Se la morsa del freddo si allenta un pochino e il sole si affaccia sulla nostra provincia, una visita al Palazzo Municipale di Oggiona con Santo Stefano (in Provincia di Varese) può risultare, forse per molti, una sorpresa.
Innanzitutto perché è un Palazzo con una piacevole architettura sorprendentemente costruito in mezzo ai boschi (per accontentare gli abitanti delle due frazioni che compongono il Comune). E in secondo luogo perché al suo interno ci sono varie opere d’Arte che io consiglierei di vedere, anche perché rappresentano alcuni dei momenti più felici della mia attività di Pittore e Ceramista, e sono sicuro che le energie positive di quei momenti di creatività collettiva possono contagiare positivamente anche voi.
Oggi vogliamo presentare una di queste opere, che si trova nell’Aula Consiliare all’interno del Palazzo Municipale, e che abbiamo intitolato “PROGETTIAMO IL FUTURO AMANDO IL PASSATO”. Si tratta di 4 altorilievi in terracotta policromata con silicati Keim e oro in foglia di cm.150×66 ciascuno, realizzati nel 2003 su commissione della Amministrazione Comunale, quando il Sindaco era il Sig. Sergio Risetti e l’Assessore alla Cultura la Sra. Lidia Cattaneo.
La realizzazione di questa opera è stata realmente una esperienza di armoniosa concentrazione di energie, creatività, esperienza, fantasia e collaborazione da parte degli amici ALVARO BONOMETTI, ADRIANA GASPAROTTO, CIATA AZZARELLI, UGO PERINI, TINO SARTORI e GUERRINO CORTESE. Qua sotto la descrizione dell’opera dal punto di vista di Alvaro Bonometti.
Una bella esperienza
I bambini rappresentati in questi pannelli sono di etnie diverse, sorpresi in atteggiamenti di svago e di vita. Il movimento espresso dalle loro figure, consacrato dai motivi architettonici classici, indica i primi passi del lungo percorso della loro esistenza alla scoperta dei segreti, delle gioie e dei dolori, degli amori e delle delusioni.
Il soggetto è importante perché i bambini ci inducono a pensare con nostalgia al nostro passato, con fede e speranza al nostro futuro.
Ho visto nascere questi pannelli in un laboratorio dove, a parte l’arredamento ed il frastuono proveniente dalla strada, si poteva respirare l’atmosfera di una bottega artigianale dell’epoca rinascimentale.
C’era, infatti, il maestro Sergio e c’erano gli aiutanti e collaboratori Adriana, Ciata, Ugo ed io che hanno svolto compiti complementari alla realizzazione dell’opera, come stendere l’argilla per formare il piano di fondo, realizzare dime e piccoli atrezzi, svuotare le formelle, applicare il bolo e la lamina di oro zecchino.
Il gesso di Meudon, la colla di coniglio, il bolo rosso, la procedura di indoratura, mi richiamavano alla mente materiali antichi e tecniche di altri tempi.
A volte mi sono trovato a fantasticare su questa insolita situazione, ricavandone anomale ma piacevoli sensazioni.
Dall’ingrandimento dei bozzetti alla colorazione finale, Sergio ci ha insegnato i segreti di come operare e con lui si discutevano i risultati, apprezzando i progressi giornalieri del lavoro realizzato con nostra grande soddisfazione, per lo spontaneo spirito di collaborazione che univa gli sforzi comuni.
L’argilla informe si trasformava gradatamente in volumi sempre più definiti, fino a creare le figure ed i fregi del progetto.
Questo lavoro è stato per me piacevole e stimolante, al punto che considero auspicabile che simili esperienze si possano moltiplicare, soprattutto coinvolgendo i giovani, che potrebbero scoprire in queste attività, un modo per sviluppare le loro potenzialità creative.
A Sergio Michilini va la mia gratitudine, come discepolo, per la preziosa esperienza ed il mio ringraziamento, come cittadino di Oggiona con S.Stefano, per la sua opera che certamente arricchisce il patrimonio culturale del nostro Paese.
ALVARO BONOMETTI
S.Stefano, Varese, Dicembre 2003