Un aiuto per ricostruire le strade di collegamento tra i vari pesi dell’entroterra di Haiti. È l’appello che lancia dall’isola don Mauro Bresciani dopo il passaggio dell’uragano Sandy. Nei giorni scorsi aveva fatto sapere che stavano tutti bene, ma la situazione con il passare delle ore si è fatta più complicata.

«Notizie aggiornate parlano di alcuni morti, circa una ventina, nella zona sud dell’isola, Port au Prince e sud – racconta Don Mauro -. Ci sono case molto danneggiate o distrutte, danni alle coltivazioni, animali morti. Quindi il ciclone si è fatto sentire, anche se qui da noi i disagi son rimasti contenuti: sabato comunque avremo relazioni un po’ più preecise, dai responsabili Caritas delle varie zone della Parrocchia, lontane tra loro, poi si valuterà il da farsi».

«Ora , qui, è tornato il sole, che nonostante la stagione avanzata, sa riscaldare ancora – prosegue don Mauro -. Purtroppo, dapo l’acqua e il vento, è rimasto fango e palta e alcuni tratti di strade di comunicazione sono molto problematici. Spesso, in questi primi giorni del dopo-ciclone, è impossibile passare, con grande disagio per tanta gente che non può spostarsi».

Ed ecco la richiesta: «Non è che qualche industriale del settore, dall’Italia, può pensare di dare una mano volontariamente con alcuni macchinari opportuni? Tenendo conto che le strade sono tante… Sarebbe cosa meritevole, di fronte a tanti haitiani e anche di fronte a Dio».
Chiunque fosse interessato ad accogliere questa richiesta può contattare direttamente manuel.sgarella@varesenews.it . Sarà messo in contatto con Don Mauro.