E’ il mio fiume, “il Re dei fiumi alpini”.
Io sono nato praticamente sulle “grave” del Tagliamento, a San Giorgio della Richinvelda, nel casello ferroviario della frazione di Aurava.
Da li, camminando si va tra i campi coltivati, lungo stradine ombreggiate e incorniciate da limpidi ruscelli per l’irrigazione, fino a dissolversi il tutto nel silenzio di sentieri e vegetazione sempre meno presente,
per sfociare poi, finalmente, nel mare bianco delle “grave” solcato dalle cristalline acque del fiume….con le sue incredibili sfumature di colore turchese….
Lí tutto é chiaro e luminoso, e tutto é giovane, fresco, sospeso tra il bagliore del sole, lo splendore delle acque, il biancore dei sassi e la voglia di vivere. Forse, da qualche parte, si ascolta ancora il lontano schiamazzare dei ragazzi della “Academiuta” di Pasolini.
Lo zio Pieruti di Arzenutto é stato discepolo di Pier Paolo Pasolini a Casarsa delle Delizie, e sempre ci parlava di lui. E´stato anche studente della Scuola di Mosaico di Spilimbergo . Queste due monumentali presenze, Pasolini ed il Mosaico ci hanno accompagnati ed ispirati per tutta la vita, e oggi continuano ad illuminare e orientare il nostro cammino.
Il nonno Giovanni era abituato arrivare alla stazione ferroviaria di San Martino al Tagliamento almeno due ora prima della littorina, sia per essere sicuro sui tempi, ma soprattutto per le relazioni sociali, che erano facilitate dal passaggio a livello che collegava la cittadina alle grave.
Abitava nella frazione di Saletto, a 200 metri dalla stazione sulla strada delle grave, in una casette sobria e primaverile, di due stanze grandi, il pozzo nella cucina piena di pentole di rame pulitissime e un orto sempre pieno di ortaggi, verdure e frutta di tutti i tipi e colori, e nel mezzo dell’orto il licite (o latrina a fossa)….una casetta felice, solare, semplice e bellissima (molto piú bella delle migliori ville di Beverly Hills, Palm Beach o Monte Carlo). Fin dalle prime luci dell’alba tutto era pura effervescenza in questa casa, per le pulizie e i lavori normali di tutti i giorni, e piú confusione quando si trattava di preparare il nonno e il sottoscritto infante al grande viaggio verso la stazione.
Io ricordo tanta bellezza, tanta pace, e tanta acqua fresca, pulita, traspárente, del pozzo. E tutto aveva un sapore di nuovo, di gradevole, leggiadro, armonioso….sia per gli esseri umani che per gli animali e la natura tutta. Anche la littorina, e la stazione, e il capostazione, che tutti sapevano di macchine e di olio meccanico, erano belli, e nuovi e rivolti al futuro. Chi si sarebbe mai immaginato che il futuro avrebbe distrutto tutto: ferrovia, littorina, passaggio a livello, stazione e capostazione, insieme alle speranze e utopie per un mondo giusto e umano, come tutti credevano che succedesse, naturalmente e normalmente..
A Spilimbergo avevamo due zie da parte di mamma, la zia Armida a Baselia e la zia Ines a Gaio (che in friulano si dice Giai) con rispettive famiglie. E poi avevamo anche un altro nonno baffuto che stava in un grande casone patriarcale vicino al passaggio a livello di Via Maniago. Di quest’ultimo davvero, dovrei scrivere una enciclopedia, piena di emozioni, paure, gioie e scoperte (per il sottoscritto, appena nato in questo pianeta tanto incomprensibile, ermetico e misterioso): lo sgranamento del grano in soffitta o giocando a cavallo di carri di paglia o tutti insieme nelle serate invernali al calore delle vacche e dello sterco nelle stalle.
La zia Ines e la famiglia stavano in una casetta di Giai, alla fine della strada per Valeriano e Pinzano. Proprio attaccato alla cucina avevano la “roia”: un ruscello di acqua trasparente e permanente di freschezza e bellezza. In quella casa tutto partiva da lí: il sapore e i profumi, e il fruscio dell’acqua ed il brusìo de qualche volatile o del tempo in campagna, che si sente anche nel silenzio. Da lí si partiva per andare, dritti di fronte, nel deserto, verso il torrente La Cosa. Mentre dall’altra parte si andava all’avventura totale. Direzione fiume Tagliamento fino ad arrivare ad un immenso abisso che scendeva lontano sulle grave e sul fiume quasi invisible. E sul costone la ferrovia Casarsa-Gemona, come un film del Far West. Aspettavamo emozionati l’arrivo della littorina, che scendeva piano, piano, paurosa, come una farfalla chiara tra i meandri ferrati, fino alla sperduta stazione ferroviaria di Valeriano.
Quella eterna e mitica ferrovia Casarsa-Gemona é stata dismessa dall’American Way Of Life che ha invaso l’Italia e gli italiani (i friulani un poco meno).
Qualche anno fa ho cercato di affittare o comprare il casello ferroviario diroccato di Aurava – San Giorgio della Richinvelda. Volevo andarci a vivere e fare il mio nuovo Studio di Pittura in Friuli. La sindachessa (di cui non ricordo il nome) era entusiasta ed alla finer sono anche riuscito ad arrivare ai responsabili della dismessa Ferrovia dello Stato “Gemona del Friuli-Casarsa” , a Trieste….: mi hanno detto che un casello solo non lo potevano vendere…potevano vendere solamente tutto in blocco il tratto ferroviario di 50 chilometri, con binari, stazioni, ponti e magazzini. Avrei comprato tutto se fossi stato ricco come Tiziano o come Balthasar Kłossowski de Rola.
Alla fine degli anni 80, il Signor Parroco e i parrocchiani della Chiesa Parrocchiale San Martino Vescovo di San Martino al Tagliamento mi hanno commissionato (a parole) tre affreschi per la volta della chiesa parrocchiale. Alla fine non se n’é fatto niente per motivi piccolamente umani.
Ho comunque continuato a lavorare e a perfezionare i bozzetti, fino a quelli esecutivi, concludendo il tutto 23 anni dopo….nel frattempo sono cambiati parroci e parrocchiani e l’opera non sé fatta né allora né mai. Qua sotto tutti gli articoli su questo tema.
Ho anche dipito e scritto sul Tagliamento cose di scomunicati, esiliati ed eretici (che riproduco sotto), in bilico tra l’apollineo ed il dionisiaco, nella ricerca della impossibile unitá redentrice dell’essere (friulani) con lo stare (lontano dal Friuli)….nella contraddizione dell’Uno Primordiale, tra l’essenza e l’apparenza.
“EPISTOLA”, manoscritto del 1676 ritrovata nelle grave di San Martino al Tagliamento https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2012/07/14/alessandro-querci-la-fine-dellarte3-ad-mdclxxvi/
TOLSTOJ e PASOLINI SUL TAGLIAMENTO, “GLI SCOMUNICATI”, 2010, olio su tela, cm.80×80 https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2010/08/22/tolstoj-e-pasolini-ultimo-quadro/
2 RITRATTI DI PIER PAOLO PASOLINI https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2017/08/28/2-ritratti-di-pier-paolo-pasolini/
Progetto esecutivo per gli Affreschi sulla volta della Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento (1988-2011) : LA NATIVITA’, LA CROCIFISSIONE e LA RESURREZIONE. https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2011/05/04/san-martino-al-tagliamento-affreschi/
Nel dettaglio:
Bozzetto della “NATIVITÁ”, per il trittico murale della Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Pordenone, Friuli. https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2010/01/17/smartino-al-tagliamento-1-nativita%E2%80%99/
Approfondimenti e interpretazioni per il bozzetto della “NATIVITÁ” https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2013/12/23/natale-2010-promemoria/
Bozzetto del “NOLI ME TANGERE” (RESURREZIONE DI GESÚ), per il trittico murale della Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Pordenone, Friuli. https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2010/10/09/noli-me-tangere-san-martino-al-tagliamento-friuli/
Bozzetto della “CROCIFISSIONE DI GESU’” per il trittico murale della Chiesa Parrocchiale di San Martino al Tagliamento, Pordenone, Friuli. https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2010/11/01/crocifissione-san-martino-al-tagliamento-friuli/
Studi per “LA CROCIFISSIONE” di San Martino al Tagliamento https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2012/04/05/la-crocifissione/
Studi per “LA CRUCIFIXIÓN” di San Martino al Tagliamento https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2013/10/08/crucifixion/
Studio murale per la “CROCIFISSIONE” di San Martino al Tagliamento, realizzato in Manaqgua, Nicaragua https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2018/11/15/crucifixion-en-el-cemoar-de-managua-nicaragua/