EMMANUEL LEPAGE: l’arte dei fumetti

01E’ appena finita la settimana dedicata a EMMANUEL LEPAGE a Managua, con una serie di eventi in omaggio al suo lavoro di pittore e novellista grafico, organizzati dalla Alianza Francesa e dalla Ambasciata di Francia in Nicaragua.

Fondamentalmente sono state presentate le due bellissime novelle illustrate “MUCHACHO” (edite in Italia dall’Editore Alessandro di Bologna), con una mostra di disegni e bozzetti originali dell’opera.

E, nella stessa giornata, è stato presentato il Documentario “VOLVERA’ RETOUR A MANAGUA” del Direttore francese MAHDI OUAHAB, che riassume, in una serie di interviste e di dialoghi il percorso e i personaggi a cui la novella “Muchacho” ha fatto riferimento.

113Altre serate sono state dedicate alla proiezione di pellicole mute degli anni ’20 e ’30 con musiche in diretta del Maestro CHRISTIAN PABOEUF.

La settimana si è conclusa con un raffinatissimo ricevimento nella Ambasciata di Francia.

Con questi tre eccellenti Maestri francesi si è rafforzato un bellissimo rapporto di amicizia anche professionale che, chissà, forse un giorno ci permetterà di realizzare qualche nuova integrata e integrale opera di illustrazione, pittura, cinema e musica.

E per concludere: da notare la davvero emozionante cura e attenzione delle istituzioni francesi, a partire dalla loro Ambasciata, per i propri artisti, per la propria Arte e per la propria Cultura…….

24E la Ambasciata d’Italia in Nicaragua? Non saprei se mettermi a ridere o a piangere. Come Italiano posso dirvi che provo solamente un profondo senso di vergogna: in trenta anni NON HANNO FATTO PRATICAMENTE NULLA PER FAR CONOSCERE LA CULTURA E L’ARTE ITALIANA ….nonostante in Italia dicono che ci siano due terzi del patrimonio artistico della umanità!!!!!!!!(ci credereste se vi dicessi che non hanno neanche un libro, un opuscolo, una cartolina o altro di Giotto, Michelangelo, Raffaello, Tiziano, Caravaggio ecc.?)

Emmanuel Lepage “Muchacho” Edizione: Bologna, Alessandro Editore, 2004

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http://www.alessandroeditore.it/it/dettaglio_albo_bio.php?NOME=LEPAGE+Emmanuel

EMMANUEL LEPAGE
33È nato a Saint-Brieuc, Belgio, il 29-9-1966. Ha solo 13 anni quando incontra Fournier, che gli spiega i rudimenti del fumetto. Nel 1983 pubblica il suo primo disegno su un quotidiano regionale, cui segue “La Fin du monde aura-t-elle lieu?”, il suo primo albo. Dal 1984 lavora per diverse riviste e partecipa a lavori a scopo didattico dell’editore Ouest-France. Nel 1986 realizza la sua prima serie, “Les Aventures de Kelvinn”, per Ouest-France. Nello stesso tempo pubblica una propria fanzine, VOLAPÜK e collabora a CIRCUS e TINTIN REPORTER. Nel 1990 assieme a Pernin esegue la riduzione a fumetti de “L’Envoyé”, dal romanzo di Hughette Carrière per Signe de Piste. Nel 1991 riprende i disegni di “Névé” su testi di Dieter per le edizioni Glénat. Nel 1997, su testi di Anne Sibran, disegna “La Terre sans mal”, che riceve un premio ad Angoulême e lo consacra definitivamente.
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http://www.culturagay.it/cg/schedaLibro.php?id=1580

“MUCHACHO”

Da sinistra: LEPAGE,MICHILINI,PABOEUF

Da sinistra: LEPAGE,MICHILINI,PABOEUF

In Italia la bande dessinée – il fumetto franco-belga – non ha mai avuto un particolare riscontro popolare, anche a causa del suo peculiare formato di libro “cartonato” a colori, dalle uscite dilatate nel tempo: formula parecchio lontana dall’idea tutta italica di un prodotto a buon mercato, in bianco e nero, con storie autoconclusive per lo più da edicola.
Muchacho rappresenta un raro caso di bd ad altissima tiratura con personaggi omosessuali: anche nel mondo del fumetto d’oltralpe, infatti, le storie gay nascono all’interno di piccole case editrici indipendenti, rivolte ad un pubblico adulto. L’eccezione di Muchacho sta nell’essere un’avventura a fumetti di due soli volumi, usciti a distanza di soli due anni per il colosso Dupuis, seppur nella collana di narrativa sperimentale a fumetti Aire Libre. Autore, il quarantenne belga Lepage, che dipinge con rara maestria uno splendido romanzo di formazione ambientato in Nicaragua alla fine degli anni settanta.

Da sinistra:VALESKA OCAMPO, EMMANUEL LEPAGE, EDEN PASTORA (Comandante Zero), SERGIO MICHILINI

Da sinistra:VALESKA OCAMPO, EMMANUEL LEPAGE, EDEN PASTORA (Comandante Zero), SERGIO MICHILINI

Gabriel De la Serna, giovane seminarista figlio di un industriale amico del dittatore Somoza, viene mandato nel villaggio di padre Ruben per realizzare un affresco su una parete della chiesa.
Ben presto il giovane viene conquistato dalla schiettezza della gente del villaggio; anche la sua arte subisce un’evoluzione, dopo che il prete lo ha incoraggiato ad abbandonare i manierismi accademici per dare vita ad una pittura più viva e passionale, vicina allo spirito autentico del vangelo.

All’inizio Gabriel ignora che Ruben sia un fiancheggiatore dei guerriglieri sandinisti, finché una notte non si accorge delle visite notturne di un misterioso uomo mascherato, che nasconde in chiesa, dentro la sua cassa degli attrezzi, armi e munizioni. Gabriel non lo denuncia. Anzi, dopo una perquisizione della feroce Guardia Nazionale – il corpo militare organizzato dagli Usa che si è macchiato di orrendi delitti nei confronti dei civili inermi – comincia anche a simpatizzare per le istanze libertarie dei ribelli, il cui braccio armato si nasconde nella foresta pluviale, in attesa di dar vita alla battaglia finale.

La presa di coscienza politica di Gabriel coincide con la sua crescita umana e, anche, sessuale: prima prende una cotta per il coetaneo Diego, che Gabriel ritrae di nascosto, di notte, mentre lui è impegnato in acrobazie amorose con la più bella del villaggio. Poi, per sfuggire alla famiglia e alla sorveglianza dei contras di Somoza, il ragazzo fugge nella foresta e si unisce ai guerriglieri, dove fa la conoscenza di Fausto, avventuriero inglese di bell’aspetto, del quale s’innamora. La loro storia è breve ma intensa, interrotta sul più bello dal drammatico precipitare degli eventi: con l’aiuto del regime cubano e dell’Unione Sovietica, i sandinisti riscono a sollevarsi in ogni città nicaraguegna e a cacciare la Guardia Nazionale, mentre il dittatore Somoza, perso il sostegno degli Stati Uniti, si rifugia a Miami…

EMMANUEL E IL SOTTOSCRITTO

EMMANUEL E IL SOTTOSCRITTO

È lodevole l’atteggiamento di Lepage nei confronti dei guerriglieri protagonisti, la cui ribellione armata è mostrata dall’autore nell’insanabile contraddizione che anima ogni popolo oppresso quando decida di usare la violenza, anche nei confronti degli omosessuali.
Avvincente e commovente, Muchacho è un maestoso racconto d’avventura dalla sceneggiatura di matematica precisione. I caratteri dei personaggi sono splendidamente tratteggiati e contribuiscono ad un racconto corale dove la storia personale e privata del protagonista si intreccia con la Storia del suo paese, senza noiose dissertazioni ma con la leggerezza sapiente del miglior romanzo storico. Eccezionale la parte grafica, dal disegno realistico morbido e classico, dipinto a mano con un acquerello di indubbio fascino, soprattutto nella resa dell’intricatissima foresta equatoriale.

Ottima la confezione della benemerita Alessandro Editore. Capolavoro.

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