Candido Portinari, (1903-1962) probabilmente il più grande pittore moderno del Brasile, era di origine italiana, veneta per la precisione, quando quella era terra di emigranti che ….con la valigia di cartone varcavano gli oceani in cerca di migliore fortuna. I suoi genitori erano vicentini:il padre Battista era di Chiampo, mentre la madre Domenica Torquato era di Bassano.
Vivendo in Brasile negli anni ’90 ho conosciuto la sua opera insieme a quella di altri importanti artisti brasiliani come Emiliano Di Cavalcanti, Lasar Segall, Flavio de Carvalho, Anita Malfatti, Tarsila do Amaral, José Antônio da Silva ecc. In particolare ho avuto modo di condurre una ricerca sulla storia del muralismo nella Citta’ di Rio de Janeiro, e le impressionanti pitture murali di Candido Portinari davvero davano la impressione di un nuovo e grande rinascimento delle arti anche in Brasile, come era già successo in Messico e in molti altri paesi dell’ America Latina.
La mitica MERCEDES SOSA dedica una commovente canzone per questo pittore e maestro italo-brasiliano:
Mercedes Sosa (1983) – Un son para Portinari
e, se volete un bel video brasiliano su portinari:
O GRANDE ARTISTA E PINTOR BRASILEIRO CÂNDIDO PORTINARI
Candido Portinari …”Nasce il 13 dicembre 1903, vive i primi anni dell’infanzia a contatto con i contadini, soprattutto ex schiavi di colore e immigrati italiani impiegati nella raccolta di caffè. La loro condizione umana influenzò in maniera determinante il suo pensiero e la sua opera.
Scopre prestissimo la sua vocazione artistica e impara il mestiere come apprendista di restauri italiani della chiesa della sua città. Il suo talento precoce – è appena quindicenne – spinge i genitori a mandarlo a Rio de Janeiro per frequentare l’Accademia delle Belle Arti. Qui, nell’atmosfera culturale della grande città, il giovane Portinari matura la sua formazione artistica e umana.
Nel 1928 vince una borsa di studio grazie alla quale può recarsi in Europa. (N.d.R. vi immaginate oggi il figlio di un immigrato, per esempio marocchino, che riceve una borsa di studio dal governo italiano per studiare a Parigi o New York?). Il viaggio nel Vecchio Continente gli fa scoprire i grandi maestri del rinascimento italiano e i movimenti artistici d’avanguardia a Parigi, le due influenze che marcheranno le sue opere fino alla fine.
I suoi lavori sono ispirati principalmente ai temi sociali e in modo particolare alla situazione del popolo in Brasile. Questo attaccamento alla gente del suo Paese si riscontra sia nelle opere giovanili che in quelle della sua maturità artistica: la tragedia della siccità nel Nord-Est del Brasile, le favelas, la fame, i lavoratori dei campi provati dalle fatiche quotidiane, le mani ossute delle lavandaie.
Nelle sue tele, Portinari riesce a cogliere la semplice vita della gente comune, comunicando in maniera drammatica le loro gioie e le loro sofferenze…”
Morì nel 1962, intossicato dalle vernici e diluenti per dipingere.
(Tratto da: http://www.brasileitalia.info/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1525 )
Sono nata e vissuta a Chiampo. paese di provenienza del papà dell’artista Portinari e oggi per la prima volta ne ho sentito parlare. Confesso di essere stata scioccata che qui in paese non sia mai stato nominato ora sto cercando notizzie e nei prossimi giorni voglio vedere se sono l’unica ignorante del paese. Grazie dell’articolo Dina
Non ti preoccupare Dina, che ignoranti siamo tutti, chi in una cosa e chi nell’altra. Io non conosco la tua cittadina, ma ho conosciuto le opere del grandissimo Maestro Candido Portinari in Brasile. Adesso, dando una occhiata in Google scopro che lì c’è una Scuola Materna ed Elementare che si chiama Chiampo-Portinari, e che nel 2005 hanno festeggiato il Maestro: http://www.insieme.com.br/portal/conteudo.php?sid=204&cid=736&parent=0
e tante altre cose: http://www.cuoretriveneto.it/es/eventi.php?c=2938
E’ bello che tu sia sensibile a queste cose, che sono anche le radici della tua comunità. Spero che tu possa entusiasmarti per questa storia e che ti possa dedicare alle ricerche che, sono sicuro, saranno ancora piene di interrogativi e lacune. Buon Lavoro, Sergio Michilini, Pittore, Managua, Nicaragua
Da notare i cognomi Cavalcanti e Portinari, ambedue “danteschi”; il primo, deriva da un amico del Sommo Poeta, mentre il secondo era quello della musa ispiratrice, Beatrice (Bice). Un saluto per l’artista Michilini e il Nicaragua.
…segue: tali cognomi sono presenti in Brasile, specialmente Cavalcanti.