Nel suo recente libro “Non è il paese che sognavo” il nostro ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi parla anche dell’Arte Italiana in questi termini:
“Per l’Italia la cultura si identifica con l’arte, con la sua capacità di esprimere nei secoli, attraverso un linguaggio universale, simboli, passioni e sogni. Per questo da tutto il mondo, in tanti sono venuti, vengono e verranno in Italia: per ritrovare le vestigia del passato e quei paesaggi, quei cieli, quei volti che hanno ispirato il genio degli artisti italici. La cultura è bellezza. La bellezza che è racchiusa nel sorriso misterioso della Gioconda e nei disegni delle visionarie macchine leonardesche. Perchè solo la vera scienza, al pari dell’arte, prefigurano il futuro……il genio è quello che fa fare balzi in avanti alla cultura e alla civiltà umana”.
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E poi, parlando di Renato Guttuso …..”Lo ricordo con grande tenerezza, un amico dolcissimo e geniale. Maestro di quella PITTURA che ha fatto grande l’Italia e da secoli è vanto nel mondo. Maestro di quell’Arte che ha consolidato, nel tempo, la stessa identità italiana, la percezione della vitalità culturale di un popolo che deve andare fiero del suo patrimonio artistico”
Che ve ne pare?
IN ITALIA LA CULTURA SI IDENTIFICA CON L’ARTE…….LA CULTURA E’ BELLEZZA……SOLO LA SCIENZA E L’ARTE PREFIGURANO IL FUTURO…..LA PITTURA CHE HA FATTO GRANDE L’ITALIA E DA SECOLI E’ VANTO NEL MONDO…..LA PITTURA CHE HA CONSOLIDATO, NEL TEMPO, LA STESSA IDENTITA’ ITALIANA…
Incredibile!
Non sembrano parole di un politico italiano vivente, oggi, che l’Arte Italiana è precipitata in un disastro apocalittico: la Pittura è stata dichiarata obsoleta e morta ed è praticamente stata bandita dai musei e da tutte le grandi manifestazioni d’arte; si riducono a tutti i livelli didattici le materie artistiche e Storia dell’Arte; nei Licei Artistici, Scuole d’Arte e Accademie di Belle Arti ormai la Pittura quasi non esiste, il Disegno non è più un elemento centrale di conoscenza e Architettura viaggia definitivamente “divorziata” dalle arti…….tutto è stato occupato dal fenomeno settario e intollerante chiamato “Arte Concettuale” o “Arte Contemporanea”, con abbondanti finanziamenti pubblici e con la buona pace dei politici di tutte le tendenze.
Anche questo è uno dei sintomi che fanno pensare a moltissimi italiani, insieme a Ciampi, che “stiamo vivendo in un paese ben diverso da quello che avevamo sognato in gioventù”
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Il libro è molto bello, pacato, nostalgico, fatto per riflettere. E’ per tutti, anche per coloro che non condividono le idee Politiche o Economiche di Ciampi. E’ un pezzo della storia dell’Italia recente.
Forse la Pittura Italiana è stata dichiarata morta anche per la estinzione di uomini politici di grande spessore e valore…forse Carlo Azeglio Ciampi è uno degli ultimi di quella specie (in verità sempre rara), che era fatta da UOMINI di grande moralità, onestà e dignità, da CITTADINI orgogliosi di essere italiani, appassionati conoscitori della sua storia, cultura, arte, da PROFESSIONISTI seri, rigorosi e con una preparazione ampia e articolata: POLITICI con una visione del mondo definita e coerente, conseguente e responsabile
OGGI scrive ancora Ciampi…“L’Italia è diventato il paese della politica senza valori e senza ideali; della degenerazione dell’etica pubblica e della convivenza civile. Del declino economico, delle ideologie secessioniste. Degli scandali, dei conflitti personali inconcludenti e dei conflitti d’interesse mai conclusi”….
Chissà come mai?
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Carlo Azeglio Ciampi “Non è il paese che sognavo. Taccuino laico per i 150 anni dell’Unità d’Italia” , Ed Il Saggiatore, Milano 2010