Dragon Quest X alla (lenta) conquista delle console Nintendo

Il mercato degli MMORPG è ormai saturo di giochi di tutti i tipi, a partire dai classici, ispirati a mondi fantasy, passando poi per quelli costruiti attorno a degli sparatutto in terza persona e persino a giochi di corse. Eppure in questo mercato straripante sembra esserci sempre posto per nuovi titoli, e a questo proposito parliamo di Dragon Quest X, nuovo capitolo della storica saga RPG che punta a riunire tutti gli utenti Nintendo all’interno del suo mondo online grazie agli elementi tipici di un MMO che lo compongono.

Il nuovo titolo Square Enix, sempre curato amorevolmente dalla matita di Akira Toriyama, è stato accolto tiepidamente al suo esordio Giapponese ma è riuscito comunque a superare del doppio le vendite del nuovo capitolo di New Super Mario Bors. Per 3DS, e dopo aver conquistato le console Wii si appresta già a passare anche sulla nuova nata Wii U, che i giocatori stiano aspettando di vederlo uscire su quest’ultima per lanciarsi all’acquisto di massa? E cosa differenzia questo titolo rispetto agli altri MMORPG?

Beh per cominciare il fatto che mescola con successo il gioco online e l’RPG classico, e ovviamente questo nuovo capitolo si avvale del colorato mondo di Dragon Quest e di tutte le classiche creature che lo popolano, affiancate però anche da quelle nuove tra cui troviamo anche le nuove razze giocabili, vale a dire Orchi, Elfi, Nani, Puklipo e Weddie, che insieme agli umani offrono un totale di ben sei diverse possibilità dai tratti completamente customizzabili.

Unica pecca per ora sembra la scelta controcorrente di utilizzare un abbonamento mensile, usanza che in questo genere sta sparendo sempre di più in favore delle micro transazioni, meno seccanti per il giocatore e comunque valide a scopo di lucro.

Per la gioia dei fan comunque sembra che le vendite siano comunque abbastanza da lasciar presagire un probabile rilascio Europeo, grazie anche alla calda accoglienza già riservata ai capitoli portatili, le speranze quindi ci sono tutte e al pensiero di vedere questa gemma sbarcare nel nostro paese un abbonamento sembra già un piccolissimo prezzo da pagare.

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