Alla recente fiera di Varese abbiamo collaborato con VareseNews lanciando l'iniziativa “Scopri i vantaggi del sole!”. La proposta era quella di porre delle domande allo stand del giornale e ricevere in cambio un gadget... e una risposta!
Siamo finalmente riusciti a dare una risposta a tutti... buona lettura e per ogni ulteriore necessità, scriveteci!
Cominciamo dalle domande poste da Fabrizio Nova, Raffaele Parisi ed Elena Macchi che ci hanno chiesto quanto costa un impianto fotovoltaico. Come abbiamo avuto modo di dire già su questo blog, il costo di un impianto da 1 kWp (l'impianto minimo, diciamo così) potrebbe aggirarsi intorno agli 8 mila euro chiavi in mano, ma occorre sottolineare che il prezzo che indichiamo non può essere considerato valido in assoluto. Sul prezzo incidono infatti altri aspetti legati al singolo caso come la tipologia di tetto, la scelta di moduli fotovoltaici specifici, l'esposizione e altro ancora. Un impianto da 2 kWp, invece, potrebbe comunque aggirarsi oggi intorno ai 12/ 13 mila euro “chiavi in mano” con un costo di circa 5/6 mila euro per il kW aggiuntivo installato. Ah, chiavi in mano significa offrire una formula che include del prezzo la progettazione, l’installazione, la gestione di tutte le pratiche necessarie (autorizzazioni comunali, Enel, richiesta incentivi al GSE), nonché l’affiancamento per la richiesta di finanziamento alle banche.
Maria Chiara Raimondi voleva avere un approfondimento inerente i lavori da fare in casa e i relativi costi: solitamente i piccoli lavori di muratura e cablaggio necessari nelle installazioni vengono svolti direttamente dalle squadre di tecnici Elmec, utilizzando tubazioni già esistenti e adottando soluzioni, concordate con i clienti, che permettano di intervenire il meno possibile sull’edificio stesso.
Considerate le differenze che abbiamo specificato e che possono incidere sul prezzo, ci viene difficile dare una risposta esauriente a Christian Simonetta e Maria Piazza, che ci hanno chiesto il prezzo di un impianto in proporzione al numero di nuclei abitativi e alla volumetria dell’abitazione, Ciò che possiamo dire è che abbiamo calcolato che per un'utenza domestica media (l'esempio classico è una villetta abitata da 4 persone) ogni anno è richiesto un consumo medio di 3.500 kWh (chilowattora). Considerato che alle nostre latitudini 1 kW di impianto produce 1100 kwH, occorrono circa 3 kWp per soddisfare l'intero fabbisogno energetico. Sempre facendo salvo le differenze di cui sopra. Abbiamo scritto qualcosa a riguardo anche in passato.
Christian ci chiede anche se il fotovoltaico funziona nel bosco ombreggiato, così come analogamente Patrizia Lussana chiede come si comportano i pannelli in caso di pioggia: nel primo caso i pannelli sono inutili, la luce è l'elemento fondamentale di ogni impianto solare. Nel secondo caso possiamo affermare che certamente in caso di pioggia la resa ottimale è ridotta percentualmente in proporzione al grado di nuvolosità del cielo. Anche in questo caso abbiamo approfondito il discorso sul blog.
In sostanza più sole prende l’impianto, più si produce energia e quindi più velocemente si recupera l’investimento iniziale fatto. Luigi Martinoli ci chiede se il tetto deve avere una forma particolare. La risposta è no, ma la soluzione ideale è avere una falda del tetto esposta a Sud (o Sud-Est e Sud-Ovest) e inclinata di circa 20° con uno spazio minimo di 8 metri quadrati tutti esposti al sole.
Se la situazione del tetto è favorevole, a Stefano Rodoni, Antonella Pelosin, Roberto Signa e Graziella Bersano, diciamo che l’investimento è più che vantaggioso! Come abbiamo scritto qualche post fa, l’incentivo statale ventennale unito al vantaggio del risparmio perenne dell’energia elettrica, permette di recuperare l’investimento fatto in circa una decina d’anni (in questo preciso momento anche in minor tempo viste alcune contingenze favorevoli) permettendo un guadagno netto fino al compimento del 20esimo anno di incentivi, mentre il risparmio energetico andrà avanti fino a che i pannelli avranno vita utile.
Ma quanto vive un pannello? Ce lo hanno chiesto Flavio Carminati e Adriano Bianchi e la rispsota è che la produttività di un pannello fotovoltaico è garantita per 25 anni, con una rendita del 90% per i primi 10 anni e dell'80% fino ai 25. Tuttavia esperienze concrete a due passi da Varese ci dicono che la durata è ben più lunga.
…Sempre ammesso che non vengano rubati! Scherzi a parte, come suggerisce la signora Amanda Franchi, il problema dei furti è reale, ma per gli impianti di larga scala e installati a terra. Al momento per le installazioni domestiche questo tipo di problema non è diffuso, anche perché solitamente si tratta di impianti installati su edifici abitati, con tetti inclinati, al secondo o terzo piano. Una soluzione ragionevole che permette di dormire sonni tranquilli, evitando allarmi e lucchetti, è stipulare una polizza assicurativa ad hoc per l’impianto fotovoltaico, prodotto che ormai tutte le compagnie assicurative hanno predisposto.
Il signor Vergani, a proposito di tetti condivisi (ma non con i ladri) ci ha chiesto se è possibile installare i pannelli su un condominio. Ogni tetto è buono, in realtà, ma in questo caso devono essere d'accordo tutti i condomini. Quindi prima di procedere è meglio interpellare l'amministratore...
Alle domande invece sugli impianti geotermici e solari termici per la produzione di acqua calda, poste da Paolo Parisi, Rosario Ferraro, Luigi Ricciardi e Carlotta non siamo in grado di rispondere dato che sono tecnologie al di fuori delle nostre competenze. Solo in questo caso va bene rivolgersi altrove.
Per concludere, siamo sulla stessa linea d'onda di Carlo Ballerio, che si è detto molto interessato al fotovoltaico. Anche noi e pure parecchio!
Ci auguriamo che le risposte possano aver soddisfatto almeno un interesse iniziale. Per il resto che non serve altro che mandarci un'email o chiamarci allo 0332/802111.
Intanto grazie e buon Sole a tutti!