L’Accademia di Belle Arti di Firenze nello stabilimento siderurgico di Piombino

Tra il 1973 e il 1976, finalizando l’Accademia di Belle Arti di Firenze, abbiamo vissuto, credo, la esperienza piú bella, emozionante e interessante della nostra vita di giovani pittori.
Un grupo di studenti del corso di Pittura coordinati, consigliati, diretti e organizzati dal nostro maestro FERNANDO FARULLI siamo stati invitati ed orgogliosamente ospitati nella storica Piombino……..

……….., cittá medaglia d’oro per la Resistenza e punto di riferimento emblematico della storia del movimento operaio italiano.

Le attivitá che abbiamo svolto sono state numerose e di vario tipo, come mostre, conferenze, incontri, spettacoli, presentazioni ecc. ma il núcleo essenziale é stata la collaborazione con il Comune di Piombino e con il Sindacato e Consiglio di Fabbrica delle storiche acciaierie per lavorare artisticamente all’interno dell’immenso stabilimento siderúrgico in un dialogo creativo con una quindicina circa di OPERAI/PITTORI della DALMINE di PIOMBINO (una associazione interna di lavoratori con la passione per la pittura e l’arte).

É stata la nostra Primavera,….ma Primavera per davvero, perché tutto era novitá, tutto era speranza, era tutto fresco, onesto, pulito, sincero….il lavoro, la ricerca, il tempo libero, il cameratismo con i colleghi e i compagni di Piombino, la solidarietá e collaborazione…….quando si dormiva tutti assieme nella scuoletta elementare della stazione di Populonia, o i fine settimana quando si scendeva a fare il bagno e a dipingere “en plein air” nella Buca delle Fate, o quando il maestro Farulli ci invitava tutti a cena da DEMOS nella spiaggia di Baratti……..

Sergio Michilini, 1974- ACCIAIERIE A PIOMBINO, cm.63×65

Ad ogni uno di noi del COLLETTIVO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE avevano assegnato una grande stanza/studio all’interno della DALMINE, che poteva essere frequentata liberamente dagli operai/pittori. Si entrava con loro alle 8 del mattino, con tanto di casco o elmetto di protezione, timbrando il cartellino dell’orologio marcatempo,, e si lavorava, come loro, per 8 ore al giorno.

Sergio Michilini, 1974- OPERAIO, cm.87×64

Ogni tanto era prevista una sezione di lavoro nei punti chiave della siderurgia, come gli altiforni e le spettacolari colate di acciaio, le siviere e e le colate infernali nei vagoni di trasporto ferroviario, i vari tipi di trattamenti termici degli acciai ecc.—– e noi con i nostri quaderni di appunti e i colori di cera o d’olio che si fondevano tra le dita per il calore…..e poi nelle nostre stanze/studio a discutere i risultati o ad ampliare certi dettagli, con il nostro maestro FARULLI sempre appassionato, entusiasmato, interessato a tutto, curioso, entusiasta, sempre vivo e capace di dare una svolta alle nostre vicende pittoriche……spesso turbato, addolorato e afflitto, per i nostri fanatismi politici spesso dovuti alla ignoranza o alla eccessiva speranza di cambiare tutto e subito….(eravamo ancora nell’orbita del ’68)

Sergio Michilini, 1974- OPERAIO SIDERURGICO acquaforte e bozzetto

Il problema é che stavamo vivendo una Italia da poco uscita dalla guerra e da poco colonizzata dal bullismo stupido e idiota del consumismo USA…con l’aggravante delle corruzioni opportuniste che hanno portato anche le sinistre ad un lento e inesorabile suicidio político, a partire dalla assurda approvazione dei sciagurati Patti Lateranensi o “Concordati”, alla NATO e alle sue basi militari e la Guerra Fredda Culturale  e l’antipasto dell’Espressionismo Astratto che é stato il preludio del sistema Mondiale dell’Arte Contemporánea  ….senza poi aggiungere la galoppante rincorsa allo svuotamento dei contenuti della Costituzione anche a suon di bombe, stragi, guerre, rapine e tutto il resto…

….fino ad arrivare allá situazione attuale, 2023, dove ormai pare sparita pure l’ombra di quello che fu l’Italia di solo mezzo secolo fa e della sua bella Costituzione, che oramai non segue piú nessuno, essendo che tutto viene deciso oltre océano.

Sergio Michilini,1974- COLAZIONE IN FABBRICA,cm.70×100

In questo POST presento una selezione dei lavori fatti dal sottoscritto a Piombino e dintorni, il cui tema centrale, come potrete notare, é sempre IL LAVORO: il leggendario articolo 1 della Costituzione Italiana di quell’epoca, oramai liquefatta nel nulla del neoliberalismo piú stupido, idiota, ottuso, fesso, melenso, ebete, beota, bruto, scimunito, broccolo, mammalucco, picchiatello e baccellone.

Sergio Michilini, 1974- OPERAIO DI PIOMBINO, opera dispersa

Giovanissimo, tra gli anni 50 e 60, ero un friulano immigrato in una provincia industriale della Lombardia, dove tutto era rigorosamente monocolore democristiano/stile fascista, senza se e senza ma, dove gli schiavi meridionali stavano nelle baracche del ghetto dietro la ferrovía e il prete, il capostazione e il farmacista elargivano tirchiose sapienze e benevolenze . Le feste dell’Unitá erano scomunicate e i cappelloni/futuri 68 erano duramente emarginati.

Sergio Michilini, 1976- OPERAI, cm.35×42

Arrivo in Toscana fine anni 60 dove trovo tutto rigorosamete comunista/stile fascista, PERÓ con tanti se e tanti ma, dove si aprivano ampi margini di pensiero, di azione, di poroteste, di ribellioni, di sogni e di speranza (tutt’altro stile di tarpare le ali! Niente a che vedere con la nordica mafia democristiana).

Lí, a Firenze, vivevo tra gente tutta ingenuamente convinta (credavamo insieme a tutto il popolo italiano) che davvero “L’Italia era una Repubblica fondata sul lavoro (Art.1)…. E che “La Repubblica riconoscesse a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuovere le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.

Eravamo anche convinti che l’Italia “richiedeva l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale (Art.2)…e soprattutto che il Governo italiano doveva avere il “ compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”(Art.3)….

Ma la cosa piú cómica e tragica a cui credevamo era il famoso Art.9 che (in piena GUERRA FREDDA CULTURALE  e SOTTO OCCUPAZIONE MILITARE USA  ) recitava solennemente: “ La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”……da piangere, o da ridere!!!!!!….

Sergio Michilini, 1974-OPERAIO CHE LEGGE, bozzetti

E per finire, la tragedia a cui abbiamo assistito nel corso della nostra vita é il famigerato Art. 11 che dice esattamente il contrario di ció che si é sempre fatto. Dice:” L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…….”

Siamo un paese colonizzato nel carrettone dei piú grandi terroristi e guerrafondai della storia della umanitá….uno schifo da vomito permanente!
Dicono che bisogna aiutare una nazione quando é aggredita!!!!!! Ma qualcuno conosce una guerra della storia della umanitá dove non ci sia un aggressore e un aggredito? E allora? Dobbiamo sempre mandare armi agli aggrediti? E L’Art.11 dove lo mettiamo? Al cesso?

Sergio Michilini, 1975-UOMINI AL CIRCOLO OPERAIO, cm.60×80

Oggi, 23 giugno 2023 tutti i governi dell’Europa, compreso quello dell’Italia stanno cercando in tutti i modi la guerra totale. Tutti i governi occidental amano la guerra, vogliono che la guerra continui il piú possibile ……vogliono che gli Stati Uniti d’America stravincano la guerra a tutti i costi.

Sergio Michilini,1975- IL FUMATORE acquaforte – acquatinta e bozzetto

Forse questo Post accompagnerá le vicende finali di questa stupidissima terza guerra mondiale e, se rimarrá qualcosa in piedi, chissá, forse, questi nostri lavori di Piombino, serviranno a raddrizzare spiritualmente qualcosa di questo mondo oramai tutto storto e a ricordare la bella medaglia d’oro della Piombino anifascista, con la sua classe operaia piú cosciente e organizzata d’Italia e la bella Costituzione dell’Italia che fu….davanti al mare e al cielo del Tirreno, con il profilo dell’Elba sullo sfondo.

Sergio Michilini,1976- GUANTO SIDERURGICO, bozzetti

Andrea Gennari, artista fiorentino https://blogosfera.varesenews.it/la-bottega-del-pittore/2013/10/06/andrea-gennari-artista-fiorentino/

Fernando Farulli (Firenze, 5 luglio 1923 – Firenze, 7 febbraio 1997) è stato un pittore e incisore italiano. https://it.wikipedia.org/wiki/Fernando_Farulli

Sergio Michilini, 1975- PROGETTO PER MURALE

ARTE IN FABBRICA
L’Accademia di Belle Arti di Firenze nello stabilimento siderurgico Dalmine di Piombino
Piombino 1973-1976:

COLLETTIVO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI FIRENZE
Coordinatore Prof. FERNANDO FARULLI
Studenti selezionati:
– ADRIANO BIMBI
– CRISTINA GAMBERUCCI
– ANDREA GENNARI
– SERGIO MICHILINI
– GIANCARLO SPLENDIANI
– GIANFRANCO TOGNARELLI
– ANNA TONDO

Sergio Michilini, 1976- TRAGEDIA IN FABBRICA, oliotela, cm.70×80

SIDERURGICA DALMINE DI PIOMBINO 1973-1976
OPERAI/PITTORI della DALMINE di PIOMBINO
– NICIO BERNAZZI
– GRAZIA BEZZINI
– FRANCO BERNARDINI
– LUCIANA BRINI
– UMBERTO CORSINI
– TUBO
– VINCENZO CAMARETTA (TALÓ)
– PAOLO DEL FRANCIA
– GIORGIO MICHELI
– RENZO MEZZACAPO
– FABBRI NEDO
– GASTONE PECCHIONI
– BRUNO PAZZAGLI
– FABRIZIO SERVADEI
– PIER FAUSTO BUSINI
– ROLANDO FABBRINI
– GIULIANO ROSSI

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