Figlio di emigranti italiani, è considerato uno dei più grandi Pittori dell’Argentina
Pare che non centri niente il Friuli: Spilimbergo era il cognome della madre, originaria dell’entroterra di Genova (Val Museglia, Roverazza, San Sebastiano).
Lino Enea Spilimbergo (1896-1964) venne in Italia in varie opportunità, e poi a Parigi tra gli anni 20 e 30, riunendosi nel GRUPO DE PARIS che raccoglieva molti pittori argentini, ansiosi ricercatori di novità pittoriche nel vecchio continente e tutti vissero la bohemia della “Scuola di Parigi” (movimento eterogeneo nato nei primoi anni del secolo con pittori come Picasso, Chagall, Modigliani, Mondrian, Bonnard, Matisse, Arp, Delaunay, Miró, Brancusi, Foujita , Soutine ecc.)
Molti di questi giovani argentini, e soprattutto Spilimbergo, frequentarono lo studio di André Lhote, un Maestro orientato decisamente verso il CUBISMO con una particolare attenzione per il suo rigore costruttivo nello sviluppare uno stile razionale e geometrico, PERO’ “cercando contemporaneamente di conservare un legame con la pittura tradizionale, mettendo su tela soggetti figurativi presi dalla vita di tutti i giorni, come ritratti, paesaggi e nature morte”.
Cioè: NIENTE “ROTTURE” CON IL PASSATO, a dispetto dei “rotturisti “oggi incredibilmente, paranoicamente e noiosamente ancora di moda!
Spilimbergo….. ”frequenta lo studio di André Lhote e seguendo gli insegnamenti di questo Maestro cerca di conciliare la tradizione della pittura rinascimentale con lo spirito dell’arte moderna. In questo modo le sue ricerche si orientano verso il “ritorno all’ordine” degli artisti della Scuola di Parigi e nello stesso senso si potrebbe percepire la sua opera gravitante verso il Novecento italiano…..in generale la sua Pittura è retta dal concetto di chiarezza formale e rigorosa strutturazione geometrica delle forme e dello spazio, che frequentemente portano alla semplificazione e alla sintesi estrema”……
Sobrietà, austerità con una solidità quasi architettonica…..postimpressionismo, esperienza postcubista, Cézanne però……
Anche se immerso nelle esperienze avanguardistiche parigine, il cuore, i sentimenti, le passioni pittoriche di Spilimbergo sono in Italia e in particolare nel ‘400 italiano (Masaccio, Andrea del Castagno, Paolo Uccello, la Scuola di Ferrara ecc. ), mentre i contenuti, i temi e i soggetti sono profondamente argentini e latinoamericani, la gente semplice, povera, gli immigranti, i lavoratori, la gente autoctona e la vita di questo “nuovo mondo”.
E questa è la grande novità di Spilimbergo, artista eternamente “emergente”.
Lo scultore Arturo Martini scriveva:
….”La modernità non è una trovata, ma è scoprire nuovamente l’anima delle cose, con l’intensità che circola nell’aria del proprio tempo…….è la traduzione della perenne realtà del mondo in un linguaggio poetico che sia del proprio tempo…..La modernità non esiste. L’eternità cercavo….” (in Mario De Micheli, La fuga degli Dei, Ed.Vangelista, Milano 1989)
ETERNITA’:………..Nel 1933 Lino Enea Spilimbergo collabora con David Alfaro Siqueiros nella realizzazione della Pittura Murale “Ejercicio plástico” e nel 1946 insieme ai pittori Berni, Castagnino, Guimaras e Urruchua è uno dei realizzatori degli immensi murali che ornano la cupola del centro commerciale Galerias Pacifico di Buenos Aires.
Per conoscere meglio Lino Enea Spilimbergo si consigliano i seguenti siti web:
http://www.museospilimbergo.blogspot.com/ Unquillo, Córdoba, Argentina
http://es.wikipedia.org/wiki/Lino_Enea_Spilimbergo
http://www.paseosimaginarios.com/artistadelmes/spilimbergo/1.htm
http://arteyartistas.org/2008/06/03/lino-enea-spilimbergo-1896-1964/
http://www.mondolatino.it/arte/pittori/linospilimbergo.php (in italiano)
pittore notevole!!Forte sempre!
sarebbero interessanti le date dei lavori.
Chissà se ha conosciuto anche Gajoni magari da Andre Lhote…. c’è l’aria di quel tempo.
Ho due Spilimbergo, uno è il ritratto di mia mamma e l’altro un quadro comprato a un’asta di Buenos Aires, venduto da un colonnello della polizia segreta, probabilmente quello che comandava la squadra che lo derubò di molti suoi quadri durante il governo Videla.
Gentile Sig.Pietro, sarebbe possibile avere le fotografie di queste due opere? E se non avesse niente in contrario sarei felice di poterle pubblicare in un Post….magari con qualche suo commento al rispetto. La ringrazio molto e la saluto cordialmente