Search Engine Marketing

Inibire i motori di ricerca con il file Robots.txt

Posizionare un sito sui motori di ricerca è un’attività imprescindibile per qualunque sito; infatti se le sue pagine non apparissero su Google, Yahoo, oppure il nuovo Bing ( erede di Live search ), molto probabilmente in breve tempo diventerebbe una sorta di “ramo secco”.

Tuttavia, se ci pensi bene, non tutte le pagine di un sito dovrebbero essere necessariamente indicizzate; per esempio in un sito realizzato con un CMS sarebbe buona norma inibire l’accesso agli spider della cartella /admin, dove solitamente si trovano i files necessari per gestire il Web-site.

Come farlo ? E’ semplicissimo, utilizzando un file di testo denominato robots.txt che dovrai inserire nella root del server.
Come tutti i file di testo, anche il file robots.txt deve essere editato con un banale word processor, ti suggerisco blocco note di Windows.

Il file può essere configurato con una sintassi molto semplice, in [ questa ] pagina troverai i comandi principali, oppure se sei un esperto personalizzando il tuo robots.txt con delle regex, meglio conosciute come espressioni regolari [ sintassi attraverso le quali si possono rappresentare insiemi di caratteri ].

A volte, quando aggiungo del nuovo codice nei files robots.txt dei mei siti, mi capita di avere dei dubbi, altre volte di sbagliare a scrivere un comando senza accorgermene, può succedere più spesso di quanto credi, quando lo fai anche tu usa l’analizzatore Robots.txt.

Da oggi dopo aver letto questo breve posts e tutte le guide e i tools suggeriti, anche tu potrai filtrare e pianificare l’attività di indicizzazione delle pagine del tuo sito, fallo è molto importante.

Strumenti per Webmaster di Google

Li utilizzano un crescente e ragionevole numero di Webmaster, anche se in verità ci sono moltissimi professionisti della rete che ancora non conoscono e non usano gli strumenti per WEBMASTER di Google.
Nato nel 2006 per consentire loro di inviare le Google Sitemap, il tool è stato riorganizzato recentemente per offrire un’interfaccia più semplice ed intuitiva ai webmaster e/soprattutto ai SEO, che attraverso i suoi strumenti possono analizzare e verificare lo “stato di salute” dei siti dei loro clienti.

Il tool è assolutamente gratuito, per utilizzarlo in un sito Web è sufficiente avere un Google Account e una sitemap.
Google utilizza la Sitemap per conoscere meglio la struttura del sito e aumentare la copertura delle pagine web, alcuni dei risultati dell’analisi vengono resi disponibili da una interfaccia che consente agli specialisti ( Webmaster e SEO ) di analizzare i punti di forza e/o debolezza.

Tra le funzioni più importanti degli strumenti per i Webmaster di Google, ci sono: il tool per verificare la scansione dei crawler di Google, le interfacce per avvisare Google di un cambiamento di dominio, oppure un cambiamento di indirizzo.

Se ancora non l’hai fatto ti suggerisco di usarlo, non è affatto diffcile, in questa pagina troverai: come iniziare, configurare il sito, diagnosticare le pagine ….

Google Pagerank

Mi sono accorto che non ho ancora scritto uno straccio di post dedicato al pagerank, e per questo motivo dovrei cospargermi il capo di cenere trattandosi di uno dei fattori ancora oggi tra i più rilevanti per il posizionamento su Google.

Prima di tutto vediamo cos’è il pagerank ? Attraverso il PR [ acronimo utilizzato per definire il page rank ], si assegna un valore ad ogni pagina di un sito allo scopo di stabilire la sua autorevolezza e a seconda del risultato allocarla nella SERP [ pagine con i risultati delle ricerche].

Senza addentrarci nelle specifiche matematiche dell’algoritmo, che risulterebbero difficili da spiegare e capire, gli elementi generali dell’algoritmo possono essere riassunti in un sistema facilmente riconducibile al concetto di popolarità, che abbiamo visto nella top ten con i dieci fattori più importanti per il posizionamento su google è estremamente rilevante.

Rispetto a qualche anno fa il Pagerank ha subito una metamorfosi, trasformandosi da elemento più importante per posizionarsi in uno tra i più importanti, ma non il più importante in assoluto.
Con la brevettazione di nuovi e più rilevanti algoritmi, come per esempio il Trustrank, oppure Google Big Table, giusto per citarne due, la rilevanza dell’algoritmo si è a mio parere dimezzata passando da una rilevanza elevatissima ( oggi questa importanza ce l’hanno il due “nuovi” algoritmi citati sopra ) a una rilevanza media.

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Perchè il meta tag description è molto importante

Molte delle persone che mi chiedono come funziona il posizionamento sui motori di ricerca, sono convinte che questa attività viene svolta prevalentemente utilizzando i meta tag, oppure dei “trucchi”.

Invece per posizionarsi sui motori di ricerca, ormai da parecchi anni, non ci sono trucchi, ma delle regole che se vengono osservate e se il sito gode di una discreta popolarità, lo faranno salire fino alla prima pagina.

Fatta questa doverosa premessa, oggi ti spiegherò un trucco ! Eheheh non ti sto prendendo in giro, il “segreto” che sto per spiegarti infatti non incide direttamente sul posizionamento, tuttavia è molto importante per catturare l’attenzione dei navigatori a caccia di informazioni su Google.

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Fattori per il posizionamento su Google – L’architettura del sito ( N° 8 )

Anche l’architettura di un sito ha grande importanza per ottenere un buon posizionamento su Google; non tutti i siti infatti possono ottenere gli stessi risultati a prescindere dal modo in cui essi sono stati progettati, è necessario realizzare web sites che non pongano barriere ai crawler, realizzare una buona struttura ipertestuale e fare un uso moderato di tecnologie come Macromedia Flash.

I motori di ricerca, come ho scritto altre volte, si nutrono di contenuti, pertanto un sito deve offrirgli soprattutto testi, necessari a soddisfare la fame d’informazione degli utenti.
Anche se nelle serp [ search engine report page “pagina dei risultati del motore di ricerca ” ] di Google si trovano sempre più spesso pagine con video e/o altri contenuti multimediali, ti sconsiglio caldamente di realizzare un sito con pochi contenuti testuali e un’architettura semantica poco curata.

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