Nudi, principi e virtù

In tempi di vacanze dovrebbero liberarsi le sensibilità, le emozioni, le intuizioni e i pensieri sulle cose importanti della vita.
Leonardo Boff suggerisce 4 principi e 4 virtù vitali per tutti.

Ed io allego 8 nudi dipinti come canto poetico alla vita.

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Per affrontare la crisi: 4 principi e 4 virtù

La frase di Einstein è pienamente attuale: “Il pensiero che ha creato la crisi non può essere lo stesso che la potrà superare.” È troppo tardi per fare soltanto riforme. Queste non cambiano il pensiero. Dobbiamo partire da altro, che sia fondato in principi e valori che possono sostenere un nuovo esperimento di civiltà. Oppure accettiamo un sentiero che ci porta al precipizio. I dinosauri lo hanno già percorso.

Il mio sentire del mondo mi dice che quattro principi e quattro virtù saranno capaci di garantire un futuro buono per la Terra e per la vita. Qui posso solo elencarli senza approfondire, cosa che ho già fatto in varie pubblicazioni negli ultimi anni.

1999-IL RISVEGLIO (Icona da viaggio), olio su tela e lamina di rame cm.182x48

Il primo è la cura. È una relazione di non aggressione e di amore alla Terra e a qualsiasi altro essere. La cura si oppone alla dominazione che ha caratterizzato il vecchio paradigma. La cura rigenera le ferite passate ed evita quelle future. Essa ritarda la forza irrefrenabile dell’entropia e permette che tutto possa vivere e durare di più. Per gli orientali l’equivalente della cura è la compassione; con questa, mai si lascia l’altro a soffrire abbandonato, ma si cammina, si solidarizza e ci si rallegra con lui.

Il secondo è il rispetto. Ogni essere possiede un valore intrinseco, indipendentemente dal suo uso umano. Esprime qualche potenzialità dell’universo, ha qualcosa da rivelarci e merita di esistere e vivere. Il rispetto riconosce e accoglie l’altro come altro e si offre a convivere pacificamente con lui. Etico è rispettare illimitatamente tutto quello che esiste e vive.

Il terzo è la responsabilità universale. Con questa, l’essere umano e la società si rendono conto delle conseguenze benefiche o funeste delle loro azioni. Ambedue hanno bisogno di aver cura della qualità delle relazioni con gli altri e con la natura perché non sia ostile ma amichevole alla vita. Con i mezzi di distruzione già costruiti, l’umanità può, per mancanza di responsabilità, autoeliminarsi e danneggiare la biosfera.

Il quarto principio è la cooperazione incondizionata. La legge universale dell’evoluzione non è la competizione, con la vittoria del più forte; ma l’interdipendenza di tutti con tutti. Tutti cooperano tra loro per coevolvere e per assicurare la biodiversità. È stato a causa della cooperazione degli uni con gli altri che i nostri antenati sono diventati umani. Il mercato globalizzato si regge sulla più rigida competizione, senza spazio per la cooperazione. Per questo, campeggiano l’individualismo e l’egoismo che soggiacciono alla crisi attuale e che hanno impedito fino ad ora qualsiasi consenso possibile davanti ai cambiamenti climatici.

 

I quattro principi devono essere accompagnati da quattro virtù, imprescindibili per il consolidamento del nuovo ordine.

2003-LA VENUS DEL FLORIPON, olio su tela, cm.185x50

La prima è l’ospitalità, virtù prima primaria, secondo Kant, della Repubblica mondiale. Tutti hanno diritto a essere accolti, il che corrisponde al desiderio di accogliere gli altri. Questa virtù sarà fondamentale davanti al flusso dei popoli e ai milioni di rifugiati climatici che sorgeranno nei prossimi anni. Non ci devono essere, come avviene attualmente, extracomunitari.

La seconda è la convivenza con i differenti. La globalizzazione dell’esperimento uomo non annulla le differenze culturali con le quali dobbiamo imparare a convivere, a scambiare, a rapportarci complementarmente e ad arricchirci con intercambi reciproci.

La terza è la tolleranza. Non tutti i valori e costumi culturali sono convergenti e di facile accettazione. Da ciò si impone la tolleranza attiva di riconoscere il diritto dell’altro di esistere come differente e garantire la sua piena possibilità di espressione.

La quarta è la convivialità. Tutti gli esseri umani devono avere accesso solidale e sufficiente ai mezzi della vita e alla sicurezza alimentare. Devono poter sentirsi membri della stessa famiglia, che si mangia e si beve insieme. Più che di nutrimento necessario, si tratta di un rito di confraternizzazione.

Tutti gli sforzi saranno buttati se il vertice di Rio+20 nel 2012 si limitasse esclusivamente a discussioni sulle misure pratiche per mitigare il riscaldamento globale, senza discutere altri principi e valori che possono generare un consenso minimo tra tutti e così conferire sostenibilità alla nostra civiltà. Caso contrario, la crisi continuerà la sua corrosione fino a trasformarsi in tragedia.

Abbiamo mezzi e conoscenze scientifiche per questo. Ci manca soltanto la volontà e l’amore alla vita, alla nostra e a quella dei nostri figli e nipoti. Che lo Spirito che presiede la storia non venga a mancarci.

(Leonardo Boff è autore di Il creato in una carezza. Verso un’etica universale: prendersi cura della terra. Cittadella, 2000)
( Traduzione della lega dei Socialisti di Livorno )

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Sergio Michilini, 1994, LEDA CON EL FLAMENCO EN TAORMINA, olio su tela, cm.80x60

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Sergio Michilini, 1996, LA VENERE CENTROAMERICANA CON LA ISOLA DI OMETEPE, olio su tela, cm.50x70

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Sergio Michilini,1996, PASEO DOMINICAL EN CUBA, olio su tela, cm.30x40

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Sergio Michilini, 1997, LEDA E IL FENICOTTERO N6, olio su tela,cm.80x60

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Sergio Michilini, 2004, AFRODITE (da Botticelli), olio su tela, cm.80x55

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Sergio Michilini, 2008, Dittico FIORE E NUDO, olio su tela, cm.80x50

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