Una Pittura Murale NON è un quadro ingrandito e dipinto su un muro. La Pittura Murale è fondamentalmente un intervento pittorico su di una superficie architettonica e all’esterno, normalmente la Pittura Murale e la corrispondente architettura coinvolgono uno spazio urbano determinato. Perciò la progettazione di una opera Pittorica Murale deve partire obbligatoriamente dallo studio di questa architettura e di questo spazio urbano determinato, come dato fisico oggettivo dimostrabile.
Lì agiscono fondamentalmente due direttrici basilari che determineranno la struttura compositiva della Pittura Murale:
1)-l’architettura esistente che si proietta verso l’occhio dello spettatore, con i vuoti e i pieni (porte, finestre ecc.), le rientranze e sporgenze (nicchie, colonne ecc.) e, insomma tutti gli elementi e “accidenti” ……. e che suggeriscono la “RETE GEOMETRICA” della Pittura Murale che si realizzerà, cioè il tracciato di tutte le relazioni e interrelazioni geometriche piane suggerite dalla architettura esistente, che diventerà parte dello scheletro strutturale e costruttivo del dipinto.
2)- Lo spettatore mobile, che percorrendo uno spazio di fronte all’opera che verrà realizzata, proietta sulla superficie architettonica una serie infinita di coni ottici che provocano conseguentemente una serie infinita di deformazioni prospettiche, e l’analisi di questi movimenti suggerisce la “RETE POLIANGOLARE” strutturale di base della Pittura Murale. Continua a leggere