Resident Evil 7 in un Curriculum, si torna al Survival Horror

Multiscreenshot - Resident Evil 7 finale

Con Resident Evil 4 è stato introdotto nella saga il 3D vero e proprio, che ha sostituito i modelli 3D dei personaggi su sfondi prerenderizzati per conquistare i giocatori di nuova generazione, sfruttando la potenza delle attuali consoles. Di conseguenza, però, anche il gameplay è cambiato in modo non indifferente. Nei primi capitoli la suspance era in gran parte dovuta a fattori come i tempi di ricarica mentre il nemico si avvicinava sempre di più, o la limitata quantità di munizioni che si potevano trovare in giro; con i nuovi capitoli abbiamo invece assaporato mitragliatrici, lanciarazzi e armi degne di un esercito, cosa che ha fatto storcere il naso a molti giocatori che hanno poi abbandonato la saga in favore di prodotti alternativi di successo.

TRA RUMORS E SMENTITE, CAPCOM ACCONTENTA I FANS

Dati alla mano, Resident Evil 6 ha venduto circa 5 milioni di copie, contro il minimo sindacale di 7 milioni sperato da Capcom; non un vero e proprio flop commerciale, ma comunque molto al di sotto delle aspettative.

Intelligentemente, e a differenza di altre software house che insistono spesso con gli stessi errori, Capcom sembra aver imparato la lezione e pare abbia deciso di ascoltare i fans storici, abbandonando la scia dello sparatutto intrapresa con gli ultimi capitoli in favore di un nuovo Resident Evil con più momenti di terrore, più enigmi in vecchio stile e che nel complesso si riavvicini alle meccaniche di gioco abbandonate dalla saga dopo Outbreak File 2 del 2005. Buone cose si sono viste nel recente Revelations, con un parziale ritorno di ambientazioni horror ed un ritmo d’azione meno forsennato.

Da un po’ di tempo circola in rete la voce che Resident Evil 7 sia già in fase di sviluppo. A sostegno di questa tesi vi sono due immagini apparse in rete. La prima è un poster che si diceva dovesse apparire all’E3 di Los Angeles, in cui “Resident Evil 7” è seguìto da “The war ends now” (“La guerra finisce adesso”, per chi non mastica l’inglese) che fa pensare ad un’ulteriore evoluzione della trama, davvero intricata nel sesto capitolo. A quanto pare, però, all’E3 non c’era traccia di questo fantomatico poster e diverse fonti online riportano che si trattasse di un fake, forse realizzato da uno dei soliti fan che si sia divertito a creare hype sfruttando le proprie doti in computer grafica.

La seconda immagine è il curriculum di Karen Brakenridge, costume designer di professione, che sostiene di aver disegnato costumi per il gioco presso la società House of Moves da novembre 2012 a gennaio 2013, e che Capcom sia già al lavoro su diverse fasi di motion capture. Nel curriculum, di cui le si elogia di aver lavorato nella produzione di successi come Matrix Reloaded, Matrix Revolution e Batman Begins, è stato possibile vedere il testo con le righe riguardanti Resident Evil 7. Purtroppo queste righe sono svanite nel nulla e, visti i tanti rumors (spesso falsi) che precedono sempre l’uscita di un gioco molto atteso, abbiamo dubbi che vi fossero scritte realmente. Può essere che in precedenza il curriculum citasse davvero il nuovo prodotto Capcom, o viceversa che l’immagine da noi trovata in rete sia stata modificata per creare hype come già successo per il poster. Che sia stata la Brakenridge a cancellare quelle righe per non avere addosso la pressione dei media? O sarà stata addirittura la Capcom stessa a chiederle di farle sparire? Nel dubbio, nell’immagine qui sotto ci limitiamo a riportare lo spezzone del curriculum prima che sparissero le righe su Resident Evil 7 affiancandogli quello di come appare ora, senza affrettare sentenze definitive; potete vedere anche il presunto falso poster. Per leggere il curriculum completo di Karen Brakenridge cliccate qui.

Poster e CV prima e dopo

Altra notizia, stavolta confermata, è che Resident Evil 7 tornerà ad essere un Survival Horror. Lo ha dichiarato Michael Pattinson, uno dei responsabili marketing di Capcom, sostenendo che The Last of Us abbia mostrato la strada giusta su come si possano ancora creare prodotti di successo col franchise degli zombie; franchise che, benchè ampiamente sfruttato in questi anni da cinema e videogames, sembra possa aver da dire ancora molto. A questo punto ci spingiamo oltre, azzardando ipotesi su come potrebbe essere il prossimo Resident Evil 7.

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SPERANZE E PREVISIONI

Guardando la cadenza con cui Capcom pubblica un nuovo Resident Evil (il 4 nel 2005, il 5 nel 2009 e il 6 nel 2012) ipotizziamo che il settimo capitolo della saga principale possa arrivare nei negozi entro fine 2015. Sarà anche il primo a girare sulle consoles nextgen, PS4 e Xbox One su tutte, ed è facile pensare che, come già fatto da Konami per Pes 2014 e Metal Gear Solid 5, anche Capcom stia lavorando ad un nuovo motore grafico sul quale creare poi Resident Evil 7.

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Stiamo attenti a non cadere in malintesi: Pattinson ha detto che ci sarà un ritorno al Survival Horror, ma ciò non significa che si torni ai personaggi 3D su sfondi 2D prerenderizzati. E’ quasi certo che Capcom non svilupperà mai più un gameplay a telecamere fisse come quello dei primi Resident Evil, in quanto ai giorni nostri il pubblico medio vuole spesso e volentieri giochi in 3D con telecamera dinamica che segua il giocatore ad ogni passo. Con ogni probabilità quindi, Resident Evil 7 avrà l’ormai collaudata visuale stile Resident Evil 4-5-6, obbligando Capcom ad approntare differenze nel gameplay per far sì che possa riavvicinarsi ai primi Resident Evil usciti anni fa che ancora oggi fanno giocare milioni di fans con PS1 o emulatori.

NUOVO GIOCO, NUOVO CASTING

Una delle difficoltà in cui Capcom si imbatte ad ogni nuovo capitolo è il dover decidere chi saranno i personaggi giocabili, in quanto nella saga vi sono diversi di loro che potremmo considerare protagonisti o comunque personaggi importanti: Chris, Jill, Leon, Claire, Ada, Wesker, Sherry, Barry, Rebecca, Sheva e altri ancora. In Resident Evil 6, Capcom ha vinto l’indecisione creando storylines parallele, cercando così di accontentare un po’ tutti. Grazie agli incroci di queste storie e ad un buon taglio cinematografico, in ogni campagna principale sono stati approfonditi dettagli e sfumature della trama e personaggi ad essa collegati.

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Per Resident Evil 7 potrebbero aver preso la stessa decisione, quella di creare diverse campagne in single player in ognuna delle quali si possano usare 1-2 personaggi. Ci mettiamo del nostro: perchè non rendere il tutto più personalizzabile permettendo fin dall’inizio del gioco di scegliere i 2-3 personaggi della nostra squadra tra tutti i protagonisti? Perchè non poter fare coppie come Chris-Leon, Claire-Jill, Chris-Claire o Leon-Ada?

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Secondo noi, gameplay e longevità ne gioverebbero moltissimo: in alcuni momenti del gioco, per esempio, ogni personaggio potrebbe dire frasi diverse a seconda di chi sia il suo partner lì presente; non sarebbe male il poter scegliere liberamente come affrontare determinati nemici o risolvere enigmi in base ai personaggi disponibili, che a seconda delle caratteristiche individuali siano in grado di risolvere ogni tipo di situazione in modi diversi.

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Tali caratteristiche erano presenti nei due Resident Evil Outbreak per PS2 i quali, nonostante fossero due spin-off di scarso successo, possedevano un gameplay innovativo rispetto ai capitoli principali della saga e permettevano di scegliere squadre di 3 personaggi, ognuno con proprie abilità e punti deboli in base al lavoro che svolgeva.

resident_evil_outbreak_cindy_lennox_vs_zombie__2__by_themilkguy-d68lbkqUna cosa curiosa che abbiamo notato, e di certo non siamo gli unici, è che Leon sia presente nei capitoli “pari” della saga principale. Lo abbiamo visto in Resident Evil 2, 4 e 6, aggiungendo lo spin-off Gaiden per Gameboy Color in cui faceva coppia con Barry Burton. Se non fosse un caso, significherebbe che in Resident Evil 7 possa non essere presente Leon Kennedy. Ovviamente è solo una nostra considerazione che lascia il tempo che trova e, in quanto fans del personaggio, speriamo sia sbagliata e che quest’ultimo non manchi nel nuovo capitolo.

Se non contiamo i remakes Umbrella Chronicles e Darkside Chronicles, Claire Redfield non si vede dai tempi di Code Veronica. Essendo uno dei personaggi femminili di maggior successo e assente da diversi episodi, siamo quasi certi che la nostra Claire sarà presente in Resident Evil 7.

Ci chiediamo infine se in Resident Evil 7 vedremo finalmente sbocciare una storia d’amore tra quelle che Capcom ha lasciato intendere di nascosto, principalmente quelle tra Chris e Jill e tra Leon e Claire. Capcom non si è mai esposta da questo punto di vista, preferendo (forse anche giustamente) lasciar spazio a trama e tensione piuttosto che trasformare il suo prodotto in una soap opera horror dal lieto fine. Ma dopo quasi 20 anni di Resident Evil, forse, lasciar qualche minuto di spazio ai sentimenti dei protagonisti ci potrebbe anche stare, considerando che sarebbe cosa gradita in modo particolare al pubblico femminile, avvicinando molte più videogiocatrici ad un prodotto horror e d’azione solitamente preferito dal pubblico maschile.

resident_evil_degeneration_6Un accenno agli scenari. Abbiamo attraversato ville antiche, stazioni di polizia, fogne, laboratori, cimiteri, montagne, paesini in campagna e tanti altri posti. Cosa ci riserva questo Resident Evil 7? Siamo certi che Capcom non mancherà di ideare e progettare scenari come sempre coinvolgenti e infestati di nemici, ma ci vorrebbero più possibilità di interagire con lo scenario.

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Qualche esempio? Sparando e facendo cadere un nemico sulle casse di legno che si frantumano, rompere porte con pugni e calci, sparare ai vetri delle finestre che vanno in mille pezzi, forzare auto, aprire le tende per far luce in una stanza buia, far saltare cassoni dell’immondizia, vedere rami e foglie degli alberi che ondulano ad ogni nostro sparo, spostare liberamente in tutte le direzioni cassoni o altri oggetti come fa in Tomb Raider la bella Lara Croft; e se fare queste cose servisse a trovare munizioni o piantine verdi, i giocatori apprezzerebbero molto di più queste nuove possibilità e tornerebbero a rigiocarlo più volte per scoprirne tutti i segreti o anche solo per divertirsi ad interagire e distruggere i vari scenari. Certo, nei capitoli recenti alcune di queste interattività sono parzialmente presenti, ma con la potenza delle attuali consoles si potrebbe fare molto di più, figuriamoci con quelle nextgen di prossima uscita. Anche in questo caso, non possiamo far altro che aspettare nuove notizie dalle fonti ufficiali.

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NUOVE IDEE “PRENDONO VITA”

Dopo anni di interminabili partite, pochi di noi possono dire di amare tutti i capitoli della saga e di premiare a pieni voti il gameplay di Resident Evil 4 e successori. E’ impossibile mettere d’accordo vecchi e nuovi fans: i primi chiedono a gran voce un ritorno delle telecamere fisse e altri elementi del vecchio gameplay, i secondi preferiscono una visuale più dinamica come negli ultimi capitoli; quasi tutti, invece, non gradiscono l’alto tasso di fuoco troppo vicino a quello di uno sparatutto, e chiedono a gran voce un ritorno in grande stile della componente horror. Voci che, come detto all’inizio, sono state ascoltate da Capcom che ne farà uso prezioso.

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Cosa potrebbero fare i programmatori per accontentare tutti? Secondo noi, prima di Resident Evil 7, ci vorrebbe un qualcosa che sicuramente (e purtroppo) non vedremo mai perchè richiederebbe troppo tempo e sarebbe difficile da realizzare: una collection stile Metal Gear Solid Legacy Collection. Nei nostri sogni vorremmo un pacchetto che comprenda su disco (e non DLC come capita spesso) tutti i capitoli principali di Resident Evil, compreso il remake del primo uscito su GameCube/Wii, ognuno dei quali venga rivisto permettendo di scegliere tra inquadrature fisse “classiche” e quelle dinamiche degli ultimi capitoli. No, non siamo impazziti, è solo una folle idea che abbiamo deciso di mettere nero su bianco; sappiamo che niente di tutto questo verrà mai sviluppato e che la speranza che ognuno possa scegliersi il suo gameplay preferito resterà nell’immaginario collettivo di qualche fan. Giusto dire però che una cosa simile si è già vista in Metal Gear Solid 3 Subsistence in cui, a gran richiesta, dietro Snake fu aggiunta una telecamera non presente nella versione standard. Qualcosa di difficile da realizzare quindi, ma non impossibile.

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Ma ecco un’idea che potrebbe diventare davvero realtà in un futuro non lontano: giocare ad un Resident Evil completamente interattivo, in cui ci si possa trovare “fisicamente” dentro il gioco e usare il nostro corpo per far compiere al personaggio le azioni che desideriamo. Sarebbe il top se facessero un Resident Evil che sfruttasse le potenzialità del nuovissimo Oculus Rift: realtà virtuale in un mondo infestato dagli zombie, niente a che vedere con Kinect o Wiimote. Da paura, in tutti i sensi.

Esempio di Resident Evil 7 con Oculus Rift

Evitiamo di perderci in troppe chiacchiere inutili, restando in attesa di nuove notizie su Resident Evil 7. Così come abbiamo fatto noi, scrivendo alcune nostre idee condivisibili o meno, chiediamo anche a voi lettori di dirci cosa vorreste vedere nel nuovo Resident Evil 7. Tenete conto di trama, personaggi, nemici, armi, scenari, doppiaggio audio e tutto quello che vi venga in mente. Se volete, diteci anche quale sia il vostro Resident Evil preferito e perchè. Tutto questo nella speranza che i ragazzi di Capcom possano trarre spunto anche dalle vostre idee, e creare finalmente un Resident Evil che piaccia a tutti senza riserve, come una volta.

“Pongy” Alberto Manuel Pongitore

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51 risposte a Resident Evil 7 in un Curriculum, si torna al Survival Horror

  1. DANIELE scrive:

    Il vero problema di RE è stata l’aggiunta della Co-op. Ha rovinato tutto. Si perde ogni sensazione di angoscia e sconforto dovuta alla solitudine, smarrimento. Per ritornare alle origini bisogna trovarsi da soli in un luogo sconosciuto e senza “segnaletica” che ti dica dove andare! Saluti;)

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