I BRONZI DORATI di Pergola

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Visitando il bellissimo territorio ondulato, coltivato e a volte primitivo dell’entroterra marchigiano, nella Provincia di Pesaro e Urbino, non si può evitare una visita alla cittadina di Pergola, dove è conservato il famoso gruppo scultoreo denominato “I BRONZI DORATI”.
Sono opere uniche del periodo tardo-repubblicano, probabilmente dell’età compresa tra Cicerone e il secondo triumvirato (50 – 30 a.C.).

Chiedo al pittore marchigiano GOVERNATORI MAURIZIO un parere su questi “Bronzi dorati”:

….”Sono opere poco visitate e conosciute a livello nazionale e internazionale, ma sono veramente sorprendenti e per certi versi più affascinanti dei bronzi di Riace, perchè sono astratte…. ma nella descrizione del naturale”.

17…”E’ un monumento dell’era repubblicana (lotte al suo interno tra il partito della classe elevata e il partito delle classi popolari), intorno all’ottanta prima di Cristo.
E’ meraviglioso e pochissimo conosciuto, esprime al massimo livello la naturalità e la classicità.
E’ un monumento che solo l’arte romana poteva concepire per la rappresentazione dei personaggi così veri e naturali nel senso romano, e allo stesso tempo così classici nel senso greco.
Le dimensioni sono appena superiori a quelle naturali, non c’è ostentazione del potere , il rapporto tra il cavaliere e il cavallo è così bello, armonioso, ripeto, naturale che nemmeno l’arte equestre del rinascimento ha raggiunto ( dove la monumentalità è accresciuta dall’imponenza del cavallo in rapporto al cavaliere. vedi Gattamelata ecc).

Quì il monumento esprime e ritrae i personaggi nella loro condizione sociale ; sono due cavalieri di alto rango che ritornano vittoriosi con il simbolo della pace fatta nel segno della mano del cavaliere, la donna accanto è una nobildonna di alto rango.
Quello che mi ha sorpreso maggiormente è la semplicità della rappresentazione così naturale e vera senza forzature monumentali e la raffinatezza del dettaglio che non supera però la composizione e le forma generale, i particolari si notano dopo, solo se ci si avvicina molto ; allora esprimono quella raffinatezza e bellezza, non prendono mai il sopravvento.
L’opera intera immagino sia stata una meraviglia anche nella apparente simmetria dei cavalli, ma se si osserva bene uno cavallo anticipa il movimento dell’altro come suggerendo il movimento”.

23Nei molti siti sul tema si parla di tutto…ma spesso ne escono delle opinioni (anche da parte di marchigiani) riduttive. Come per esempio che siamo di fronte a un’opera di buon artigianato e non sono vere opere d’arte come i bronzi di Riace…o che……..”l’esposizione al pubblico di un reperto archeologico che, seppure non rappresenta un capolavoro, deve la sua attrattiva alla rarità” (doratura)……”scolpita da una mano non fantasiosa a suo tempo sul bronzo, cui solo la doratura ha saputo attribuire un po’ di glamour“…….. ecc. ecc.
Perchè pensi che ci siano questi tipi di opinione in giro?

Non sanno vedere, non riesco a capire perchè di tutto questo, per questo mi meraviglia la poca attenzione da parte del pubblico.
Inoltre se fosse solo per l’alta artigianalità è una composizione superba e unica non solo per l’ oro ma per la plastica, se questa è un opera minore le opere maggiori romane dove sono, quali sono.

Debbo anche osservare che gli “esperti” avevano già detto che il quadro del Caravaggio “scoperto” era di Caravaggio per l’alta qualità espressa ; io vedendolo dalla televisione avevo detto che non era di Caravaggio per la bassa qualità: dopo circa venti giorni Paolucci ad una domanda del giornalista risponde che non è di Caravaggio per la bassa qualità espressa.

Il complesso monumentale di Pergola farebbe la fortuna di molti musei, doveva stare in Germania allora ci sarebbe stata la fila da Mosca a Berlino. Fai un giro in internet e scrivi “monumenti equestri” o “monumenti in bronzo” poi vedi e confronti”.

1 pensiero su “I BRONZI DORATI di Pergola

  1. sono daccordo con le affermazioni di Maurizio, con Marello parlavamo di serenità, come tratto caratteristico oltre quanto detto, e ci ha ricordato la famosa ststua etrusca dell’Oratore, del museo archeologico di Firenze.
    Essendo due cavalieri potrebbero essere due consoli che ritornano vittoriosi,forse anche precedente l’80 a.c.

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