Da anni seguo con molto interesse le attivitá del Comitato Tina Modotti di Udine a favore della divulgazione dell’opera e della vita di questa geniale fotografa friulana e l’accoglienza da parte di istituzioni e associazioni di questo messaggio estético e filosófico dei due mondi.
A questa mia conterranea, collega delle arti plastiche…..
…..e degnissima rappresentante dei friulani nel mondo ho dedicato un polittico dal titolo “TINA MODOTTI- NOSTALGIA”
Questo polittico lo vorrei donare ora allá cittá di Udine e sarei onoratissimo se fosse esposto al pubblico in qualche museo o istituzione di questa cittá.
Si tratta di un’opera che ho realizzato nel 2007 in Nicaragua, dove risiedo da 40 anni, e rappresenta alcuni personaggi latinoamericani dei primi decenni del secolo scorso, che hanno plasmato un’intera epopea del genio e della creatività umana, come Orozco, Rivera, Siqueiros, Zapata, Sandino, Neruda ecc.
In Messico ho avuto la fortuna di stringere amicizia con vari artista che hanno conosciuto direttamente o indirettamente Tina Modotti, come il maestro Arturo García Bustos, uno de“Los Fridos”, alunno di Frida Kahlo, la grande pittrice Rina Lazo, alunna di Diergo Rivera, e poi i grandi Chavez Morado e Olga Costa, il ceramista Alberto Diaz de Cossio ecc.
“TINA MODOTTI- NOSTALGIA” é proprio il ricordo o il rimpianto per questo mondo d’arte, di utopía e poesia, di coraggio e audacia, di visione del futuro di grandi donne e uomini che hanno segnato la storia dei due mondi.
Nella predella ho dipinto “La Riforma Agraria in Messico”, come composizione liberamente ispirata ad alcune illustrazioni di Diego Rivera.
Poi, ricordando che Tina lavorava in Messico nel “Comitato Manos Fuera de Nicaragua”, ho dipinto sul lato sinistro il nicaraguense Generale degli Uomini Liberi Augusto César Sandino (1895-1934) e, sull’altro lato il messicano Emiliano Zapata (1879-1919), che si trova sopra il sol levante di “Terra e Libertà”. Li ho dipinti entrambi, Sandino e Zapata, quasi monocromi, come i santi, dentro nicchie luminose.
Il dipinto centrale del polittico rappresenta Diego Rivera (1886-1957) tra Tina Modotti (con la sua macchina fotografica) e Frida Kahlo (1907-1954), davanti ad un dipinto murale di Diego in lavorazione, che rappresenta lo scontro tra il popolo degli indigeni autoctoni e i colonizzatori spagnoli.
Sopra questi dipinti ci sono i ritratti di José Clemente Orozco (1883-1949) e David Alfaro Sequeiros (1896-1974) ai lati di Tina Modotti che è incorniciata davanti alla luna come un’aureola sacra.
Elena Poniatowska nel suo libro su Tina scrive che il suo viso sembra dire:… “Non sono mai stata abbastanza importante per essere odiata”…..
E, nella parte superiore della pala troviamo il dipinto con il nudo di Tina Modotti fotografato da Edgard Weston nel 1923, e ai suoi lati i poeti Pablo Neruda (1904-1973) e Azarias H. Pallais (1884-1954), entrambi relazionati idealmente e culturalmente con il grande movimento rivoluzionario latinoamericano del secolo scorso.
La presente idea di DONAZIONE ovviamente deve prevedere la opportuna incorniciatura conservativa del polittico; la doverosa pubblicazione di un libretto GUIDA per una corretta lettura iconográfica e la esposizione permanente dell’opera in una sala o conveniente spazio aperto al pubblico, perché possano usufruirne le scolaresche, studiosi , visitanti, turisti e popolazione in generale…
…si tratta dell’opera dedicata a questa nostra geniale compaesana fotografa friulana che ci ricorda la potente riflessione del nostro grande filosofo Gianni Vattimo, il quale affermava che “Il rinnovamento del mondo non può che venire dall’America Latina”.