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3 strumenti per incrementare gli affari

Probabilmente non sai ancora che attraverso Internet, utilizzando 3 strumenti, potresti incrementare sensibilmente i tuoi affari.
Essi hanno costi sostenibili da qualunque piccola e media impresa e non hanno controindicazioni a patto che vengano utilizzati con l’aiuto di un esperto.

Quali sono ?

Prima di tutto ti spiego l’obiettivo che hanno in comune; tutti e tre servono per trovare nuovi clienti interessati ai tuoi servizi e a venderli, ecco spiegato il motivo per cui ho intitolato il post nel modo che hai letto.

Sono:

Lead Generation [ acquisizione di contatti commerciali attraverso strumenti di search marketing, come per esempio Google AdWords ].
Realizzazione di un Blog per incrementare la visibilità sui motori di ricerca e sviluppare la relazione con i tuoi prospect.
Email Marketing per tenere aggiornati i tuoi prospect/clienti sulle novità che gli puoi offrire.

Ora “vediamoli in azione” con un esempio concreto.

Supponi di essere un ristoratore che ha aperto un nuovo ristorante sul lago Maggiore, luogo che nel fine settimana è meta di molti visitatori che arrivano sulle sponde del Verbano per trascorrere una giornata all’aria aperta.
Converrai con me che molti di essi, prima di partire da casa, potrebbero aver cominciato a dare un’occhiata su Internet per cercare un ristorante dove pranzare.

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Come deve essere fatto un buon sito

Nel post dal titolo fare commercio con la generazione digitale ho suggerito ai commercianti e/o ai piccoli imprenditori di adottare una strategia bidirezionale per le loro attività di marketing su Internet, alla base delle quali c’è la realizzazione di un buon sito.

A questo punto la domanda nasce spontanea, come deve essere fatto un buon sito ?

Senza dilungarmi, su questo argomento si potrebbero infatti scrivere decine di post, oggi rispondo scrivendo alcune semplici regole necessarie a mio parere per realizzare un buon sito, in futuro scriverò dei post più dettagliati per approfondire questi argomenti.

Fare un sito per gli utenti è probabilmente la regola più importante, troppo spesso invece mi viene chiesto il contrario.
Il sito deve piacere all’amministratore e all’autore, ma deve piacere soprattutto ai navigatori, solo in questo modo essi lo navigheranno e cercheranno di fruire dei servizi offerti oppure di mettersi in contatto con la tua azienda.

Scegli sempre una grafica sobria e adatta al target dei tuoi più probabili visitatori/clienti.

E’ palese che il sito Web di un fiorista non può essere lo stesso di un Pub oppure di uno studio legale; prima ancora di cercare l’agenzia oppure il webmaster a cui ordinare il tuo nuovo sito, visita altri siti della tua nicchia prendendo spunto da questi, con l’obiettivo di realizzare un nuovo sito con le loro migliori caratteristiche e perchè no aggiungendone altre.

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Fare commercio con la generazione digitale

Molte delle griffes più blasonate stanno investendo con buoni ritorni sull’e-commerce e sui new media, riuscendo a compensare la perdita di fatturato nella rete commerciale tradizionale ed a raggiungere i clienti più giovani.
Frida Giannini Direttore Creativo di Gucci, responsabile del sito web aziendale visitato da 2 milioni di visitatori (Usa in testa, poi Cina) al mese, li definisce gli «young in mind», ovvero la generazione digitale.

Questo paragrafo è tratto da uno dei tanti articoli che sempre più spesso e con crescente attenzione leggo su Internet.
Alla fine ogni volta mi chiedo questo trend quale tipo d’incidenza avrà sui negozi tradizionali e quali contromisure i commercianti potranno adottare per restare al passo con i tempi.

Le vendite On Line stanno crescendo, anche nel 2009, senza tediarti con le statistiche, si sono registrati grandi fatturati, questi ottimistici risultati però, se sei un commerciante, non devono farti pensare che fare E Commerce sia facile e alla portata di tutti.

Ci sono dei vantaggi, più sotto vedremo quali, ma anche grossi pericoli !
Gucci è solo uno dei grandi Marchi che hanno scelto questa strada, i commercianti che sceglieranno di vendere on line in futuro potrebbe scontrarsi con dei competitors che sarebbero per un piccolo negozio una sorta di invincibile corazzata, sia dal punto di vista finanziario che dell’iimagine e del brand.
Le associazioni di categoria che dovrebbero guidare i loro associati, spesso/sempre non hanno a loro volta una guida lasciandoli così in balia di sedicenti agenzie senza scrupoli; ricordati che per vendere on line non basta avere una vetrina realizzata con os commerce o qualunque altro cms di questo genere, serve prima di tutto un progetto.

Cosa fare ?

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Semplici attività di marketing 2.0

Qr codeQuella che vedi a lato è l’immagine di un qr code l’evoluzione bidimensionale dei più conosciuti codici a barre.
Questo sistema che non è certamente un novità, esiste infatti fin dal 1994, in Giappone viene utilizzato dalla totalità della popolazione attraverso l’uso del telefono cellulare.

A cosa servono i qr code ?
Potrebbero servire a tantissime cose dipende dall’uso che vuoi fare, tuttavia per non tediarti e non andare off topic ti spiegherò molto brevemente come questi codici potrebbero essere utilizzati per fare attività di marketing e comunicazione 2.0.

Un qr code può contenere 4296 caratteri alfanumerici che equivalgono a 2953 Byte, io intendo stamparli sui miei bigliettini da visita, in questo modo coloro che vorranno memorizzare i miei dati personali sul cellulare dovranno solo fotografarlo con il loro telefono cellulare.
I nuovi cellulari Nokia hanno integrato il lettore Nokia Barcode Reader, basta scattare una fotografia e il contenuto viene decodificato sul display; lo stesso sistema è presente in alcuni modelli LG e Samsung e probabilmente di altri di cui non sono a conoscienza, le applicazioni possono anche essere scaricate comodamente da Internet, ricercando su Google la frase download qr reader.

Dopo basterà inquadrare con l’obiettivo del cellulare il codice qr per vedere automaticamente sul display: video, pagine internet o qualunque altro tipo di informazione che si vuole dare.

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Come non sperperare soldi con Google AdWords

Google AdWords è stato definito da Stefano Calicchio, uno degli autori di libri e ebook di Marketing che preferisco, lo strumento pubblicitario che qualsiasi esperto di marketing ha sempre sognato.

Ricordo ai lettori meno esperti che attraverso Google ADWords si possono fare tantissime attività pubblicitarie on line ed in particolare di posizionarsi in testa ai risultati di ricerca del motorone californiano.

Per farla breve, potresti mettere il tuo sito in testa a Google, per tutte quelle parole chiave che gli utenti utilizzerebbero per cercare i tuoi servizi oppure i tuoi prodotti, facendoti così trovare, come sono solito ripetere ai miei clienti, al posto giusto nel momento giusto.

A differenza del posizionamento naturale che “gratuito” e che richiede molto tempo per ottenere gli stessi risultati, con Google AdWords si paga un costo per click a Google, ogni volta che un navigatore sceglierà di farlo dopo aver trovato il tuo annuncio sul motore di ricerca.

Dalle mie parole sembrerebbe che Google AdWords potrebbe essere la panacea per guarire l’economia di molte aziende in questo momento di crisi; in verità non è esattamente così ! Anzi se utilizzato senza la dovuta attenzione potrebbe peggiorarla.

Per fare Marketing On Line con Google ADWords in modo profittevole oggi ti darò tre suggerimenti:

  • Le campagne devono essere gestite da un esperto;

  • sito web deve essere usabile;

  • ogni annuncio deve puntare una pagina di destinazione specifica.

Se non verranno soddisfatte queste tre condizioni è molto probabile che alla fine della campagna i costi sostenuti saranno stati maggiori dei ricavi.

L’ apparente semplicità su cui si fonda AdWords spesso spinge i nuovi inserzionisti a provare da soli questo strumento in cui invece i fattori in gioco sono tantissimi. Senza lo dovuta esperienza è molto facile “lasciarsi prendere la mano” facendo campagne nelle quali fare aumentare il numero dei visitatori sul proprio sito diventa l’obiettivo più importante; quando invece
l’obiettivo principale dovrebbe essere la qualità degli accessi.

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