Dipinto Bambù Guadua

08Nel 2008 mia figlia Maria Estelì stava preparando la sua Tesi di Laurea in Architettura nella UAM (Università Americana) qui a Managua.
Era un lavoro sulle costruzioni in BAMBÚ GUADUA, una tecnica molto sviluppata in Colombia (con costruzioni avveniristiche e davvero impressionanti) ma praticamente quasi sconosciuta in Nicaragua e Centroamerica. A parte la utilizzazione degli indios per costruzioni semplici e primitive.
In particolare stava progettando un Hotel Ecologico nel Rio San Juan, al sud del Nicaragua, nella zona della frontiera con il Costa Rica.
Mi ha chiesto un quadro, o una illustrazione, che potesse servire per la copertina della sua Tesi.
E quindi mi sono messo al lavoro, pensando anche alla regione del Rio San Juan, dove negli anni ’80, ho partecipato a parecchi progetti di Cooperazione Internazionale, sia sul piano Artistico Monumentale a San Carlos e nell’Arcipelago di Solentiname, che Agricolo Territoriale per rallentare l’avanzamento della frontiera agricola verso il Parco Forestale Binazionale INDIO-MAIZ.
Ho realizzato due dipinti ad olio su tela.
Della prima versione (“BAMBÚ NEL RIO SAN JUAN N.1”), ho realizzato una sequenza di fotografie che presento qui di seguito.

Grazie per l’attenzione. E se ne avete voglia, un vostro commento sarebbe gradito, per non sentirmi troppo solo in questo lavoro di “blogger” disperso nei meandri di questo nostro pianeta (o, come dicono “in questa nostra minuscola navicella spaziale” che è la TERRA!)

 

 

3 pensieri su “Dipinto Bambù Guadua

  1. Sólo recordarle, que aunque “bloggear” es un acto individual, debe conocer que hay personas al otro lado, que suelen lear lo que escribe e incluso algunos, aprenden de sus escritos.

  2. Valeska y yo tambien podriamos aprender si hubieran mas comentarios o criticas sobre las tematicas que proponemos en este BLOG, pues al final estos mecanismos modernos deberian servir para conocer la riqueza de las diferentes ideas, culturas y formas expresivas, y esto es buscar de transformar y mejorar las cosas. Gracias Victor.

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