Il sesso nei videogiochi è un qualcosa che dall’alba dei tempi ha sempre aiutato le vendite: scene più o meno esplicite inserite nella storia per un motivo particolare, o molto più semplicemente perchè attira i giovani testosterone-muniti.
Le cosè negli ultimi anni però sono cambiate. Mentre fino a 5 anni fa, eravamo noi maschietti ad annoiare le nostre donnine davanti al televisore pomeriggi interi, ora sono le congreghe femminili a farla da padrone, con sessioni di gioco di gruppo molto lunghe (piacerebbe fosse altro, vero?). Lo stile all’interno di un videogioco non è mai modificato, semmai è aumentato il livello di realismo grazie alla possibilità di inserire curve digitali sempre più precise (evviva l’antialiasing!!!!!) che conferiscono al videogame quel coninvolgimento che anni fa era improponibile. E le donne in tutto questo?
In gentil sesso ha iniziato ad apprezzare queste scene a video, diventando a volte critiche per come si è svolto l’amplesso perchè “non si fa così” oppure da prenderne spunto per imitare quella scena del videogioco amato dal proprio ragazzo: il dover pigiare tasti sul controller per portare a termine “la missione” non le intimidisce più.
Se da una parte noi maschietti siamo felici di questa piccola emancipazione femminile, che lega ulteriormente due mondi così differenti e da quindi un nuovo punto di discussione, dall’altra spaventa terribilmente avere “il nemico” nel nostro campo libero che ci permetteva di crearci momenti tranquilli dichiarando “io questa sera gioco con…”
Il giorno in cui la donna simpatizza per il calcio, la razza umana si estingue.
Luca “Loco” Locorotondo – Locotek
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