Comunicato della Diocesi di San Marcos, Guatemala:
“Nei sette mesi di quest’anno ci sono stati 2.235 assassinii, dei quali 16 contro imprenditori e 14 contro professionisti. Il resto delle vittime sono poveri, dei quali oltre il 50% sono senza identità ….. Qui la violenza è atroce, questo è un circolo infernale, perché la debolezza del potere statale aumenta l’offensiva criminale” (Dossier sullo sviluppo umano in America Centrale 2009-2010 PNUD).
L’incaricato della Commissione Internazionale contro l’impunità in Guatemala, dottor Carlos Castresana, ha segnalato che il 98% degli omicidi commessi in Guatemala resta impunito.
Secondo il dossier dell’Unità dei Difensori dei Diritti umani in Guatemala, negli otto mesi dell’anno sono stati registrati 257 aggressioni contro i difensori dei diritti umani, con una situazione che si è aggravata negli ultimi mesi.
San Marcos, un dipartimento nel quale è diffusa la violenza.
Il dipartimento di San Marcos non sfugge a questa spirale di violenza. Negli ultimi anni la società di San Marcos ha sofferto un incremento dei sequestri, delle estorsioni e degli omicidi. Le punte di crudeltà e accanimento con il quale sono stati commessi alcuni di quegli omicidi non ha nome. All’inizio di ottobre è stato rinvenuto il corpo mutilato, probabilmente utilizzando una motosega, di un giovane.
Recentemente, sabato scorso, la popolazione di Malacatán è stata ancora testimone di come dei sicari e assassini vadano liberamente per le strade commettendo i propri misfatti in totale impunità: il leader comunitario di Malacatán, Víctor Gálvez, una persona onorata, padre responsabile, leader coerente con i suoi ideali di giustizia, di ricerca del bene comune, e difensore dei diritti della sua comunità, è stato vigliaccamente assassinato. Nei mesi precedenti era stato vittima di un tentato omicidio, e aveva ricevuto minacce di morte e aggressioni dirette. Egli aveva denunciato questi fatti al Pubblico Ministero, come risulta dalla pratica MP166-2009-2257. Sfortunatamente l’hanno ucciso prima che fosse fatta giustizia nei confronti di coloro che avevano cercato di ucciderlo. Come avviene molte volte, l’amministrazione della giustizia nei tribunali procede lentamente quando invece dovrebbe essere agile ed efficiente.
Víctor Gálvez è stato un uomo che ha fatto il bene, e il cui unico delitto è stato quello di difendere gli interessi e le necessità della sua comunità appoggiando, in coordinamento con la diocesi di San Marcos, le richieste e le domande dei movimenti sociali che criticano e denunciano gli errori e le ingiustizie de DEOCSA, dipendente della compagnia multinazionale spagnola UNION FENOSA.
Víctor Gálvez è stato un uomo onesto, nobile e coerente, che sentiva sulla sua propria carne e nel suo cuore la sofferenza del suo popolo, essendo un lottatore instancabile, perché le comunità di Malacatán avessero un futuro più degno.
Sappiamo che, come lui, molti altri uomini e donne hanno sofferto e soffrono l’esperienza della morte e della persecuzione.
Discernimento della realtà:
Come cristiani, seguaci del Vangelo di Gesù, deploriamo profondamente la gravissima mancanza di rispetto della vita umana che sussiste nel nostro paese, e ci sentiamo interpellati dalla parola di Gesù: “Amerai il prossimo tuo come te stesso”.
L’aumento della violenza in Guatemala accompagna il processo crescente di non rispetto dei valori umani. Dal punto di vista religioso, dobbiamo riconoscere con tristezza che, sebbene noi ci confessiamo cristiani, per molte persone i comandamenti “non uccidere” e “ama il prossimo tuo come te stesso” sono solo parole che si ripetono. Non trovano eco nella vita quotidiana né sono capaci di trasformare le istituzioni e le condotte sociali.
Inoltre la corruzione di molti membri della Polizia Nazionale Civile, la debolezza e le carenze delle investigazioni per scoprire i colpevoli degli omicidi, dei sequestri e delle estorsioni, la mancanza di un budget sufficiente per avere mezzi investigativi efficienti e pagare salari giusti ai membri della Polizia Nazionale Civile, la mancanza di un sistema efficace che garantisca la sicurezza e la protezione ai testimoni, la paura di testimoniare contro i criminali, la violenza intrafamiliare, la necessità di riformare profondamente il sistema penitenziario, sono alcuni dei fattori che contribuiscono al dominio e alla diffusione dell’impunità e della violenza ed evidenziano la debolezza dello Stato guatemalteco per combatterle, e la mancanza di impegno della società guatemalteca.
Così, detto in poche parole, è ovvio che, in un modo o nell’altro, a differenti livelli e nei diversi ruoli, tutti noi che viviamo in questa cara terra siamo responsabili di questa situazione.
Oggi la diocesi di San Marcos è in lutto per l’assassinio di uno dei suoi collaboratori, e solidale con altre organizzazioni e persone che hanno sofferto la stessa esperienza di morte e di dolore.
Chiediamo
Al potere esecutivo
• Che il Governo rafforzi la Polizia Nazionale Civile come ente incaricato della sicurezza pubblica, mediante una rigorosa selezione, qualifica e formazione. Allo stesso modo, che gli venga attribuita una disponibilità economica necessaria per lo svolgimento delle funzioni.
• Che la Polizia Nazionale Civile garantisca la sicurezza di tutti i cittadini.
• Che si risolva urgentemente la problematica dell’energia elettrica nella regione.
Al pubblico ministero, come organo investigativo dello Stato chiediamo:
a. che si impegni a realizzare le sue funzioni in maniera oggettiva ed efficace.
b. nel caso di Víctor Gálvez come in tutti gli altri casi, che vengano consegnati gli autori materiali ed intellettuali,
c. che siano portati in giudizio e si deducano le responsabilità di tutti coloro che sono implicati
Che si sottoponga a revisione il sistema della giustizia, perchè possiamo avere accesso a una giustizia equilibrata e veloce.
Alla Commissione Internazionale contro l’Impunità in Guatemala
Sollecitiamo che possa intervenire per chiarire il caso di Víctor Miguel Gálvez Pérez.
Al Corpo Diplomatico e agli organismi di cooperazione con il Guatemala
Che la loro assistenza tecnica e finanziaria al settore della giustizia si focalizzi sulla implementazione delle necessarie riforme del sistema della giustizia
All’opinione pubblica nazionale e internazionale
La popolazione guatemalteca non deve avere paura, non bisogna permettere che questi atti codardi ci facciano tacere e nemmeno che ci paralizzino.
Chiediamo alla comunità internazionale che continui ad accompagnarci nella nostra lotta per costruire un paese più giusto.
Ci uniamo alle richieste dei familiari e delle organizzazioni sociali, perchè tutti i crimini commessi contro i difensori dei diritti umani e qualsiasi persona siano chiariti e che i colpevoli siano portati davanti agli organismi di giustizia.
Nel caso di Víctor Gálvez esigiamo una investigazione approfondita per trovare gli autori intellettuali e materiali. Che questo crimine non resti nell’impunità.
Gesù Cristo, Re della pace, ci dia la forza per continuare a lottare per rendere concreto il suo comandamento di amore nella vita della nostra nazione.
Che la Santissima Vergine Maria e San Marco Evangelista, patrono della diocesi, intercedano per noi davanti a Dio”.
Diocesi di San Marcos, Guatemala, Pastorale Sociale
San Marcos, 30 ottobre 2009.