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I mari respirano come l'uomo

inserito il 5/8/2009 alle 12:00

oceani e mari

Alcuni scienziati canadesi hanno scoperto che la superficie dell’acqua non è…acqua!

Tutti gli specchi d’acqua sono infatti avvolti e ricoperti da uno strato gelatinoso, spesso meno di un capello umano, che ha una propria vita ed è abitato da microesseri che svolgono una funzione importantissima nella relazione tra mondo acquatico e atmosfera terrestre.

Secondo gli studiosi questo strato che forma una pellicola di 60 micrometri, cioè 60 milionesimi di metro, è un ecosistema a sé stante rispetto a tutti quelli presenti nei mari e negli oceani e, come fosse una pelle, assorbe e traspira dall’atmosfera alle acque e viceversa, restituendo all’atmosfera ossigeno e incamerando alcuni gas, tra cui quelli responsabili dell’effetto serra.

Questo ecosistema risulta composto da molecole trasportate da bolle d’aria che si mescolano con i carboidrati prodotti dagli organismi unicellulari, il fitoplancton, che unendo i propri filamenti l’un l’altro andrebbe a creare questa pellicola.

Il fitoplancton risulta essere il maggior produttore di ossigeno negli oceani, il quale, per effetto dell’irradiazione solare, evapora in atmosfera.
I mari sono dunque un potentissimo strumento di pulizia e di ricircolo dei gas e questa pellicola ne costituisce la pelle che mette in comunicazione acqua e atmosfera, traducendo ossigeno e gas dannosi per l’ambiente.
Il fitoplancton, inoltre, è alla base di tutte le catene alimentari del mare.

La pellicola, infine, risulta abitata anche da altri microrganismi, alcuni presenti anche in altri ecosistemi, alcuni di nuova scoperta ed è indistruttibile. Sono infatti state trovate le medesime condizioni di questo ecosistema gelatinoso anche in presenza di tempeste e modo ondoso violento e vento a 18 nodi.
 

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