Sandro Chia, pittore vero

Sono anni ormai che l’amico pittore Tognarelli mi parla molto bene di questo Pittore, stranamente presentato come “Contemporaneo“, per la precisione “Transavanguardista”.
Si tratta di SANDRO CHIA, un Pittore che oggi, coi tempi “concettuali” che corrono, osa ancora dichiarare:……. “La cosa più importante in una pittura è la maniera in cui è dipinta e non il soggetto che in confronto è irrilevante”!!!!

Queste sono alcune riflessioni del pittore toscano  GIANFRANCO TOGNARELLI:

SANDRO CHIA
Sono stato a Modena a vedere la mostra di Chia. Tra i pittori della transavanguardia è quello che più mi interessa. Ho già visto nell’89 a Firenze una sua mostra che veramente mi aveva colpito, e poi qualche anno fa a Pietrasanta, e ancora ero rimasto colpito.

Da tempo ne sentivo parlare male, come di un pittore colorato o meglio tinto, che ormai aveva perso il senso della misura … da pittori ed amici vari. Ma da più parti sento parlare male, quasi un coro, anche di pittori come Guttuso, del quale quest’anno mi è capitato di vedere una mostra non importante a Seravezza, ed io mi sono sentito di trovarmi di fronte ad un grande. Poi si può anche discutere questo o quel lavoro, ma insomma!

E’ vero che quando uno ha successo (oggi più che mai, penso sia una disgrazia il successo), può perdere la misura della realtà, ma un grande resta tale anche quando le lusinghe potrebbero far perdere il lume..
Ora anche Chia ha avuto un successo pericoloso e quindi…
Mi sono trovato di fronte ad un pittore–pittore, ogni lavoro era una sorpresa; il colore si, talvolta sparato a mille, ma poi tenuto in pugno con una forza incredibile. Per me Chia è una forza della natura. Trova sempre il modo di far funzionare le cose! da pittore.

Sandro Chia "SEE THRU TROMBONE", 2006, olio su tela, cm.162x130

I lavori che ho visto rappresentano un percorso che è un andare avanti senza cedimenti, nella sua ricerca. Nulla da invidiare ai lavori che avevo visto a Firenze degli anni 80.

Un amico pittore che insegnava alla Scuole d’Arte di Porta Romana e lo ha avuto come allievo mi diceva che lo ricordava (benevolmente) come uno un po’ appartato che soffriva il fatto di non saper disegnare….rispetto ad altri. Forse è vero ma rispetto al disegno mimetico, perché il suo disegno può apparire talvolta quasi dilettantesco e grossolano, ma le figure stanno sempre in piedi!! E il ritmo che si crea nel lavoro è sempre vivace e scattante e la sottesa ironia è sempre o quasi nobilitata dalla forza pittorica.

Credo che sia uno di quei pittori che solo vedendoli dal vero possono essere apprezzati, per come costruiscono il colore.

Per tornare al disegno, credo che sia il disegno funzionale al suo lavoro a quello che vuol rappresentare.(Vorrei anche dire che il secolo passato è stato il secolo in cui si sono avuti grandi pittori che non sapevano disegnare!! Per non far nomi: Braque, Morandi, Klee e si potrebbe continuare).

Per intenderci, mentre secondo me non ha senso muoversi per andare a vedere un A. Wharol (si può benissimo apprezzare in riproduzione), questo non può essere per Chia , si perde gran parte del senso del suo lavoro.

Sandro Chia, "ARLECCHINO", 2008, olio su tela, cm.120x100

Vedi ad esempio l’arlecchino! E’ un arlecchino-arlecchino, potrebbe stare con gli arlecchini di Picasso. Così anche le altre riproduzioni che ti mando, che danno un idea ma non è come vedere dal vero. (Se vorrai puoi vedere altre riproduzioni su immagini digitando Chia a Modena). Ti allegherò alcune pagine abbastanza interessanti di A.B.O.- non ti arrabbiare… forse alcune cose interessanti ci sono.

Insomma questo per me è un gran pittore.
Finalmente si può parlare di qualcuno di oggi che è pittore vero.

Di conseguenza, sono andato a vedere anche la mostra di De Maria, al Pecci: ecco questo mi sembra uno che ha perso la misura. E’un astratto ed ho visto dei lavori interessanti, ma gli ultimi, sono di uno che non cerca più e nemmeno trova. Secondo me i colori sono tinte. Anche il titolo della mostra –“I miei dipinti s’inchinano a Dio” è proprio di uno che ha perso la misura.

Gianfranco Tognarelli, Pontedera, Dicembre 2011

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Sandro Chia "SWINING THE CAT", 2005, olio su tela, cm.162x130

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Io ho conosciuto le opere di Sandro Chia nel 2009, quando decisi la visita a tappe forzate delle principali Fiere d’Arte del Nord-Italia (Artefiera di Bologna, Artissima di Torino, MiArt di Milano, ArtVerona, ARTEinfiera di reggio Emilia ecc.)
Effettivamente Tognarelli aveva completamente ragione: SANDRO CHIA è un buon pittore.

Ma personalmente ho avuto la impressione che lo è soprattutto all’interno di queste Fiere d’Arte dove viene “rivelato persino agli occhi dei piú fanatici l’ampiezza del disastro. La vacuità del contenuto, la volgarità e la stupidità della maggior parte degli oggetti presentati erano meno urtanti dell’apparato concettuale che, in catalogo, pretendeva di giustificarne la presenza“… (Jean Clair, La responsabilità dell’artista, Ed.Umberto Allemandi,Torino 1998).

Le opere di Chia erano LE UNICHE,  nel marasma generale, che possedevano ancora qualcosa, qualche sentore di quella “straordinaria summa di conoscenze che nel corso dei secoli l’ars pingendi aveva pazientemente accumulato”(Jean Clair Op.Cit.)
Ciononostante di fronte a Chia mi trovo a disagio. Sento che qualcosa non funziona, che non scivola via come per esempio in Joan Miró, in Picasso, nei Fauves ecc…………………….

Ritornero’ con un prossimo Post su questo tema e sulla presentazione di Achille Bonito Oliva della Mostra di Sandro Chia a Modena.

Sergio Michilini

Sandro Chia, "CRISTO PITTORE", 2001-02, olio su tela, cm.225x203

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Sandro Chia, "COSMETIC, MIMETIC, ATHLETIC", 2002, olio su tela, cm.222x200

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Sandro Chia, "ROUGH TIME", olio su tela, cm.205x260

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6 pensieri su “Sandro Chia, pittore vero

  1. Ha preso un po da tanti e si e costruito una sua immagine omnicomprensiva, tutto lecito, e encomiabile, ma manca l’obiettivo, il senso, il progetto.
    Vedo in lui Picasso,(7-8) Chagall,(9-6) Vincent Van Gogh + Picasso (Roug Time),ecc.

  2. Ebbene si, caro Antonio. Mi pare proprio che il “senso pittorico” un poco forse ancora ce l’ha. Ma il “senso” umano risulta abbastanza sfilacciato in un labirinto senza uscite.

  3. Caro Sergio
    Quello che rispondi ad Antonio è vero.
    E’ proprio prigioniero in un labirinto, ed anche se le uscite ci sono, ormai è troppo tardi quindi secondo me non le troverà più.
    Io non capisco come Gianfranco lo ritenga uno dei più gandi pittori.

  4. sandro chia è il maesto del colore,per me uno dei piu grandi pittori contemporanei.

  5. Parlare di Chia oggi e’ come sparare sulle ambulanze . È disdicevole. È solo una fortunata invenzione di un fortunato critico in un fortunato momento. Insomma culo. Ha attinto a piene mani in tutta l’arte contemporanea e ancora continua senza trovare nulla. Agli inizi aveva fame e qualche intuizione c’è stata, poi diventato pittore benestante non ha più copiato bene, ,copiando se stesso. Come disse Picasso: meschino.

  6. A tutti gli estimatori e non della pittura vera, segnalo la mostra personale del Maestro Sandro Chia a Como, con 32 opere inedite su carta, organizzata e curata dal direttore della galleria MAG di Como. Dal 29 maggio al 28 giugno negli spazi istituzionali della ex-chiesa di San Pietro in Atrio, in Via Odescalchi 3.
    Aperta tutti i giorni dalle 10:30 alle 19:30, martedì, giovedì e sabato fino alle 23:00. http://www.magcomo.it

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