Una volta il clero cattolico usava bruciare vive le persone, dopo lunghe sessioni di torture truculente. E così è successo anche al nostro collega pittore Riccardo Perucolo nel 1500.
Fu, come quasi sempre succedeva, il capro espiatorio individuato per terrorizzare le pecorelle del gregge di Conegliano e dintorni di Venezia. Le accuse contro di lui furono inconsistenti e francamente ridicole, come si può notare dalla puntigliosa ricostruzione dei fatti nel libro di Lionello Puppi “UN TRONO DI FUOCO”. Continua a leggere