A pensare male si fa peccato

Oggi parliamo di Ray Muzyca e Gregory Zeschuk, dottori laureati in medicina dell’università dell’Alberta in Canada. La notizia recente è che sono due pensionati d’oro, a poco più di 40 anni e senza neanche avere praticato la professione medica. I due dottori in questione sono i fondatori di Bioware, le menti dietro saghe videoludiche come Baldur’s Gate, Neverwinter Nights, Knights of Old Republic, Dragon Age e Mass Effect. I due ragazzi in questione dopo averci riflettuto qualche mese hanno deciso: lasciano le posizioni di presidenti e fondatori di Bioware, vicepresidenti e CEO di parecchi studi EA e direttori di numerosi brand. Al contrario di altri illustri transfughi dai grossi studi come, ad esempio, Peter Molyneux da Bullfrog, Will Wright da Maxis o Tomonobu Itagaki da Team Ninja, Muzyka e Zeschuc non hanno deciso di ricominciare da capo fondando un nuovo studio più piccolo dove possono esprimere la loro creatività, ma hanno deciso di abbandonare del tutto l’industria dei videogiochi.

“Non ho più la passione che avevo una volta per la compagnia, per i giochi e per la sfida della creazione di qualcosa” è stata la dichiarazione che ha spiegato il motivo del ritiro, un segnale a dir poco allarmante, se due delle menti più prolifiche nonché padri di concept di gioco innovativi e di grande impatto, ossessionati dalla narrazione e dalla storia, elementi che hanno reso famosi i titoli Bioware presso il un vasto pubblico e contemporaneamente evolvendo il medium stesso del videogioco, affermano di aver perso (improvvisamente) la passione. Una domanda rimane sospesa: “perché?“. Un motivo dietro ci deve essere.

E’ un dato di fatto che Bioware sia una delle poche aziende che non ha sfruttato la tecnologia per tirare fuori grafiche pazzesche ma principalmente per lo storytelling , portando i videogiochi ad essere più vicini a film interattivi spettacolari e con un gameplay avvincente, una posizione unica nell’industria difficilmente replicabile con un piccolo gioco di un piccolo team indipendente. Inoltre i giochi Bioware sono stati pubblicati da grossi nomi (Atari, Lucas Arts, Microsoft, EA) che hanno potuto investire pesantemente nei loro progetti dello studio canadese, anche questa una condizione esclusiva per l’azienda.
Ed allora il mio cattivo pensiero è che i due dottori di Bioware abbiano pensato ad un concept ancora più innovativo, che possa portare i videogiochi ad un nuovo livello, ma per lo sviluppo servono ingenti investimenti. Dopo la batosta delle scarse vendite di The Old Republic e le critiche mosse a Dragon Age 2 e al finale di Mass Effect 3, i dottori hanno visto EA prendere il controllo della situazione per raddrizzare la rotta di Bioware in modo che tornasse a fare utili. Una sterzata brusca che elimina ogni atto di creatività e innovazione a favore della ripetizione di una stessa formula, poco rischiosa ma conosciuta dal pubblico che l’apprezza e compra il gioco. EA probabilmente non ha intenzione di investire in progetti nuovi e avventati per molto altro tempo a meno che questo concept non venga modificato e diluito a dovere perché risulti meno rischioso e sia più compatibile con quello che vuole il mercato e sia apprezzabile dal maggior numero di giocatori. La cosa, purtroppo, non si può fare e Muzyka e Zeschuc sono irremovibili. Consapevoli di non avere più voce in capitolo e che il loro lavoro risulta inutile decidono di abbandonare non solo EA ma l’intera industria.

Nessuno ovviamente saprà la verità sui fondatori di Bioware, ed il mio rimane solamente un mio pensiero maligno. Ma si sa che a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca (quasi) sempre.

Questa voce è stata pubblicata in Kodomo no omocha e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.