Nel Natale 1994 ho regalato alle mie figlie Maria Esteli e Melissa una casetta in legno decorato che ho realizzato nel piccolo cortile posteriore della nostra casa in Managua-Nicaragua.
Era una casetta in legno molto ben fatta, solida e con rifiniture precise ed eleganti, con porte, finestre, illuminazione elettrica e piccoli mobili interni.
Al piano superiore una stanza un poco più alta per Maria Esteli, che era piú grandicella, mentre al piano terra la stanza, un poco piú bassa per Melissa.
Di fronte alla casetta c’era il patio che diventava ” la piazza” del villaggio, che abbiamo chiamato “PIAZZA MARIMELI”, (o forse “MELIMARI” oppure “MELiMARi” non ricordo bene, e le fotografie non aiutano molto) con una amaca , delle sedie, un tavolino e altre decorazioni sul muro di recinzione.
Ho lavorato poco piú di un mese, da metá novembre a metá dicembre del 1994, da solo, senza l’aiuto di nessuno, la parte strutturale, poi gli accessori, stuccando, texturando e curando i dettagli in modo accurato e meticoloso.
Alla policromia ho dedicato molto tempo, con alcune decorazioni che sono risultate particolarmente riuscite anche a livello pittorico.
Realmente fin dall’inizio la intenzione era di fare una piccola opera d’arte, da conservare “eternamente”, come esempio di “INSTALLAZIONE INFANTILE” per la felicitá delle mie figlie…..e per la presentazione curriculare e professionale.
In realtá l’installazione é durata pochi mesi. Ho dovuto viaggiare in Italia per lavoro, e al ritorno l’abbandono e la mancanza di amore e di attenzione hanno permesso l’invasione dei tarli, termiti, falene, muffe, ruggine e tutta la flora e fauna parassitaria del tropico umido.
Insieme alla casetta sono “morte” anche altre decorazioni e installazioni che dovevano, con il tempo, conformare un insieme familiare/ monumentale di integrazione plastica (pittura, scultura e architettura integrate). Qua sotto alcune di queste opere sparite nel nulla.