LA PITTURA TRAGICA E CLANDESTINA DI GIOVANNI SERODINE (Ascona 1594c.– Roma 1630)
…”Che Giovanni Serodine sia non soltanto il piú forte pittore del Canton Ticino, ma uno dei maggiori di tutto il Seicento italiano, é affermazione che fu lungamente impedita da ragioni d’ordine vario. Esterno, come lo smarrimento successivo e la ubicazione troppo eccentrica delle poche opere; interno, e piú decisivo, l’orientamento dottrinale del gusto, durato per piú di due secoli, in favore dei precetti accademici e perció sempre in grave sospetto di fronte ad ogni inclinazione naturalistica. (…) Continua a leggere
GIOVANNI SERODINE: Il Caravaggio dell’Insubria
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