un fenomeno mondiale di ESODO dal Sud al Nord del mondo, che rischia di diventare APOCALITTICO a causa della ingiusta distribuzione delle ricchezze, delle guerre pilotate, delle dittature fantoccio, dei paradigmi sulla prevenzione e sulla paura, della rapina delle materie prime, dei fanatismi religiosi e dei razzismi, del riciclaggio del denaro e dei giochetti internazionali delle borse/finanze/banche….della illusione sulla crescita economica infinita ed esponenziale, degli Stati “inventati” e delle Nazionalità negate, della produzione e commercio di armi ecc. ecc. ecc.

34L’Italia sta attualmente inviando al Sud del mondo messaggi preoccupanti, come quelli di NON usare metodi di controllo delle nascite, come quelli di iniziare la produzione di aerei da guerra F35 a Cameri (Novara) da vendere ai paesi del Sud per continuare i conflitti, come quelli di costruire il 20 per cento in più di ambienti abitativi quando un terzo degli edifici in Italia sono disabitati o abbandonati ecc. ecc. Che è come dire: popoli del Sud, scappate dalle guerre e dalla fame e venite qua da noi che c’è posto per tutti.

Il Sud del mondo raddoppia la popolazione quasi ogni venti anni: questi messaggi di oggi significano praticamente un arrembaggio generale, un formicaio di disperati e affamati sulle nostre coste tra 20 anni….e nessuna legge o esercito potrà più fermare.

Gli esseri umani vogliono semplicemente vivere e lavorare dignitosamente e far crescere i propri figli in pace NELLA PROPRIA TERRA….ma se qua al NORD del mondo continuiamo su questa strada, credendo che questa specie di “PROGRESSO” sia la strada giusta…………… tra non molto il mondo sarà tutto abitato da CLANDESTINI!

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43Da vari giornali:

– “Taluni (oggi) non conoscono niente della grande emigrazione italiana. Niente. Non sanno che larga parte dei nostri emigrati, almeno quattro milioni di persone, è stata clandestina”.

-….”perché emigrare con le carte in regola era difficilissimo, perché c’era una selezione rigida e soprattutto perché il mercato del lavoro preferiva una riserva di mano d’opera illegale e quindi economica, flessibile, adattabile istantaneamente ai capricci della congiuntura”….

– “ I 30 mila bimbi italiani clandestini in Svizzera, figli di nostri emigrati siciliani e veneti, calabresi e lombardi degli anni ’70….. Sepolti vivi, per anni, nei loro bugigattoli alle periferie delle città industriali. Coi genitori che, terrorizzati dalle denunce dei vicini, raccomandavano loro: non fare rumore, non ridere, non giocare, non piangere”.

-“Il 50% dei lavoratori italiani emigrati in Francia tra il 1945 e il 1960 era clandestino e il 90% dei loro familiari li raggiunse nella nuova patria altrettanto illegalmente”.
-…” colpisce la notizia della celebrazione, a New York, dell’anniversario di fondazione della Società dei Boat Jumpers ( letteralmente : coloro che saltano dalla nave) per ricordare i clandestini italiani in America. Quegli sventurati che alla vista della Statua della Libertà e della selva dei grattacieli di New York si gettavano in mare per raggiungere poi a nuoto la costa americana.

Canzone:

MANU CHAO “Clandestino”

Solo vado con la mia pena
Sola va la mia condanna
Il mio destino è correre
per burlarmi della legge
Perso nel cuore
Della grande Babilonia
Mi chiamano clandestino
Per non avere documenti

In una città del nord
andai a lavorare
La mia vita la lasciai
Tra Ceuta e Gibilterra
Sono un confine nel mare
Un Fantasma nella città
La mia vita va proibita
Dice l’ autorità

Solo vado con la mia pena
Sola va la mia condanna
Il mio destino è correre
per burlarmi della legge
Perso nel cuore
Della grande Babilonia
Mi chiamano clandestino
Sono colui che spacca la legge

Mano Negra clandestina
Peruviano clandestino
Africano clandestino
Marijuana illegale

Solo vado con la mia pena
Sola va la mia condanna
Il mio destino è correre
per burlarmi della legge
Perso nel cuore
Della grande Babilonia
Mi chiamano clandestino
Per non avere documenti

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